Il disegno di legge sull’omicidio stradale supera anche la seconda lettura alla Camera, con 276 voti a favore, 20 contrari e 101 astenuti. La Lega Nord aveva annunciato il suo si’ nel voto finale, attraverso la dichiarazione del deputato Marco Rondini: «Questo provvedimento, bollato come pessimo esempio di populismo penale da chi e’ lontano anni luce dalla realta’, al contrario rende finalmente giustizia ai parenti delle vittime». Astenuti all’ultimo giro i Cinquestelle che hanno giudicato le norme non sufficienti, ma comunque un primo passo. Astenuta anche Forza Italia. Contraria Sel.

Questi i punti piu’ significativi, che dovranno essere esaminati dal Senato in terza e ultima lettura: fino a 12 anni di carcere per chi uccide al volante in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe (ma in caso di omicidio plurimo e lesioni la condanna puo’ essere anche di 18 anni), aumento della pena fino a due terzi per il “pirata” che fugge senza prestare soccorso, ritiro della patente fino a un massimo di 30 anni in caso di fuga, arresto in flagranza di reato (obbligatorio solo nei casi piu’ gravi) e raddoppio dei termini di prescrizione (dall’articolo di Bruno Ruggiero Omicidio stradale, legge a un passo, da QN del 29-10-2015). Ne parliamo con Doretta Boretti, presidente della Fondazione Elisabetta e Mariachiara Casini onlus

Condividi

Articoli recenti