Antonella Mustacchia – “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione” (2 Timoteo 4:7-8).

Con questa speranza, il 4 maggio il fratello Vincenzo Amodeo si è addormentato nel Signore prematuramente, all’età di 64 anni, dopo una grave malattia.

Il fratello Vincenzo era stato battezzato il 18 luglio 1988 assieme alla moglie Lilla, e aveva dedicato la sua vita al Signore e alla chiesa avventista di Sciacca. Per tanti anni aveva ricoperto l’incarico di anziano, diventando un punto di riferimento per i membri della comunità.

I numerosi messaggi di gratitudine, riconoscenza e stima da parte di tutte le persone che lo hanno conosciuto, ma soprattutto dei ragazzi che lo hanno avuto come dirigente scout Aisa, lasciano sicuramente un segno indelebile del suo esempio e della sua testimonianza di fede.

Ha lottato contro la malattia e non ha mai smesso di confidare nel suo Signore, anche nei momenti più difficili, trovando forza nel testo di Giobbe che dice: “L’Eterno ha dato, l’Eterno ha tolto, sia benedetto il nome dell’Eterno” (1:21, Luzzi).

Il nostro pensiero va a sua moglie Lilla, ai figli Alessandra, Eleonora e Daniele, al genero Gabriele, alla nuora Alessia, ai nipotini Samuele e Mattia. La beata speranza del ritorno di Cristo Gesù consoli i loro cuori nell'attesa di rivedere Vincenzo alla risurrezione.

 

 

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