“Un mese dopo il crollo del ponte Morandi, Genova si ferma per rendere omaggio alle 43 persone morte nel disastro. Alle 11,36 con il cielo lacerato dalle sirene delle navi e dai rintocchi delle campane, i genovesi sono scesi in silenzio: i negozi hanno abbassato le saracinesche, taxi e bus hanno spento i motori, la gente in strada si è fermata in raccoglimento”. (fonte il Messaggero)

Abbiamo parlato con Eugen Havresciuc, pastore della Chiesa avventista di Genova, presente alla commemorazione per le vittime, che ci ha raccontato i modi in cui la città sta cercando di rialzarsi.



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