Maol – Può sembrare un’idea strana quella del drive-in, eppure al tempo del Covid-19 è sembrata una soluzione nuova ai membri di una chiesa avventista in Norvegia, per vivere il culto insieme pur rimanendo a distanza. Dopo sei sabati di incontri con Zoom, la chiesa di Lillehammer desiderava un’esperienza di culto più personale durante le restrizioni a causa della pandemia di Covid-19. Come tutte le altre chiese in Norvegia, infatti, l’edificio ecclesiale della cittadina è rimasto chiuso.

La soluzione più semplice è sembrata la chiesa “drive-in”. Sabato 25 aprile, tra i 40 e i 50 membri si sono fermati nel parcheggio davanti all’edificio, con le loro automobili rivolte verso un pulpito provvisorio costruito all’esterno e istallato sopra un rimorchio. Fiori, foglie verdi e tessuto bianco lo decoravano con gusto. Da lì, dirigenti e pianisti hanno guidato i momenti di canto, le parole erano state già inviate in anticipo ai membri che sono rimasti nelle loro macchine e hanno sintonizzato le loro autoradio sulla fequenza 88.1 in FM.

Grazie alla presenza di persone tecnicamente competenti, il culto è andato avanti senza intoppi. Il past. Joachim Fosse ha tenuto sia la storia per i bambini sia il sermone su un tema molto rilevante: la paura dell’incerto e dell’ignoto.

il past. Fosse era un po’ preoccupato al pensiero che solo pochi si sarebbero presentati per il servizio, dato che non erano stati in molti a registrarsi sulla pagina Facebook. La sua felicità è stata quella di constatare il desiderio dei membri di incontrarsi, anche se solo dai loro veicoli. «È stata un’esperienza molto positiva» ha riferito in seguito.

Dopo settimane di culto isolati, è stato bello per la comunità norvegese vedere emergere una soluzione alternativa che ha incoraggiato i membri a non essere soli. Certo, richiede spazio e un posizione particolare dell’edificio ecclesiastico.

 

[Foto: Bent Joro/Adams. Fonte Ann]

 

 

 

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