È stato ribadito durante la tavola rotonda “Credere è reato?” a Torino
Francesco Mosca/Notizie Avventiste – Sabato 27 febbraio, la comunità avventista di Torino ha organizzato una giornata speciale nella quale poter presentare il punto della situazione sul tema scottante della libertà religiosa.
La mattinata è iniziata con una riflessione spirituale sulla Parola del Signore, legata al tema e tenuta dal past. Francesco Mosca.
Nel pomeriggio si è svolta la tavola rotonda “Credere è reato?” in cui è stato ribadito che non esiste ancora in Italia una legge quadro relativa alla libertà religiosa, alquanto necessaria, invece; inoltre esiste anche un grande bisogno di far conoscere la situazione all’opinione pubblica, mentre i mass-media tendono sempre più a ignorare le realtà delle minoranze.
Durante l’incontro, nella chiesa cristiana avventista torinese, si sono avvicendati diversi ospiti. Il prof. Luigi Berzano, dell’Università degli studi di Torino, facoltà di sociologia, autore del libro “Credere è reato?” da cui ha preso spunto l’evento, ha offerto un’interessante presentazione storica della “libertà religiosa”.
Il dott. Alessandro Cannariato, ha presentato uno studio effettuato nel Chiapas (Messico) e ha messo a conoscenza i presenti di una interessante ricerca che sta portando avanti assieme al prof Berzano sui “Protestantesimi a Torino” e che vedrà la stampa quanto prima, a cura dell’Osservatorio sul Pluralismo religioso. Un’idea di fondo è stata la conferma di come il quadro del protestantesimo nella città, da uno studio capillare, ne emerge fortemente variegato e arricchito da realtà spesse volte ignorate. Siamo abituati, infatti, a considerare solo un mondo evangelico tradizionale, mentre la realtà è molto più ricca e diversificata.
Infine, l’intervento del prof Ermis Segatti, docente di teologia alla Facoltà dell’Italia Settentrionale di Torino, ha condotto i presenti in un percorso molto profondo ma anche concreto, partendo da situazioni reali assai frequenti nella nostra società
La tavola rotonda è stata introdotta e coordinata dalla prof. Maria Fortunato che ha ben collegato i vari interventi.
Una giornata ben riuscita, con una buona partecipazione di pubblico