In questo numero di Prima visione, parliamo con Peter Ciaccio, dell’associazione protestante Cinema Roberto Sbaffi, di Blade Runner 2049, un film di genere fantascienza, thriller del 2017, diretto da Denis Villeneuve, con Ryan Gosling e Harrison Ford.

In Blade Runner 2049, lo si puo’ intuire dal titolo del sequel diretto da Denis Villeneuve, sono trascorsi trent’anni dai fatti accaduti nel film originale, diretto nel 1982 da Ridley Scott.
Dopo una serie di violente rivolte avvenute nel 2020, i replicanti prodotti dalla Tyrell sono stati messi al bando. Nello stesso anno, un grande black out che ha distrutto quasi completamente ogni dato digitale del pianeta, e gravi cambiamenti climatici hanno dato il via a una stagione di carestie, cui si e’ sopravvissuti solo grazie alle colture sintetiche della Wallace, una societa’ con a capo il misterioso Neander Wallace (Jared Leto) che – grazie a quei profitti – ha poi ha acquisito anche le tecnologie della Tyrell, sviluppando cosi’ una nuova serie di replicanti completamente ubbidienti all’uomo e dalla longevita’ indefinita. Nel 2049 a Los Angeles regna quindi un ordine apparente: o almeno fino quando l’Agente K (Ryan Gosling), uno dei Blade Runner incaricati di ritirare i vecchi modelli che ancora vivono in clandestinita’, fa una strana scoperta nel corso di una missione, dissotterrando così un segreto rimasto tale per anni, la cui rivelazione potrebbe rivelarsi un evento catastrofico.

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