La clinica avventista ha creato quattro zone di contenimento per pazienti Covid-19 dimessi dai reparti di terapia intensiva.

Notizie Avventiste – La clinica “La Lignière”, il centro di riabilitazione e psichiatria gestito dalla chiesa avventista nella Svizzera romanda, ha dovuto riorganizzarsi completamente per far fronte all’emergenza Covid-19. Dal 13 marzo, l’unità di crisi Lica (Lignière Catastrophe) ha diretto la riconversione delle specializzazioni esistenti e adattato l’organizzazione al fine di poter supportare il sistema di risposta cantonale al coronavirus, spiegano dalla clinica.

Parte integrante della rete sanitaria del Canton de Vaud, La Lignière ha offerto la sua disponibilità a ottimizzare il flusso di pazienti dimessi e consentire di sbloccare i letti di terapia intensiva degli ospedali nella regione. A questo scopo sono state create quattro zone di contenimento per ospitare in sicurezza 29 pazienti positivi al Covid-19 che, pur se alla fine del loro percorso di ospedalizzazione, non possono ancora tornare a casa.

“Per aiutare la comunità” afferma Mattia Benini, amministratore delegato della Lignière “siamo pronti ad aumentare ulteriormente la nostra capacità di accoglienza in base alle risorse a nostra disposizione e nel rispetto della sicurezza di pazienti e personale. Le sfide sono numerose, il nostro personale deve far fronte anche alla diffusione del virus (circa l’8% dei dipendenti è fermo o in quarantena). La carenza globale di presidi e materiale sanitario non ha risparmiato la Svizzera, per cui facciamo tutto il possibile per mettere in atto procedure igieniche che ci consentano di disporre di materiale sufficiente per la durata di questa lunga maratona” .

Nella pandemia, anche le istituzioni sanitarie d’oltralpe hanno visto saltare il loro ritmo di attività e hanno dovuto conformarsi alle restrizioni statali per il contenimento della diffusione del virus. Ma oltre a cambiare del tutto le loro pratiche, molto impegnativo è stato il dover gestire un incredibile ribollire di emozioni contrastanti. Il personale sanitario, dicono dalla clinica La Lignière, deve affrontare la paura dell’infezione quando entra in una stanza per adempiere la missione e vocazione di accompagnare i pazienti che non possono essere in contatto con i propri cari.

Nonostante tutte queste difficoltà, lo spirito di solidarietà è più vivo che mai. Infatti, i fisioterapisti e gli ergoterapisti aiutano i pazienti nelle loro necessità di base, il personale amministrativo dà una mano nelle pulizie, ognuno fa più della propria parte per il bene comune, seguendo i valori cristiani fondanti di questa istituzione. Al centro dell’identità della clinica La Lignière vi è la missione di prendersi cura del paziente nel suo insieme: fisico, psicosociale e spirituale.

Per elevare e riscaldare i cuori, concludono dal centro sanitario svizzero, nelle stanze e tra i corridoi risuonano più volte alla settimana le note del violino di Thierry Lenoir, pastore e cappellano del luogo. Attraverso la musica e le armonie di quelle corde, i cuori di pazienti e collaboratori vibrano e si riempiono di speranza, in attesa del ritorno alla normalità.
[LF]

[Foto: La Lignière/Eud News]

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