Messaggio dei Ministeri Avventisti per la Gioventù agli studenti.

Ignazio Barbuscia/Alan e Codovilli – 3… 2… 1… pronti per ripartire? 
Questa era la domanda che ogni anno i nostri genitori ci ponevano nella settimana che precedeva la ripartenza dell’anno scolastico e accademico. Non sempre la risposta è stata affermativa.

Pensare di “depositare” il costume da bagno nel reparto “abbigliamento estivo”, di spostare la sveglia dalle ore 10.00 alle 7.00, di rispolverare lo zaino scolastico felicemente accantonato in un angolo della stanza, non è sempre stato facile.

Eppure, il primo giorno di scuola e di università ha sempre avuto il suo fascino. Ogni anno ha il suo “primo” giorno di scuola e di università, sia che si tratti della seconda media, della quarta superiore o del terzo anno di facoltà. È, e sarà sempre, unico e indimenticabile. L’odore delle aule, il rumore delle sedie e dei banchi, la “grima” del gesso sulla lavagna, il suono assordante ma “piacevole” della campanella stimolano in noi emozioni assopite che ogni anno riaffiorano. Scoprire che alcuni professori sono stati sostituiti, rivedere alcuni amori mai dichiarati, avere la certezza che anche quest’anno si dovrà studiare, rende la ripartenza di ogni anno accademico… quasi magico.

Vi siete accorti che Dio non è ancora apparso in questo articolo? 
La “pausa” estiva dalle attività scolastiche “rischia” di portar con sé anche la “pausa” spirituale. In estate tutti gli impegni, da quelli accademici a quelli sportivi, vanno in stand-by. Le buone abitudini di tanto in tanto lasciano lo spazio ad un pizzico di sano e meritato ozio, e la frenesia del nuovo anno con la ripresa dei mille impegni “rischia” di allungare le “pause”, compresa quella spirituale, fino ai mesi autunnali-invernali. Ma voi non temete… Dio non si prende pause, lui e lì che aspetta e prega per noi e per voi.

Aspetta solamente un nostro, un vostro cenno per tornare più forte di prima nelle nostre e vostre vite. 
“Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me” (Apocalisse 3:20). 
Prendiamoci del tempo per ascoltare in silenzio il “dolce bussare” del nostro Dio. Il Dio dell’attesa, il Dio della pazienza, il Dio che non si stanca ci ha sempre accompagnato nella nostra vita e siamo sicuri che lo farà anche quest’anno.

“Non te l’ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il Signore, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai” (Giosuè 1:9). 
Ovunque saremo, qualsiasi cosa faremo, lui sarà con noi. E questo è più che sufficiente per vivere un altro anno fantastico.

 

 

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