N2- World Watch List2014_imageNel rapporto di Porte Aperte il triste primato, per il dodicesimo anno consecutivo, della Corea del Nord, seguita dalla Somalia e dalla Siria.

Notizie Avventiste – È stata resa pubblica lo scorso 8 gennaio la World Watch List 2014, il nuovo rapporto di Porte Aperte sulla persecuzione che i cristiani subiscono in tutto il mondo e che risulta in crescita. Dando uno sguardo alla mappa dei paesi coinvolti nella World Watch List (Wwl), colpisce che essi siano quasi completamente (a eccezione della Colombia) in Asia e Africa, che la zona “calda” sia proprio quel Medio Oriente territorio ponte da un continente all’altro, e che ci siano Cina e India, paesi diventati punti di riferimento economici mondiali.

Anche quest’anno, l’estremismo islamico risulta essere la fonte principale delle persecuzioni, pur se non l’unica, in ben 36 stati sui 50 presenti nella lista. Dei primi dieci paesi nella classifica, nove sono a maggioranza islamica: Somalia, Siria, Iraq, Afghanistan, Arabia Saudita, Maldive, Pakistan, Iran e Yemen.

Per il dodicesimo anno consecutivo, il regime che più si accanisce contro i cristiani è quello della Corea del Nord. Si stima che tra 50.000 e 70.000 cristiani soffrano negli orribili campi di prigionia nordcoreani.

Nell’Africa tormentata da guerre e stragi, l’incremento delle persecuzioni porta la Somalia al secondo posto, il Sudan all’undicesimo e una new entry, la Repubblica Centrafricana, balza direttamente al sedicesimo.

La guerra civile in Siria devasta ancora il paese, facendolo salire dall’undicesimo posto, nel 2013, addirittura al terzo nella lista di quest’anno. “La specifica vulnerabilità della comunità cristiana in questo conflitto è ormai un fatto accertato, dopo la presentazione in sede Onu e UE dei nostri rapporti sulla condizione dei cristiani”, precisa Porte Aperte.

Peggioramenti preoccupanti si registrano anche in Pakistan, entrato nella top 10, in Tunisia e in Iraq. I paesi con il più elevato numero di violenze contro i cristiani (assassini, rapimenti, stupri, distruzioni di chiese) sono: Repubblica Centrafricana, Siria, Pakistan, Egitto, Iraq, Myanmar, Nigeria, Colombia, Eritrea e Sudan.

Nello stilare la Wwl, sono stati definiti cinque gradi di persecuzione – assoluta, estrema, severa, moderata e leggera – in base a un punteggio elaborato attraverso precisi questionari compilati sul campo dagli operatori e da vittime dirette.

“La presenza nel territorio e il contatto diretto con i cristiani ci permette di avere una maggiore chiarezza sulle specifiche situazioni, comparandole a dati raccolti da altre fonti attendibili, come Ong, agenzie, ecc.”), ha affermato Porte Aperte.

Il periodo preso in esame va dal 1 novembre 2012 al 31 ottobre 2013.

Nel corso del 2013, oltre al consueto lavoro di ricerca, la lista è stata sottoposta a una minuziosa analisi da parte di un organo internazionale indipendente, l’International Institute for Religious Freedom (Irf), per rendere trasparente e verificabile il processo utilizzato da Porte Aperte nel raccogliere le informazioni e calcolare le posizioni. Nel complesso l’Irf offre un giudizio eccellente alla World Watch List.

Il 15 gennaio 2014 sarà pubblicato uno speciale dossier gratuito sulla Wwl sul sito: www.porteaperteitalia.org

Sulla Wwl, Radio Rvs di Firenze ha intervistato Cristian Nani, responsabile di Porte Aperte Italia. Per ascoltare il programma cliccare qui.

Per scaricare la mappa della Wwl, cliccare qui.

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