“È imprescindibile che come Chiesa possiamo riconoscere e condannare con dolore e vergogna le atrocità commesse da persone consacrate, chierici, e anche da tutti coloro che avevano la missione di vigilare e proteggere i più vulnerabili. Chiediamo perdono per i peccati propri e altrui. La coscienza del peccato ci aiuta a riconoscere gli errori, i delitti e le ferite procurate nel passato e ci permette di aprirci e impegnarci maggiormente nel presente in un cammino di rinnovata conversione”.

Così parla Papa Francesco in un passaggio della Lettera al popolo di Dio, nella quale Francesco esprime “vergogna e pentimento”, all’indomani della pubblicazione del rapporto sui casi di pedofilia nelle diocesi della Pennsylvania (Stati Uniti).

Roberto Vacca e Claudio Coppini ne hanno parlato con Brunetto Salvarani, teologo cattolico, saggista e conduttore radiofonico.

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