In questo numero di Sfogliando il giornale prendiamo spunto da un articolo apparso su Riforma, dal titolo: Governi, ingerenze e cambiamenti.

Si legge nell’articolo di Fulvio Ferrario: “Nel pieno della crisi di governo, il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Gualtiero Bassetti, si rivolge all’allora Presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, con un augurio e un monito. L’augurio è di inserirsi nella scia di politici del passato attivi a Firenze, la città nella quale Conte insegna: Bargellini, La Pira, Gozzini (quest’ultimo, per la verità, a suo tempo poco apprezzato dai predecessori del cardinale) e altri. Il monito riguarda i «principi irrinunciabili» dei vescovi italiani in ambito etico e sociale: l’espressione non è nuova, anzi, è classica e solitamente seguita da un elenco di temi prevalentemente bioetici ai quali, com’è noto, la Conferenza Episcopale è assai sensibile. L’elenco c’è, ma è un po’ diverso: alcuni punti sono espressi in forma generale (centralità della persona, attuazione della Costituzione), altri in modo decisamente più caratterizzato: collocazione europea dell’Italia e bocciatura senza mezzi termini della ‘flat tax’.

Sia sul versante laico, sia, verosimilmente, nel piccolo mondo evangelico ci si chiede se sia opportuno che una chiesa si schieri in termini così netti su argomenti politici che richiedono un’analisi articolata e, per sua natura, tecnica e, appunto, laica. Il fallimento, proprio su uno di questi temi, del tentativo di Giuseppe Conte, poi, sottolinea ulteriormente il carattere esplosivo della discussione e contribuisce a suscitare il sospetto di un’entrata episcopale ‘a gamba tesa’ o addirittura, nel linguaggio dei comunicati da battaglia, di ‘un’inaccettabile ingerenza’”.

Ne abbiamo parlato con il pastore Fulvio Ferrario, docente e decano presso la Facoltà valdese di teologia di Roma e autore dell’articolo preso in considerazione.

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