I librai ricordano Luis Sepùlveda, morto il 16 aprile per coronavirus, con diverse iniziative in tutta Italia, il 4 maggio. Ogni libreria potrà dedicargli una vetrina, una lettura, una fotografia, ricordi personali, una firma su un suo libro utilizzando i social media con l’hashtag #libreriepersepulveda. E, dove è possibile, nel rispetto delle norme di distanziamento e di sicurezza previste, invitando anche i lettori ad unirsi a questo tributo collettivo allo scrittore cileno amico dell’Italia, i cui libri hanno accompagnato e cresciuto più generazioni, insegnando l’importanza della lotta per la libertà e per la realizzazione dei sogni.
Nei giorni di ripartenza delle librerie – che in molte regioni hanno riaperto il 14 aprile e in altre riapriranno il 4 maggio – è un segnale di speranza e di fiducia “affinché possano tornare a essere luoghi di connessione e di aggregazione culturale e sociale, e punti di riferimento per il territorio e per i lettori”
(da un articolo dell’agenzia ansa del 30 aprile 2020).
Prendendo spunto da questa iniziativa parliamo brevemente della vita e dell’opera di Luis Sepùlveda con la docente di spagnolo Francesca Giannetti, docente presso l’Istituto di Istruzione Superiore Volta-Gobetti di Bagno a Ripoli (FI).

(Nella foto Luis Sepúlveda nel 2014, da Wikipedia)

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