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Il film A Hidden Life è stato premiato al festival di Cannes come miglior film da parte di una speciale giuria, la “Giuria ecumenica”. Se Terrence Malick è stato ignorato dal Palmares della Giuria internazionale, non è stato così da parte della Giuria ecumenica, di cui Lucia Cuocci è stata una delle componenti insieme a Roland Kauffmann (Francia, presidente), Xavier Accart (Francia), Stefan Forner (Germania), Rose Pacatte (USA) e Konstantin Terzis (Grecia). L’opera di Malick è stata riconosciuta la più meritevole a vincere il riconoscimento ecumenico con la seguente motivazione: “la storia di Franz Jägerstätter, contadino austriaco che insieme alla moglie Fani si è rifiutato di giurare fedeltà a Hitler, mette in scena un profondo dilemma umano. L’elevata qualità cinematografica, sotto il profilo della regia, del montaggio e della sceneggiatura, permette di esprimere ed esplorare le difficili sfide per l’integrità della persona umana dinanzi al male. Questa è una storia universale che riguarda le scelte che siamo chiamati a compiere e che trascendono ogni preoccupazione terrena per seguire la voce della propria coscienza”.
In questo numero di Prima Visione Roberto Vacca ha intervistato la giornalista Lucia Cuocci.