“Intercettazione o non intercettazione, dopo le parole di Manfredi Borsellino la situazione in Sicilia e’ insostenibile”. Debora Serracchiani, la vice segretaria del Pd, spezza la cortina di prudenza e di attesa. “Stabiliamo una exit strategy dalla giunta di Crocetta”. Il dilemma e’: convincerlo alle dimissioni o dimissionarlo. Pochi giorni per compiere tutti gli approfondimenti, le valutazioni, per capire le vere intenzioni di Crocetta il quale non arretra per ora e sostiene che quella telefonata scandalosa non c’e’ mai stata, che mai ha ascoltato la frase “Lucia Borsellino andrebbe fatta fuori, come suo padre” dalla voce del suo medico, il dottor Tutino, pubblicata dall’Espresso. Entro la fine della settimana tuttavia il Pd decide su Crocetta (tratto dall’articolo di Giovanna Casadio Dal Pd di Roma bordata su Crocetta: “In Sicilia situazione insostenibile” su “Repubblica.it” del 20 luglio). Rimane il fatto che la Procura smentisce l’esistenza dell’intercettazione. Abbiamo chiesto il parere di Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto e gia’ assessore nella giunta regionale siciliana da aprile a ottobre 2014

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