Iulia Tarlev – Sabato 15 aprile, nella chiesa avventista romena di Roma, 60 studenti della filiale Amicus Cluj-Napoca, assieme alla direttrice del coro Cătălina Tudorie, ci hanno ricordato il valore dell’amicizia, cantando e recitando questo fondamento cristiano. Infatti, l’Associazione studentesca Amicus, che comprende 14 filiali in Romania, di cui due anche in Moldavia, ha come motto “diventiamo amici”. Questa frase descrive molto bene le motivazioni dell’organizzazione, che mette in risalto l’amicizia, un principio indispensabile per la coesione di un gruppo sociale.

Nell’era dell’individualismo, questi studenti, invece di sfidarsi e di contrastarsi, scelgono di avvicinarsi e di stringere tante amicizie. Si riuniscono sistematicamente ogni settimana, dando vita a numerosi progetti spirituali e sociali, e puntando sull’inclusione non soltanto dei giovani appartenenti alla chiesa ma anche di chiunque altro da fuori si mostri interessato.

“Vogliamo fare amicizia con voi, ma soprattutto con Dio” dicono, poiché mostrare gentilezza e costruire fratellanza sono i principi cardine della cristianità. Cercare l’affiatamento è anche la preghiera di Gesù per i suoi discepoli: “che siano tutti uno…” (Giovanni 17:21).

L’epoca in cui viviamo ci ha resi incapaci di fare amicizia, di allearci, di creare complicità, di trovare confidenza. Ma per trovare quell’ispirazione spirituale che ci manca, per far sì che qualcuno altro creda in noi e soprattutto in Dio, bisogna prima di tutto fare amicizia.

[Foto: Viorel Bostan]

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