Dopo la legge del 2000 che sanciva l’obbligo di ricordare nelle scuole la Shoà e i 6 milioni di ebrei uccisi nei campi di sterminio, lo Stato Italiano ha deciso con una legge del 30 marzo 2004 di rendere obbligatorio parlare nelle scuole del Giorno del Ricordo nella data del 10 febbraio. Per il Giorno della Memoria ormai vi sono molti libri, interviste, attività, film per parlare efficacemente con i ragazzi dello Sterminio, ma è molto difficile trovare materiali sul Giorno del Ricordo. Con questa mia recensione vorrei aiutare gli insegnanti a presentare l’inenarrabile, le uccisioni di massa nelle foibe, senza sconvolgere i più piccoli con dettagli raccappriccianti, ma raccontando con l’aiuto delle immagini il dramma della morte e dell’esilio. E qui viene in aiuto questo bel libro di Lorella Rotondi, “Perché la Notte”, il cui testo in prosa sembra quasi poetico, infatti usa l’anafora, cioè la ripetizione delle stesse parole, come un ritornello: “Perché la notte…?” all’inizio di ogni pagina. Dolore, paura, rimpianto, nostalgia: il libro, dalle bellissime illustrazioni, suscita sentimenti forti, ma è adatto per bambini a partire dagli 8 anni (da una recensione tratta da amazon.it)

Nel corso della trasmissione del 23 febbraio Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano la professoressa Lorella Rotondi, figlia di una profuga istriana e autrice del libro “Perché la Notte” (SECOP edizioni), con illustrazioni di Daria Palotti.

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