Giuseppe Marrazzo –  – Ho in mano un esemplare di una Bibbia in inglese con l’aggiunta di The History of Redemption. Le pagine della King James sono 856 (37,6%) e quelle dell’aggiunta sono 1.423 (62,4%). L’editore è Everlasting Gospel Publishing Association (Seul, Corea) e il distributore è la Pacific Press (Nampa, Idaho). Credo sia una delle tante Bibbie da studio, ma potrebbe diventare il modello di una possibile eresia. Sotto la Storia della salvezza sono raggruppati i seguenti libri di Ellen G. White: Patriarchi e profeti, Profeti e re, La speranza dell’uomo, Con Gesù sul monte delle beatitudini, Le parabole, Il gran conflitto e La via migliore. Si utilizza la stessa carta indiana supersottile e l’impaginazione su due colonne sia per la Bibbia sia per l’Aggiunta, quest’ultima al margine della pagina riporta la numerazione di quella della versione originale. Se non si trattasse di una Bibbia da studio, mi verrebbe il dubbio che sia un goffo tentativo di costituire il «Terzo Testamento» (ispirato ma extracanonico)! Il malaugurato dubbio però diventa più concreto quando leggo alcuni sermoni e articoli di autorevoli personaggi della nostra chiesa, strapieni di citazioni tratte da questa «Aggiunta» a scapito di quella Parola (inspirata e canonica). Vorrei che una parola del Maestro potesse risvegliarci da questo incubo e scongiurare questo possibile pericolo: «Abraamo disse: “Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli!”» (Lc 16:29). (rivisto dall’autore il 4 novembre 2013)

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