Lina Ferrara – Si è svolto il 29 febbraio, nella chiesa di Roma Lungotevere, il secondo Mib Day del Lazio, giornata di formazione dei Ministeri in favore dei Bambini (Mib).
«È un mondo difficile, un tempo difficile» ha spiegato Monica Benini, referente Mib regionale e organizzatrice dell’incontro.
«I nostri bambini e ragazzi» ha continuato «hanno bisogno di genitori e animatori consacrati, per crescere nella fede. Il Mib Day è una benedizione. Il mio augurio è che possiamo goderne al massimo nell’area del Lazio. Abbiamo il vantaggio di essere tutti più o meno raggiungibili e lo sfrutteremo per incontrarci periodicamente e informarci al meglio. Riunirci e vivere momenti intensi, tutti insieme, ci fa sentire più uniti, una “squadra”. Che possiamo rimanere sempre uniti a Gesù, per trasmettere il suo amore».

L’evento è stato l’ultimo nella comunità romana prima della chiusura delle chiese in seguito al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per contenere la diffusione della Covid-19, malattia che ieri è stata proclamata pandemia dall’Organizzazione mondiale della sanità. Per questo è ancora vivido nella mente.

Alla giornata speciale hanno partecipato 60 animatrici e animatori Mib delle chiese avventiste della regione e i capi scout Aisa di Roma. «A tu per tu con la Generazione Z» è stato il tema ben trattato dall’ospite, la dott.ssa Francesca Marchese, psicologa e psicoterapeuta a indirizzo sistemico relazionale.

Se il primo Mib Day del Lazio – tenuto a dicembre del 2019 con ospite Anna Cupertino, una delle referenti Mib del Campo Sud – si è soffermato sul «GraceLink curriculum», il programma della Scuola del Sabato di bambini e ragazzi, e su come utilizzare il sito Mib, la seconda giornata ha ampliato la formazione concentrandosi su come relazionarsi con gli adolescenti (generazione Z) e i bambini (generazione Alfa) di oggi. Francesca Marchese ha aiutato i presenti a capire che i ragazzi, nati nell’era digitale, sono diversi dalle generazioni precedenti anche nei tempi di attenzione e concentrazione.

«È importante conoscere queste informazioni soprattutto se consideriamo che abbiamo a disposizione solo un’ora a settimana, il sabato mattina, per poter riuscire a catturare la loro attenzione e trasmettere l’amore di Gesù nei loro cuori» ha affermato un’animatrice alla fine dell’incontro.

Dopo il pranzo consumato insieme, nel pomeriggio la parola è passata a Betty Spinello, responsabile degli scout Aisa nella comunità di Lungotevere, che ha parlato delle cinque grandi dimensioni della personalità e dell’importanza di essere mentori (cioè guide e consiglieri) dei ragazzi. Per spiegare bene il concetto del mentore, la relatrice ha presentato alcune figure bibliche, esempi di guide di giovani nella vita e nell’esperienza di fede.

Sempre nel pomeriggio, gli scout Esploratori (12-15 anni) hanno incontrato la dott.ssa Marchese e parlato con lei.
«È stata un’esperienza sicuramente da ripetere» ha commentato un’Esploratrice «Si ha qualcuno con cui poter parlare di tutto, senza aver paura di essere giudicato, e che cercherà di aiutarti qualunque sia la situazione».

La formazione è stata anche questa volta molto utile e l’incontro ben riuscito. L’interesse mostrato dai partecipanti e gli applausi di ringraziamento hanno ripagato Monica Benini dell’impegno profuso nel rendere possibile questo evento.

«Ringrazio Mariarosa Cavalieri, responsabile Mib nazionale, e Stefania Tramutola, segretaria Mib nazionale, per la fiducia che ripongono in me nel seguire l’area Lazio» ha concluso la referente.

 

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