Roma filippina. Battesimi

In collaborazione con la redazione della rivista Il Messaggero Avventista.

26 Giugno 2025
Roma filippina. Battesimi

In collaborazione con la redazione della rivista Il Messaggero Avventista.

26 Giugno 2025

Luca Faedda – Sabato 24 maggio, la chiesa avventista filippina di via Urbana 154, a Roma, è stata di nuovo in festa. Fratelli e sorelle nella fede hanno preparato i canti, le pietanze, gli addobbi. La comunità è una grande famiglia, felice di stringersi attorno ai giovani che hanno scelto di testimoniare pubblicamente la loro fede in Gesù, Salvatore personale, attraverso il battesimo.

Jon Jefferson Taruc, Adrian Samus Dungog, Ivan Clifford Makhalira arrivano tutti da percorsi di vita e di fede diversi. Jefferson, 28 anni, non è nato in una famiglia della chiesa, ma ha conosciuto una giovane avventista. La forza dell’amore, l’esempio di lei e dei familiari, determinati a portare il messaggio della salvezza in Gesù prima di tutto dentro le mura domestiche, hanno fatto la differenza. Così, dopo aver seguito il gruppo dei giovani della chiesa per alcuni anni, Jefferson ha deciso di essere battezzato. E io che scrivo (pastore della comunità, ndr) avrò anche il piacere immenso di celebrare il suo matrimonio.

Adrian, 17 anni, viene da una famiglia che è stata avventista ma da tempo non frequenta più la chiesa di via Urbana. Lui però ha deciso che avrebbe percorso la sua strada con il Signore e con la comunità che considera una seconda famiglia. La festa del suo battesimo è stata una bellissima occasione per riavere tra noi e incontrare papà, mamma e zii, per festeggiare anche con loro la volontà di questo giovane determinato.

Ivan, 15 anni, viene dal Malawi, racconta dell’esempio e dell’amore per Gesù assorbito da papà e mamma sin da piccolo. Un amore e un esempio che lui vuole continuare a coltivare nella sua vita. Ivan e i suoi genitori sono stati accolti dal gruppo missionario della chiesa filippina di via degli Apuli 42, a Roma, e sono molto grati a questa chiesa in cui hanno trovato un luogo di accoglienza e di famiglia anche lontano dalla loro casa.

Questi ragazzi, con le loro storie di amore, accoglienza, fede e amicizia, mi ricordano la bellezza del ricco e variegato popolo di Dio nella storia. E a questo popolo lo Spirito Santo continua ad aggiungere persone.

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto]

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