Un concorso del Liceo Gramsci di Firenze porta consapevolezza sul fenomeno.

Hope Media Italia – Il bullismo tra i giovani è un problema grave e spesso sottovalutato. La maggior parte delle volte inizia tra i banchi di scuola. Secondo gli ultimi dati dell’Istat (relativi al 2014), in Italia un ragazzo su due ha subito episodi di bullismo. La fascia di età a rischio è tra gli 11 e i 17 anni, anche se ad essere maggiormente vittime di ripetuti comportamenti offensivi, non rispettosi e violenti sono soprattutto i giovanissimi tra gli 11 e i 13 anni, più le ragazze dei ragazzi. Le prepotenze iniziano con insulti, parolacce, derisione sull’aspetto fisico, e proseguono in un triste crescendo che arriva alla diffamazione e all’aggressione fisica (botte, calci, pugni), e prosegue con i post sui social media.

Per contrastare questo fenomeno sempre più diffuso, molte scuole italiane svolgono diverse attività educative di prevenzione. A Firenze, il Liceo scientifico “A. Gramsci” ha ideato il concorso “Parole libere della rete” rivolto alle classi prime. Dopo aver discusso del problema, gli studenti hanno scritto dei racconti sul tema del bullismo e hanno loro stessi selezionato alcuni lavori che, successivamente, sono stati valutati da una commissione di insegnanti. Alla fine è stato scelto un racconto vincitore e ne sono stati menzionati altri tre.

Radio Voce della Speranza di Firenze ha dedicato una puntata della rubrica “A tu per tu” all’iniziativa. Durante la trasmissione, Gabriele Giaffreda ed Elena Miranda leggono alcuni lavori scritti dagli studenti. Nella seconda parte del programma, Giuseppe Tomai, psicologo e psicoterapeuta, prende spunto dai racconti per una riflessione più generale sul bullismo, offrendo alcuni suggerimenti utili per studenti, genitori e insegnanti.

Ascolta il programma.

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