“Siate ricolmi di Spirito Santo”, il versetto di Efesini 5:18 in cui il verbo è all’imperativo. La frase lascia intuire il sentimento di Paolo che non propone blandamente un’opzione in mezzo a tante altre. Il suo invito a essere ricolmi dello Spirito di Dio dovrebbe diventare una necessità, davanti alla quale il cristiano è chiamato a rispondere con urgenza e impegno. Dio non si accontenta delle sole intenzioni ma la sua progettualità, quando incontra il desiderio delle persone, si esplica nei fatti. Il Dio che si rivela nella Scrittura più che “teologo” è pastore.

Essere ricolmi di Spirito significa in pratica lasciare che il Dio che si rivela nella Scrittura,

controlli, nobilitandole, la nostra immaginazione, le nostre scelte, le nostre abitudini, le nostre

emozioni. La comunione con il Signore deve essere giornaliera e deve progredire, crescere a livello comunitario. L’individualismo e il cristianesimo sono una contraddizione di termini.

 

Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro al pastore avventista emerito Francesco Mosca, direttore del mensile “Il Messaggero Avventista” e Vicepresidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane in Italia.

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