Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha rilasciato una dichiarazione in occasione della Giornata della Memoria. Citiamo la parte iniziale:

”La Giornata della memoria 2015 deve rendere tutti più consapevoli dell’urgente necessità di porre il tema della difesa dei diritti umani, che è al cuore dei sentimenti e delle convinzioni più profonde delle popolazioni dell’Europa, anche al centro dell’azione politica dell’Unione e dei suoi stati membri”.

Perché proprio in Europa, dove è stato tentato lo sterminio totale del popolo ebreo, continuano dopo tanto tempo a esistere l’antisemitismo e, più in generale, la xenofobia?

Che tipo di iniziative dovrebbe prendere la politica europea per arginare questo fenomeno?

Quali situazioni nel mondo di oggi possono essere in qualche modo raffrontate a quanto accaduto sotto il nazismo?

Quale importanza riveste la memoria nella costruzione della società attuale e futura in cui i diritti umani possano avere cittadinanza?

Sono rimasti in vita soltanto gli ultimi testimoni dei campi di concentramento e degli orrori inenarrabili che vi sono accaduti. Per conservare e trasmettere la memoria di tutto ciò Amnesty ha creato degli strumenti educativi per i bambini più piccoli che dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado. Di cosa si tratta?

Mario Calvagno, caporedattore, e Carmen Zammataro, redattrice di RVS Roma, intervistano Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana di Amnesty International.

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