strage parigi2Notizie Avventiste – “L’attacco di Parigi e la successiva uccisione di 12 persone innocenti e indifese può suscitare solo una forte condanna da parte di tutti noi”. Ad affermarlo è il past. Bruno Vertallier, presidente della regione Intereuropea (Eud) della Chiesa avventista, in un comunicato stampa rilasciato da EudNews.

“Mai la gente dovrebbe imporre le proprie credenze – continua B. Vertallier – i propri valori e idee con la violenza. Mai le persone dovrebbero profanare il nome di Dio per farsi giustizia da sole e vendicarsi. Mai si dovrebbero associare atti di crudeltà e ferocia a una religione o fede. Preghiamo perché questi fatti non sfocino nel nazionalismo, nell’estremismo o in azioni di vendetta, conflitti e scontri. Preghiamo perché nessuno manipoli quanto avvenuto per obiettivi individuali. Preghiamo affinché il buon senso, la comprensione, la sensibilità e il perdono possano prevalere.

Non abbiam noi tutti uno stesso padre? Non ci ha creati uno stesso Dio? Perché dunque siamo perfidi l’uno verso l’altro profanando il patto dei nostri padri? ’(Malachia 2:10). Siamo tutti figli dello stesso Padre e camminiamo verso la stessa destinazione. Che i principi di ‘Egalité, Fraternité e Liberté’ possano accompagnare il nostro cammino comune”.

Rivolto ai familiari delle vittime, Vertallier conclude: “Le nostre condoglianze più profonde e sincere vanno alle famiglie di tutte le vittime, che cingiamo in un abbraccio sincero e sentito. Sappiano che non sono sole. Le nostre comunità avventiste in Francia sono state, sono e saranno sempre un centro di rifugio per chiunque soffre nel paese. Il Signore ci aiuti a confortare ogni persona coinvolta in questo terribile crimine. Preghiamo per loro”.

Il comunicato dell’Unione di Federazioni avventiste francesi (www.adventiste.org), dopo aver ricordato l’attentato alla sede di Charlie Hebdo nel 2011 e il fatto che la rivista abbia continuato a pubblicare vignette satiriche sugli islamici, afferma che “la libertà di espressione ha il dovere di parlare liberamente, ma anche la saggezza di promuovere il rispetto per tutte le persone, credenti e non. Da parte loro, i credenti devono accettare umorismo e derisione e, in molte circostanze, non prendere le cose alla lettera. La pietà non è sinonimo di serietà e ridere non è un peccato. In tutti i modi, il disaccordo non si può esprimere con tali atti criminali che condanniamo con forza, tanto più che Gesù Cristo, nel brano evangelico del discorso sulla montagna, insegna agli uomini e alle donne ad essere operatori di pace e a rispondere alla violenza con l’amore”.

L’Unione avventista francese partecipa al dolore delle famiglie delle vittime e chiede di pregare per esse; inoltre, invita a essere promotori di pace, per favorire la serena convivenza pur nella diversità, e spera che “simili tragedie non promuovano, all’interno della società, uno slancio di islamofobia, antisemitismo e nuovi assalti alla libertà di espressione”,

Nel messaggio di condoglianze della Chiesa avventista italiana, il past. Davide Romano, direttore del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa, esprime vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti e auspica che “la grande democrazia francese e, con essa, i popoli europei sapranno respingere con fermezza e con sapienza il tentativo orchestrato da fazioni fanatiche di instillare l’odio verso l’islam o, talora assai improvvidamente, verso i migranti e gli stranieri”.

Inoltre, il past. Romano ritiene urgente capire “le cause e gli atteggiamenti mentali e religiosi che sovente le religioni, tutte, forse anche inconsapevolmente, diffondono, fornendo così indirettamente il pretesto ideologico a menti malate, inclini alla violenza”, ma anche “quali oscuri mali allignano nell’animo di molti giovani europei” che dedicano la loro vita “in progetti di morte”. Da qui la necessità di occuparsi maggiormente dei giovani, dedicando loro “la nostra massima cura e la nostra attenzione, onde impedire che ‘passioni tristi’, come qualcuno ebbe a chiamarle, si insinuino fatalmente nelle loro vite e nel cuore pulsante delle nostre società”.

Non si è fatta attendere, il giorno della strage, la reazione della Federazione protestante di Francia, il cui presidente, François Claveroly, ha condannato “questo atto odioso che tocca i nostri cuori e le nostre coscienze”.

Ha quindi continuato, secondo quanto riporta Notizie Evangeliche (Nev): “Mai lasceremo che degli esseri umani vengano assassinati così vigliaccamente senza reagire, e soprattutto senza ricordare quanto la vita umana sia preziosa agli occhi di Dio. A questo riguardo, affermiamo che non esiste alcuna giustificazione che possa richiamarsi a una qualsiasi religione. Diciamo invece ancora che la Repubblica laica e i suoi valori, in particolare la libertà di coscienza, la democrazia e la libertà di stampa, rimangono il fondamento del nostro vivere comune”.

Sull’attentato è intervenuto anche il past. Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), che si detto “scioccato e inorridito per quanto avvenuto” e ha espresso timore che ciò trascini l’Europa “in un cammino di violenza sempre più cruento e preoccupante”.

Ha poi concluso: “A caldo, e prima ancora di aver chiara la dinamica di quel che è successo, non è possibile non esprimere l’orrore per una strage che ha tolto la vita a ben 12 persone. Un orrore, credo, condiviso da ogni sincero credente, a qualsiasi religione appartenga. A mente più fredda, si tratterà di affrontare alcune questioni importanti, come per esempio quella della libertà di espressione”.

Foto: ©Getty Images

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