Lina Ferrara – Mercoledì 20 ottobre, il pastore emerito Nino Bulzis si è addormentato nel Signore. Nato nel 1930 a Trieste, avrebbe compiuto 91 anni il 26 novembre. Era malato da un po’ di tempo e viveva presso la figlia minore in Svizzera.

Dopo aver studiato teologia nei Seminari avventisti di Firenze e di Collonges-sous-Salève, in Francia, e in quello di Bogehnofen in Austria, aveva prestato servizio presso l’Unione avventista italiana dal 1954 al 1970, ricoprendo vari incarichi. Era stato pastore nelle chiese di Bolzano (nella comunità bilingue, italiano e tedesco), di Bari, di Cassano Murge, di Conversano e di Gravina di Puglia. Poi era stato trasferito a Roma, presso gli uffici dell’Unione, chiamato a ricoprire la carica di Capo colportore e, in seguito, anche di direttore nazionale del Dipartimento della Gioventù.

Dopo, otto anni trascorsi nella capitale, il past. Bulzis aveva accettato l’appello dell’allora Regione Euroafricana (oggi Intereuropea – Eud) e l’incarico di direttore del Dipartimento Gioventù e Famiglia. Tornato a svolgere il ministero pastorale negli ultimi nove anni di servizio, si era occupato della chiesa avventista di Biel/Bienne in Svizzera, comunità anche questa bilingue (tedesco e francese).

Dal 2019 era rimasto vedovo della cara moglie Ivanka. I due si erano conosciuti a un raduno dei giovani delle chiese di Zagabria. Si erano presto sposati e avevano messo su famiglia. La loro unione è stata, infatti, rallegrata dall’arrivo di due figlie: Patrizia, nata a Bolzano, e Lorena che ha visto la luce a Roma.

“Ho conosciuto Nino Bulzis quando ero bambino nella chiesa di Roma” ha ricordato Corrado Cozzi, già direttore della Gioventù e delle Comunicazioni presso la Regione Intereuropea, sul sito Eud.
“Ho sempre ammirato il suo atteggiamento entusiasta e premuroso nei confronti dei bambini” ha aggiunto “Un pastore che portava sempre gioia e pace dove poteva. Non potevo immaginare in quel momento che un giorno avrei preso il suo posto all’Eud”.

“Nino è stato un esempio di grande perseveranza e dedizione”, ha continuato Cozzi. “Un giorno lo incontreremo di nuovo!”.

L’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno ha espresso sentite condoglianze alle figlie e all’intera famiglia.

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