I visitatori hanno potuto viaggiare idealmente all’interno della Parola di Dio.
Lina Ferrara – Verbania, ridente cittadina sul Lago Maggiore, ha ospitato la prima tappa del progetto Bibbia Expò in Italia, realizzato dall’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste (Uicca). L’originale mostra itinerante, di carattere culturale, teologico e storico-esistenziale, è rimasta aperta dal 17 al 24 giugno e ha avuto un buon successo di pubblico.
I 120 visitatori, il 10% dei quali ha chiesto di studiare la Bibbia, hanno potuto vedere da vicino i modelli in scala del tabernacolo di Mosé e del tempio di Salomone, e una sezione dell’arca di Noè; ammirare l’arca del patto; incontrare il sommo sacerdote che indossava il caratteristico pettorale; sostare davanti alla statua di Daniele 2 a grandezza naturale; leggere i rotoli della legge; sfogliare le diverse versioni della Scrittura in varie lingue; e tanto altro ancora. Una vera immersione nei racconti biblici.
“È un viaggio all’interno della Parola di Dio”, ha spiegato il past. Daniele Benini che supervisiona le chiese cristiane avventiste dell’Italia centrale ed era presente all’inaugurazione della mostra a Verbania.
“Quest’anno ricorrono i 500 anni della Riforma di Lutero”, ha aggiunto, “e fu proprio il riformatore europeo a tradurre la Bibbia dai testi originali in ebraico e greco al tedesco, la lingua corrente a quei tempi nel Paese. E poi la Bibbia è stato uno dei primi libri a essere stampato. Quindi per noi è importante».
L’Uicca ha voluto accettare una sfida, partendo con questo progetto da una cittadina dove esiste solo un piccolo gruppo di avventisti, per dare loro visibilità e attrarre l’attenzione sulla Parola di Dio.
“Abbiamo bisogno di tornare allo studio della Bibbia, applicarla nella vita quotidiana in un mondo che ci propone quotidianamente tanti problemi”, ha affermato Bacilio Custodio, della comunità avventista piemontese.
La Bibbia Expò è stata ideata nel 2013 dall’Unione spagnola delle chiese cristiane avventiste. Nel paese iberico è molto seguita. Ciò che ha colpito gli avventisti spagnoli durante i vari tour della mostra è stato ascoltare le testimonianze dei visitatori: vi è stato chi ha deciso di comprare una Bibbia per bambini e insegnarla ai figli, chi ha visto in questa esperienza la guida di Dio, chi ha sentito per la prima volta la voglia di scoprire di più sulla Bibbia.
Anche a Vebania i membri della comunità avventista locale hanno vissuto alcune esperienze particolari. “Un giornalista e archeologo è venuto a visitare la mostra”, ha raccontato Cecilia Ramirez, “È rimasto a bocca aperta e ha detto di non aver mai visto niente del genere. Quando gli ho chiesto se avesse qualcosa da suggerire o consigliare, visto che la mostra era un po’ il suo campo, ha risposto che andava tutto bene ed era visibilmente felice dell’iniziativa”.
Vi è stato anche chi aveva visitato la mostra una prima volta e “il giorno seguente è tornato insieme alla moglie, alla figlia e al figlio”, ha continuato C. Ramirez, “Quando la moglie ha ascoltato la spiegazione sul significato del santuario è rimasta visibilmente colpita, a tal punto da voler studiare e conoscere di più la Bibbia”.