“In questo articolo tratteremo il tema del jihad in termini storico-dottrinali. A partire dal Corano, dopo
una breve nota etimologica, proseguiremo nella tradizione giuridico-religioso degli “hadith”, per terminare
con quattro filosofi e politici contemporanei: Muhammad ibn Abd al-Wahhab, Hasan al-Banna , Sayyid Qutb
e Abu l-A la Maududi. Da questa millenaria riflessione, e in particolare dal pensiero e dall’azione dei
personaggi ora menzionati, scaturiranno le forme deviate – e sconfessate dalla teologia islamica – del
jihadismo terrorista odierno, il quale non costituisce l’oggetto di questo studio”.

Inizia cosi’ l’introduzione dell’articolo di Raffaele Battista che apparira’ nel numero di settembre di Adventus, la rivista della Facolta’ avventista di teologia di Firenze e in forma ridotta nel numero di giugno del Messaggero avventista. Per la rubrica “Riflettiamo insieme”, Roberto Vacca intervista Raffaele Battista, docente alla Facolta’ avventista, sui temi affrontati in questo studio

 

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