Maol – Il 28 febbraio, il fratello Bartolo Liali, capo colportore emerito e membro della chiesa di Siracusa, si è addormentato nel Signore. Aveva 76 anni.
30 anni fa era stato colpito da un ictus che lo aveva parzialmente paralizzato. Poi le sue condizioni di salute si erano aggravate ed era sottoposto a dialisi; recentemente gli era stata diagnosticata un’altra grave malattia.

«È stato il Giobbe dei nostri giorni. Fedele al Signore fino all’ultimo istante della sua vita» ci ha detto il past. Vincenzo Paolo Caputo, suo grande amico.

Ospitale, generoso, amico sincero di tutti, Bartolo ha avuto sempre a cuore l’opera di Dio. «La prima cosa che mi chiedeva quando gli telefonavo era “come va la chiesa”» ha aggiunto il past. Caputo.

Unico suo dolore era non aver ricevuto dal Signore risposta sul perché di tanta sofferenza. Gli sarebbe bastato che Dio gli dicesse «devi soffrire e basta», ma ha accettato anche questo.

Nel 2017 aveva avuto una devastante influenza che non gli aveva permesso di alzarsi più dal letto, per questo gli era stata impartita di nuovo l’unzione. Si era scoraggiato, ma era rimasto sempre fedele al Signore. «Non so per quale motivo Dio non mi risponde, ma io credo sempre in lui» aveva affermato, affidandosi nelle mani divine.

Esprimiamo cordoglio e affetto alla moglie Gianna, ai figli Jonathan e Davide, alle nuore, ai nipoti e alla famiglia tutta, sicuri di poter riabbracciare Bartolo al ritorno di Gesù.

I funerali si sono svolti nel pomeriggio di venerdì primo marzo, nella chiesa di Siracusa, officiati dai pastori Giuseppe Laguardia, Vincenzo Paolo Caputo e Gabriele Ciantia.

Per messaggi di cordoglio, telefonare alla moglie, Gianna, al numero 333 947 4921.

 

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