Fano. L’abuso di alcol? Si combatte con gli occhiali
Lenti che simulano l’ubriachezza e quiz interattivi. Così gli psicologi dell’Unità di strada hanno vinto un bando da 100mila euro.

Occhiali speciali che simulano gli effetti della sbronza. Quiz interattivi sulle insidie della rete. E pure partite di calcio in strada. È questa la strategia utilizzata dagli psicologi delle Unità di strada di Fano per prevenire le dipendenze patologiche da tecnologia, alcol e droga. Un metodo valso al progetto «Dis-Play» della Cooperativa Sociale Marche Onlus un finanziamento da 100mila euro della Chiesa Avventista. Fondi messi a disposizione grazie all’8 per mille che saranno impiegati per continuare nell’opera di prevenzione di due fenomeni di grave dipendenza nei preadolescenti e adolescenti: il gaming disorder (dipendenza dal gioco online) e l’hikikomori (isolamento sociale).

Si partirà da Fano «per un lavoro che prevede il coinvolgimento di istituzioni, scuole e centri di aggregazione, nonché l’intervento diretto sul territorio». Previsti «interventi individualizzati, uno sportello di ascolto, un percorso di formazione per gli educatori sul territorio, gruppi di sostegno alle famiglie». «Il nostro obiettivo – spiega il coordinatore delle Unità di strada di Fano Andrea Paquini – è arrivare alle famiglie, soprattutto quelle meno sensibili al problema».

Tutto è partito dalle Unità di strada che sono operative a Fano e negli altri comuni dell’ambito dal 2017. Sono 4 psicologi della cooperativa sociale Marche onlus coordinati da Pasquini, che si muovono tra le scuole medie e superiori, ma anche nei locali dove i giovani si ritrovano. In particolare ai più giovani, i ragazzini tra gli 11 e i 15 anni, «cerchiamo di insegnare a comunicare in maniera corretta con i social, evitando forme di dipendenza e cyberbullismo».

Le attività sono svolte nelle «social room»: la prossima sarà a Vallato dal 24 ottobre con la collaborazione della parrocchia che mette a disposizione la sede e rende più facile agli psicologi entrare in contatto con i giovanissimi. L’obiettivo è dare ai ragazzi maggiore consapevolezza «perché – sottolinea Pasquini – la tecnologia evolve con grande rapidità e i ragazzi si trovano in mano strumenti potenti senza conoscerne i rischi».

Entrare in contatto con i giovani e «penetrare» i gruppi è una delle difficoltà che devono affrontare le Unità di strada nell’attività di prevenzione rivolta ai giovani tra i 15 e i 25 anni nei locali, bar, discoteche e feste di paese. «L’aggancio frontale – fa notare Pasquini – è sempre difficile e per questo tentiamo di incuriosirli con strumenti tecnologici (come i quiz interattivi) o di avvicinarli con iniziative come lo street soccer. Importante anche il contatto con le scuole medie, ci permette di riavvicinare gli stessi ragazzi negli anni successivi».
[Articolo di Anna Marchetti, Il Resto del Carlino (ed. Pesaro), del 16 ottobre]

“Liberi e Indipendenti”, Viterbo vince il bando da 100mila euro per il contrasto delle nuove dipendenze nei giovani
Anche quest’anno la Chiesa Avventista del Settimo Giorno con i contributi dell’8xmille prevede un fondo di 100.000 euro per il bando Liberi e Indipendenti, pensato per finanziare progetti di organizzazioni del Terzo Settore che operano sul fronte delle dipendenze e che hanno come focus principale i giovani.
I tre progetti vincitori sono:
Piano B della Cooperativa Sociale Borgorete di Perugia .
#Officina dei giovani della Società Cooperativa Sociale Il Cerchio di Viterbo.
Dis-Play della Cooperativa Sociale Marche Onlus.

Piano B, il progetto della Cooperativa Sociale Borgorete di Perugia, nasce per intercettare i giovani e i giovanissimi del territorio di Perugia tra i 15 e i 25 anni che sono a rischio dipendenze (sostanze stupefacenti, ma anche azzardo, alcol, fumo, internet/videogiochi). Si tratta di uno spazio situato in pieno centro storico, fulcro nevralgico della movida perugina, nonché della vita universitaria. Un hub giovanile, all’interno del CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), caratterizzato, fin dalla sua stessa architettura all’accoglienza, all’ascolto e all’apertura alla città. Posto a pochi metri da dove nel 2007 venne uccisa Meredith Kercher e quindi anche simbolicamente nel centro dello spaccio che colloca ancora oggi Perugia tra i centri principali del mercato delle droghe in Italia. Da sempre Borgorete lavora in strada, così da poter leggere i fenomeni al loro nascere e attuare risposte sperimentali e verificabili dove essi si esprimono. A fronte di 100 tossicodipendenti intercettati dal Serd, 2.000 sono i ragazzi che convivono con l’uso di droghe, senza rendersi in molti casi conto del rischio, attuando pratiche di assunzione quotidiana caratterizzata da un policonsumo.

#Officina dei giovani della Società Cooperativa Sociale Il Cerchio di Viterbo è stato pensato per affrontare una nuova forma di dipendenza giovanile. Quella da videogiochi. Come raccontano i dati Istat sulla distribuzione della popolazione per età scolastica nel distretto VT3, sono più di 3.000 gli adolescenti, di età compresa tra i 12 e i 18 anni, per i quali servirebbero offerte ricreative “analogiche” che possano costituire un’alternativa al tempo trascorso davanti a uno schermo. Invece, come dimostra quanto riportato dal Piano di Zona di Viterbo, i servizi educativi-ricreativi in sostegno alla crescita dei più giovani sono ancora insufficienti. Le richieste di intervento sono pervenute non solo dai servizi scolastici, grazie ai quali è stata ideata la proposta progettuale, ma anche e soprattutto dalle famiglie frequentanti i servizi educativi de Il Cerchio. Il progetto inizia a ottobre 2019 e prevede non solo incontri informativi e formativi nelle scuole, ma anche veri e propri momenti ludico-ricreativi per favorire una sana aggregazione.

Dis-Play della Cooperativa Sociale Marche Onlus ha l’obiettivo di promuovere un sistema di servizi integrato per prevenire e ridurre due fenomeni di grave e dilagante dipendenza nei preadolescenti e adolescenti: il gaming disorder (dipendenza dal gioco online) e l’hikikomori (isolamento sociale). La modalità è quella del lavoro in rete, attraverso il coinvolgimento di istituzioni (numerosi i Comuni coinvolti), scuole e centri di aggregazione giovanile, nonché l’intervento diretto sul territorio. Tutto è partito dall’Unità di Strada di Fano e dalla formazione fatta agli educatori, con esperti nazionali, al fine di adottare nuovi approcci e nuove metodologie per affrontare queste nuove dipendenze. Dopo un primo esperimento riuscito a Fano, il progetto prevede di allargarsi a tutti i ragazzi del territorio con, oltre ai laboratori: interventi individualizzati, uno sportello di ascolto, un percorso di formazione per gli educatori sul territorio, gruppi di sostegno alle famiglie.
[da TusciaTimes.eu del 15 ottobre]

Lavagna (GE). Incontro sul gioco d’azzardo
Questa mattina, venerdì 20 settembre, presso l’auditorium Campodonico del Comune di Lavagna (GE) si terrà il Talk – Fate il Nostro Gioco™ a cura dell’agenzia torinese Taxi1729.

L’evento, promosso dalle cooperative Il Sentiero di Arianna, Il Pellicano Verde e dal Consorzio R. Tassano grazie al progetto Mind the G.A.P. sarà rivolto alle classi della scuola secondaria degli Istituti Comprensivi di Lavagna, Chiavari 2 e Cogorno che hanno aderito lo scorso anno scolastico al progetto.

Il talk sarà condotto da Olmo Morandi, matematico e divulgatore scientifico. In supporto al matematico saranno presenti anche gli educatori professionali della cooperativa Il Sentiero di Arianna che a scuola hanno condotto i laboratori sulla prevenzione al gioco d’azzardo ai quali hanno partecipato 529 ragazzi e ragazze con un’età compresa tra i 9 e i 15 anni.

Il progetto Mind the G.A.P. Azioni di prevenzione al Gioco d’azzardo Patologico, ideato e voluto dalle cooperative Il Sentiero di Arianna, Il Pellicano Verde e dal Consorzio R. Tassano è stato realizzato con il contributo dell’8xmille della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno nel periodo settembre 2018 – settembre 2019.

Il progetto che ha avuto come obiettivi la diffusione di una maggiore consapevolezza rispetto al rischio legato al gioco anche nei confronti della scuola, il supporto ai lavoratori del Gruppo Tassano e alle proprie famiglie, ha concretamente offerto al territorio del Tigullio

– formazione per docenti e laboratori per studenti della scuola Primaria e Secondaria di Primo grado dei Distretti sociali n. 15 realizzati da professionisti esperti nell’ambito della prevenzione scolastica sia sul tema del gioco d’azzardo sia sull’uso consapevole del denaro;
– Incontri formativi aperti a responsabili, coordinatori, operatori delle cooperative del Gruppo Tassano e, anche, a volontari, familiari e amministratori di sostegno per saper riconoscere il problema del gioco d’azzardo;
– Sportello di ascolto – incontri individuali e di piccolo gruppo rivolti a lavoratori delle Cooperative del Gruppo Tassano e ai loro familiari realizzati da psicologi e psicoterapeuti con specifica esperienza rispetto al G.A.P.;
– Una giornata di informazione pubblica rivolta alla comunità;
– Un protocollo d’intesa che impegni i partner a perseguire gli obiettivi del progetto in un’ottica di rete territoriale.
[da Jamma.it del 20 settembre]

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