“Chiediamoci perché politica, istituzioni, cultura, abbiano avuto bisogno delle parole dei giudici per cominciare finalmente a capire… Un manipolo di magistrati e di investigatori ha dimostrato di non aver paura a processare lo Stato. Ora anche altri devono fare la loro parte” – Nino Di Matteo.

“Volevo che nelle pagine di questo libro parlasse il magistrato, parlasse l’uomo, protagonista e testimone di un processo destinato a lasciare il segno” – Saverio Lodato.

Hope Media Italia – Ferite che restano aperte nella memoria del nostro Paese e che tuttora non trovano risposte esaustive. Una piovra che ha tentacoli potenti che sgomentano, lasciano senza parole. Dopo gli eventi che abbiamo seguito l’estate scorsa in occasione degli anniversari delle stragi mafiose di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e degli uomini delle loro scorte, torniamo su un argomento a noi caro, in cui la ricerca della verità e della giustizia restano i fari guida per la lettura e la comprensione di quegli atroci fatti.

Martedì 18 dicembre, al Teatro Biondo di Palermo, a partire dalle ore 17.30, ci sarà la presentazione del libro Il Patto Sporco. Il processo Stato-mafia nel racconto di un suo protagonista (ed. Chiarelettere). All’evento interverranno gli autori, Nino Di Matteo, sostituto procuratore nazionale antimafia, e Saverio Lodato, giornalista e scrittore.

Parteciperanno anche Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto di Reggio Calabria; Carlo Smuraglia, presidente emerito Anpi; e Armando Sorrentino, avvocato. Ad accompagnare gli interventi anche le letture degli attori Claudio Gioè e Carmelo Galati, che il pubblico televisivo ha potuto apprezzare nella fiction Rai “La mafia uccide solo d’estate”. L’incontro sarà moderato dal direttore di AntimafiaDuemila, Giorgio Bongiovanni, tra i promotori dell’evento.

La presentazione del libro sarà un’occasione per riflettere su un dato, sottolineano gli autori: “Gli attentati a Lima, Falcone, Borsellino, le bombe a Milano, Firenze, Roma, gli omicidi di valorosi commissari di polizia e ufficiali dei carabinieri. Lo Stato in ginocchio, i suoi uomini migliori sacrificati. Ma mentre correva il sangue delle stragi c’era chi, proprio in nome dello Stato, dialogava e interagiva con il nemico. La sentenza di condanna di Palermo, contro l’opinione di molti ‘negazionisti’, ha provato che la trattativa non solo ci fu ma non evitò altro sangue. Anzi, lo provocò!”.

L’evento sarà trasmesso in diretta sui nostri canali video e radio: hopechannel.it e radiovocedellasperanza.it, a partire dalle 17.30 di martedì 18 dicembre.

 

 

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