Adra Italia ha condiviso il suo impegno umanitario con istituzioni ed enti a livello locale. Circa 7.500 le persone assistite nei mesi di confinamento. “Non ci fermeremo in questa seconda fase e neanche nella terza, grazie alla costanza dei volontari”. Intanto prosegue la raccolta fondi per continuare gli interventi solidali nel nostro Paese.

HopeMedia Italia – Terminato il periodo del lock-down per il contenimento della diffusione del coronavirus, Adra Italia fa un bilancio delle attività solidali attuate da marzo a maggio. Nel tempo dell’isolamento, “quello che non si è fermato è stato l’atteggiamento solidale che tanti hanno dimostrato” affermano dall’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso “Nonostante la paura della vicinanza, del contatto e del contagio, di fronte alle esigenze espresse di varie famiglie e individui che hanno perso il lavoro, obbligati a fermare le proprie attività produttive (piccole aziende familiari, liberi professionisti, ecc.), sono state attivate molte iniziative di supporto e sostegno”.

Dopo la prima settimana di confinamento, sono stati evidenti i bisogni primari delle fasce più fragili di cittadini. Per questo, nonostante tutto fosse fermo, Adra Italia ha riattivato 17 coordinamenti, in altrettante città, che offrivano il servizio di distribuzione alimentare. Il loro impegno è sempre stato condiviso con le istituzioni e gli enti del terzo settore a livello locale, e questa collaborazione è stata la ricchezza delle iniziative messe in atto.

“Alcune sedi” spiegano da Adra “hanno collaborato a stretto contatto con la Protezione Civile (Rieti, Sciacca, Mazara del Vallo); altre con la Croce Rossa (Gaeta). Non sono mancate le collaborazioni con i supermercati che hanno permesso la donazione della spesa sospesa (Conversano, Roma, Torino), altre aziende commerciali ci hanno contattato per farci arrivare delle donazioni di derrate alimentari”.

Inoltre, “vari Comuni si sono rivolti ad Adra per le distribuzioni dei buoni spesa, segnalandoci famiglie in stato di bisogno (Palermo, Mazara del Vallo, Bovisio Masciago) o diventando punti di distribuzione (Firenze)”.

La pratica del collaborare insieme ha consentito all’agenzia umanitaria avventista di assistere circa 7.500 persone in varie regioni. Essere attrezzati per la distribuzione alimentare, attività che i coordinamenti locali di Adra svolgono nell’intero arco dell’anno, si è rivelato fondamentale in questi mesi e continuerà ad esserlo.

“Non ci fermeremo in questa seconda fase e neanche nella terza, grazie alla costanza e dei volontari, senza di loro tutto questo non sarebbe possibile” concludono dalla sede nazionale dell’agenzia.

Raccolta fondi
Da varie settimane Adra Italia ha aperto una raccolta fondi per poter continuare i suoi interventi di solidarietà verso chi è nel bisogno. Vai sul sito adraitalia.org per sapere come donare.
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[Fonte: AdraNews. Foto: Adra Italia]

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