Notizie Avventiste – Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa per discriminazione religiosa contro la città di Lansing per il presunto licenziamento di un’avventista del settimo giorno che si era rifiutata di lavorare di sabato. L’azione del Comune è una violazione del Civil Rights Act del 1964.

Nella denuncia presentata il 15 luglio 2022, Sylvia afferma di essere stata assunta come agente di custodia nel 2018, dopo aver informato il Dipartimento di polizia e i funzionari delle risorse umane che non poteva lavorare dal tramonto del venerdì al tramonto del sabato. Invece di trovare una soluzione, la città ha licenziato Sylvia quasi immediatamente dopo l’assunzione.

Il Dipartimento di Giustizia chiede per Sylvia il rimborso degli interessi e il risarcimento dei danni subiti. Inoltre, chiede che un giudice emetta un'ingiunzione che impedisca alla città di discriminare i dipendenti sulla base della religione e le ordini di sviluppare e attuare politiche che prevengano la discriminazione religiosa.

In un notiziario, il procuratore della città di Lansing, Jim Smiertka, ha negato l'accusa: “Non crediamo che quanto affermato sia coerente con i fatti e la legge come la conosciamo”.

Kristen Clarke, assistente procuratore generale della Divisione per i diritti civili del Dipartimento di Giustizia, ha sottolineato in un comunicato stampa: “Oggi la discriminazione e l’intolleranza religiosa non hanno posto sul posto di lavoro. I dipendenti non devono dover scegliere tra la loro fede e il loro sostentamento, in particolare quando il datore di lavoro può venire incontro alle loro convinzioni religiose”.

Dettagli sulla causa 
Secondo la denuncia, Sylvia ha sostenuto un colloquio di lavoro per il posto di agente di custodia a dicembre 2017, e in quella occasione la donna ha informato che non avrebbe potuto lavorare dal tramonto del venerdì al tramonto del sabato per rispettare il giorno di riposo biblico in quanto avventista del settimo giorno.

Sylvia è stata chiamata per la seconda volta a febbraio 2018 e durante quel colloquio le è stato nuovamente chiesto degli orari di lavoro. Lei ha spiegato di essere disposta alla flessibilità e che poteva lavorare con orari diversi, ma nell’affermare ciò non si riferiva alla sua osservanza del sabato.

A giugno Sylvia è stata assunta. Nel suo primo giorno di lavoro, il 18 giugno, ha guardato il suo programma di lavoro e ha notato che avrebbe dovuto lavorare sabato 23 giugno 2018, dalle 7.00 alle 19.00. Ha subito ribadito che non poteva lavorare di sabato. Dopo una serie di incontri, il 21 giugno 2018 ha ricevuto una lettera di licenziamento in cui veniva informata che “con decorrenza dal 20 giugno 2018, il Comune di Lansing cesserà il rapporto di lavoro con lei perché non è in grado di soddisfare i requisiti lavorativi che la posizione di agente di custodia richiede”.

L’Unione avventista chiede un'indagine 
Poco prima del suo licenziamento, Sylvia ha contattato il Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa (Aplr) dell’Unione avventista Lake, che sostiene i membri di chiesa che affrontano problemi per avere il sabato libero dal lavoro (o dalla scuola). Nicholas Miller, direttore dell’Aplr presso l’Unione, ha risposto inviando una lettera e chiamando l'ufficio delle risorse umane della città per vedere se la decisione potesse essere revocata, ma non si sono mossi. Quindi, non ha avuto altra scelta che presentare un reclamo alla Commissione per le pari opportunità di lavoro (Eeoc).

Dopo un'indagine, l'Eeoc ha ritenuto che si fosse verificata una discriminazione. Di solito in queste circostanze, riferisce Miller, l'agenzia emette una lettera con diritto di citare in giudizio che consente alla vittima di intentare una causa con un avvocato privato. Solo in un piccolo numero di casi particolarmente meritevoli o importanti lo stesso governo federale, tramite il Dipartimento di Giustizia, fa causa per rivendicare i diritti della vittima. Ed è quanto è successo nel caso di Sylvia.

"Questa è una svolta entusiasmante per Sylvia" dice Miller "poiché dopo quasi tre anni senza che accadesse nulla, pensavamo che il suo caso fosse morto e sepolto”.

La storia di Sylvia è stata pubblicata sull'Herald, il mensile dell’Unione Lake, nel numero di ottobre 2020. Nell’articolo si evidenzia che prendere posizione per Dio può non portare successo o conferma a breve termine, ma è comunque importante essere fedeli.

“Il Signore ha benedetto Sylvia con una nuova e più soddisfacente occupazione (ora lavora con i bambini a rischio), ma pensavamo che la conferma delle sue convinzioni sul sabato potesse non arrivare in questo mondo” continua Miller “A quanto pare, il ritardo nell'indagine sul caso era dovuto al rallentamento per la pandemia. Ora, piuttosto inaspettatamente, Sylvia affronta la prospettiva di vedere le sue convinzioni sul sabato rispettate e protette in questa vita”.

Mentre il suo caso va avanti, ricordatevi di pregare per Sylvia. 

[Fonte: Lake Union Herald]

 

 

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