Giusy Cianciuolo – Per la prima volta in Sicilia abbiamo avuto un Congresso per i più piccoli, organizzato dal Ministeri in favore dei Bambini (Mib), dal titolo «Io, tu, noi… Dio: ritorno al futuro». Ha avuto luogo a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, il 22 settembre scorso. L’obiettivo era dare alle famiglie e ai bambini un messaggio di identità e di appartenenza.

Lo schema del Congresso era ispirato alla filosofia del progetto Kid (Kids in Discipleship) e a quello della Chiesa creativa (Messy Church), con un approccio intergenerazionale (per informazioni su questi progetti, visitate il sito dei Ministeri in favore dei Bambini).

La risposta delle chiese ha superato le nostre aspettative! Hanno partecipato oltre 100 bambini, accompagnati dai genitori o dagli animatori locali. Abbiamo realizzato otto postazioni, sotto la direzione di Lina Cavalieri ed Eleonora Amodeo, coordinatrici Mib del Campo Siciliano, e con l’entusiastica collaborazione di tanti volontari; in più c’era la postazione dell’accoglienza. Ogni bambino ha ricevuto una borsetta di carta dove riporre la bottiglina di acqua e il materiale realizzato nelle varie postazioni. I bambini hanno liberamente scelto da dove cominciare e si sono entusiasmati a realizzare diverse cose:

1. Un biglietto da decorare, destinato a una persona cara.
2. Una catena di carta su cui erano scritti i nomi delle persone della propria famiglia. All’estremità vi era un’ancora con la scritta «Gesù, che rappresenta la fermezza e la sicurezza nel fare le giuste cose.
3. Un bulbo da interrare, che rappresenta la preghiera che con il tempo e le cure fa crescere nel cuore la pianta delle benedizioni per sé e gli altri.
4. Una tessera fatta da strisce di carta, una diversa dall’altra, che rappresenta la famiglia di Dio, formata da persone diverse ma amate allo stesso modo dal Signore.
5. Una corona da loro decorata e personalizzata, che hanno quasi tutti indossato da un certo momento in poi, perché essendo figli del Dio del cielo, siamo tutti principi e principesse!
6. Una catena di carta, fatta di omini tutti uniti, decorata a piacere, con i nomi dei membri della famiglia, uniti dall’amore.
7. Quindi dalla famiglia amorevole parte un trampolino che permette di lanciare i propri figli per il mondo, con la consapevolezza che saranno sempre amati e accompagnati con il pensiero e la preghiera.
8. Per finire, un grande albero a rappresentare la famiglia del Signore; sulle foglie i nomi dei presenti per comporre la vegetazione che riceve linfa e collegamento tramite Dio. È lui a unire tutti assieme.

Dopo avere realizzato tanti lavoretti coinvolgenti, i bimbi si sono ritrovati nella sala grande e, con la collaborazione del gruppo musicale, hanno interpretato alcuni canti con i gesti, diretti da animatrici preparate per questa attività. A completamento del percorso realizzato, Elsa Cozzi, responsabile Mib presso la Divisione Intereuropea, e Mariarosa Cavalieri, responsabile Mib all’Unione italiana, hanno guidato i bambini in una riflessione utilizzando interessanti e appropriate argomentazioni a loro adatte,

Ogni bimbo ha ricevuto, alla fine della mattinata, un portachiavi a forma di casetta con il logo del congresso, come saluto speciale.

Il programma è proseguito nel primo pomeriggio con il pranzo al sacco presso il parco minerario della «Zolfara Persico», dove i bambini hanno imparato, con interessanti visualizzazioni e con una visita guidata, cosa volesse dire essere un «caruso» del secolo scorso, che ad appena 7 anni veniva mandato in miniera a lavorare, dimenticandosi il sole e la possibilità di crescere bene.

Un dolce biscottino ha salutato i nostri bimbi e le famiglie che hanno accolto positivamente questa iniziativa, sicuramente faticosa, ma appagante e soddisfacente.

Per vedere più foto del Congresso clicca qui.

 

[Foto credit: Chiara Carmina]

 

 

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