Nella puntata odierna della rubrica “L’altro Binario” torniamo a porci e a porre la “domanda delle domande”, gia’ affrontata in altre trasmissioni, ma inesauribile: dov’e’ Dio? E questa volta lo facciamo prendendo spunto dal tema del trimestre della “Scuola del Sabato” (lo studio della Bibbia che avviene il sabato in tutte le chiese avventiste del mondo) che prevede per questo trimestre, da ottobre a dicembre, l’approfondimento settimanale del libro di Giobbe. Un testo duro, complesso, poetico, esistenziale e foriero di dubbi, che piu’ che offrire risposte apre ad altre domande. Per provare ad aprire delle piste di lettura, Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno invitato in studio il pastore della chiesa avventista di Firenze, Luca Faedda, che ha studiato a fondo questo particolarissimo libro del canone biblico, per fornirci quel filo rosso che si dipana da quella antichissima vicenda umana fino ai giorni nostri, che ci puo’ aiutare a individuare un percorso possibile per uscire dal labirinto. Per il pastore Faedda e’ fondamentale capire che e’ del tutto legittimo per il credente, disorientato dalla sofferenza e dall’ingiustizia, gridare a Dio il suo senso di indignazione e i suoi perche’. Contrariamente agli amici di Giobbe che cercano di difendere Dio anche a costo di accusare Giobbe, Dio accoglie la protesta dell’uomo sofferente e gli offre una risposta che lo soddisfa non per le cose che afferma – nel caso di Giobbe una specie di lezione di zoologia – ma per la sua stessa presenza e simpatia, che rompe il silenzio e il senso di rigetto. A cio’ si aggiunge, nella successiva rivelazione biblica della figura del Cristo, la misteriosa partecipazione diretta di Dio al dolore umano, quasi a identificare la gloria e l’onnipotenza di Dio nel Cristo impotente e crocifisso, ma poi risorto. Appunto, altre domande…

Giobbe e’ rimproverato dai tre amici (William Blake, 1757–1827)

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