Attraverso la campagna “Non ti azzardare!” della Chiesa Avventista e’ possibile sostenere concretamente il contrasto all’azzardo: gli avventisti hanno infatti messo a disposizione il loro 8×1000 per progetti di sostegno alle vittime e alle famiglie

I dati sul problema del gioco d’azzardo in Italia sono allarmanti. Sul piano legislativo, il Ministero della Salute e’ intervenuto incisivamente sulla materia, facendosi promotore del decreto legge 13 settembre 2012, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un piu’ alto livello di tutela della salute. L’articolo 5 del decreto legge sopra menzionato prevede l’aggiornamento dei Lea (livelli essenziali d’assistenza) per la prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti affetti da “ludopatia”.

Lo Stato italiano ha riconosciuto per la prima volta il gioco d’azzardo patologico come un problema per la sua popolazione. Ma ad oggi sono pochissime le Asl in Italia che hanno a disposizione i mezzi per fronteggiare questo problema.

Per queste ragioni la Chiesa avventista ha scelto di scendere in campo per fronteggiare in modo concreto questa emergenza sociale. Lo ha fatto gia’ quest’anno attraverso la promulgazione di un bando interamente sostenuto dall’8xmille che ha prodotto il finanziamento di 3 progetti sul territorio nazionale nell’ambito del contrasto al Gap (Gioco d’azzardo patologico). Il medesimo bando sara’ riproposto anche per il 2018.

Attraverso la campagna “Non ti azzardare!”, di cui la Chiesa Avventista e’ promotrice, sarà possibile incrementare il plafond del bando 2018 per continuare a finanziare progetti a sostegno delle vittime del gioco d’azzardo e delle proprie famiglie. Si parte da 100mila euro messi a disposizione di progetti concreti per il contrasto (da un articolo di vita.it).

Le conseguenze nefaste della dipendenza da gioco sono molteplici: tra queste Luigi Ciatti, presidente dell’Ambulatorio Antiusura, ci ricorda quella del rapporto stretto tra gioco d’azzardo e usura. Intervista a cura di Roberto Vacca e Claudio Coppini, originariamente inserita all’interno della rubrica “Buongiorno con l’edicola RVS” del 19 dicembre 2017

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