“Una sentenza destinata a lasciare il segno e anche a rappresentare un precedente importante nell’ordinamento giuridico italiano è quella relativa alla condanna a dieci anni di reclusione comminata al pirata della strada che il 24 maggio scorso ha ucciso con la propria auto due giovani fidanzati con l’unica colpa di averlo dovuto incrociare con il proprio scooter” (dal sito allaguida.it). “La sentenza del Gup di Roma che ha condannato a 10 anni per omicidio volontario con dolo eventuale Stefano Lucidi che nel maggio scorso causò la morte di due giovani ciclomotoristi a Roma, ci sorprende in modo molto favorevole. Oseremmo dire che questa sentenza ci emoziona in quanto per la prima volta passa un’altra filosofia di pensiero giuridico” (dal sito asaps.it). Ne parliamo con Sergio Cianti dell’associazione “La Strada per Amica” e con Lorenzo Borselli dell’ASAPS e con Federico Alfredo Bianchi dell’Associazione europea familiari e vittime della strada

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