Bia/Ann– La Chiesa avventista del 7° giorno ha recentemente ribadito la sua posizione contro l’attività omosessuale e il matrimonio fra persone dello stesso sesso, ma ha anche ammorbidito la sua posizione nelle dichiarazioni mostrando una maggiore sensibilità verso i gay e le lesbiche.

Dichiarazione sull’omosessualità
La dichiarazione emendata sull’omosessualità è stata votata, per alzata di mano, a stragrande maggioranza dagli oltre 200 pastori, laici e operai della denominazione presenti al Consiglio annuale del Comitato esecutivo della Conferenza Generale (CG), tenutosi lo scorso ottobre a Silver Spring, negli Stati Uniti.
I dirigenti della Chiesa hanno spiegato che la dichiarazione redatta nel 1999 era chiara e basata sugli insegnamenti biblici. Hanno però deciso di aggiornare il documento per trasmettere sì il messaggio che la Chiesa non accetta la pratica omosessuale, ma che deve anche riconoscere la necessità di mostrare sensibilità nei confronti dei gay, ha affermato Pardon Mwansa, vicepresidente della CG.
“Volevamo chiudere questa dichiarazione con una frase in cui si dica che la chiesa è disposta a mostrarsi compassionevole, come lo era Cristo, verso coloro che praticano l’omosessualità”, ha spiegato Mwansa rivolto ai partecipanti che rappresentavano la Chiesa dei sei continenti.
La dichiarazione, che non definisce la compassione né spiega in che modo la chiesa dovrebbe trattare gli omosessuali, è stata rieditata per mostrare in maniera più forte la linea della chiesa di rimanere fedele alla Scrittura.
La frase finale del documento ora afferma: “In quanto suoi discepoli, gli avventisti del 7° giorno cercano di seguire le istruzioni e l’esempio del Signore, vivendo una vita di compassione e fedeltà come fece il Cristo”.
Per leggere la dichiarazione emendata sull’omosessualità cliccare qui.

Dichiarazione sulle unioni omosessuali
Il Consiglio ha emendato anche la dichiarazione sui matrimoni omosessuali per aggiornarla alle tendenze della società e ora essa cita che alcuni governi riconoscono le unioni omosessuali. Il termine “disordine”, ormai obsoleto, usato per descrivere l’omosessualità, è stato sostituito con la parola “disturbo”. Inoltre, come per la dichiarazione sull’omosessualità, anche in questa si vuole evidenziare una maggiore sensibilità. La versione precedente dichiarava: “Riteniamo che ogni individuo, a prescindere dall’orientamento sessuale, sia figlio di Dio”. La nuova versione dice: “Riteniamo che ogni individuo, a prescindere dall’orientamento sessuale, sia amato da Dio”.
Un delegato europeo aveva avanzato la proposta, poi respinta, di togliere dalla dichiarazione il rigo in cui si parla dell’omosessualità come di un disturbo, suggerendo così di essere più sensibili. “Molti di noi hanno dei familiari che sono omosessuali, li comprendiamo, li abbracciamo e li amiamo ancora e ci prendiamo ancora cura di loro,” ha affermato Gina Brown, della Divisione Nord-Americana. “Tuttavia, come chiesa, dobbiamo prendere posizione per ciò che è giusto”.
Il tema dell’omosessualità e della transessualità ha spinto il presidente della British Union Conference a chiedere ai leader della Chiesa un aiuto su come comportarsi quando ci si trova in situazioni come quella affrontata recentemente dalla sua unione.
“Abbiamo avuto un fratello che due settimane fa è tornato in chiesa come sorella. Legalmente, secondo la legge britannica, ora è una sorella, essendosi sottoposto agli interventi chirurgici. Non ho mai incontrato nulla di simile nel mio ministero”, ha affermato Ian Sweeney.”Avremmo bisogno di indicazioni su queste situazioni”.
Sweeney non ha ottenuto la risposta che probabilmente sperava, ma è evidente che, in futuro, la chiesa sarà nuovamente alle prese con questa problematica.
“Abbiamo ricevuto richieste da altre parti del mondo su alcune situazioni nelle loro comunità. Il manuale chiesa non dice molto – in realtà, ben poco – su questo argomento, per cui questi sono temi che dobbiamo affrontare ora, nel corpo della chiesa”, ha affermato Ben Schoun, vicepresidente della Chiesa avventista mondiale e vicepresidente del policy committee.
Per leggere la dichiarazione emendata sulle unioni omosessuali cliccare qui.

Condividi

Articoli recenti