È stata pubblicata l’indagine Abitudini alimentari scorrette, comportamenti a rischio e intensa vita digitale, promossa dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), condotta su un campione rappresentativo di studenti universitari.

La ricerca integrale, pubblicata sugli annali dell’ISS, ha riguardato stili di vita e comportamenti di 8516 studenti di dieci università italiane (di Nord, Centro e Sud del Paese), in età compresa tra 18 e 30 anni: 5702 donne (67%) e 2814 uomini (33%) con età media di 22,2 anni.

Quali sono le abitudini alimentari scorrette rilevate dall’indagine? Con quali conseguenze?

Cosa è emerso in merito al consumo di tabacco e di alcol secondo questa ricerca? Quali sono i danni che possono causare? Per quanto riguarda l’intensa vita digitale, ormai una vera e propria forma di dipendenza, cosa risulta dall’indagine?

È stato rilevato anche un certo consumo di caffeina. Quali problematiche può causare un eccessivo consumo?

Visti i risultati di questa indagine, quali interventi si dovrebbero fare per cercare di risolvere i problemi in campo alimentare? E per il fumo, l’alcol e le altre dipendenze? Ci sono delle strategie che si possono adottare?

Mario Calvagno, caporedattore, e Carmen Zammataro, redattrice di RVS Roma, intervistano il dott. Marco Silano (primo ricercatore e direttore del reparto di Alimentazione, Nutrizione e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità) e la dott.ssa Roberta Pacifici (direttore Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità e direttore di Reparto Dip. FARM – Farmacodipendenza, tossicodipendenza e doping).

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