Quando il clima distrugge la nostra casa

Quando il clima distrugge la nostra casa

È il tema del concorso d’arte 2024 a sostegno di profughi e rifugiati.

Notizie Avventiste – Adra e Chiesa avventista in Europa promuovono la nuova edizione del contest artistico “Ascoltami. Guardami. Cammina con me“, che incoraggia a usare i propri talenti creativi per trasmettere accoglienza e rispetto verso le persone costrette a fuggire dal loro Paese. 
“Questo concorso d’arte è la vostra occasione per usare la vostra creatività per una buona causa” sottolineano gli organizzatori. 
Il tema del 2024 è “Quando il clima distrugge la nostra casa”. Più di 108,4 milioni di persone nel mondo hanno dovuto lasciare le loro abitazioni per sfuggire ai disastri climatici, ai conflitti e alle persecuzioni.
“Bambini, giovani e famiglie possono usare il loro talento per condividere il messaggio che tutti meritano di essere trattati con gentilezza, giustizia, compassione e amore, per vivere come Dio vuole” aggiungono gli organizzatori.

Chi può partecipare? 
Il concorso è aperto a tutti i bambini e i giovani (dai 5 ai 25 anni) e alle famiglie. I lavori artistici devono essere opera esclusiva e originale dei partecipanti. I genitori ( o i tutori) possono fornire un aiuto minimo ai bambini più piccoli. 
Le opere in concorso saranno suddivise per età; per ogni categoria di età verranno scelti i lavori più significativi. Le opere saranno valutate da un comitato artistico in base alla creatività e all’efficacia del messaggio di gentilezza, speranza e solidarietà. Ogni partecipante è invitato a condividere l’opera d’arte sui propri social media.

Categorie di età: 
– dai 5 ai 9 anni;
– dai 10 ai 14 anni;
– dai 15 ai 18 anni;
– dai 19 ai 25 anni;
– le famiglie.

Tipo di espressione artistica 
Collage (è consentito l’uso di un testo). 
Si chiede di dare un titolo all’opera e di scattare una foto di buona qualità del lavoro (senza sfondo).

Come partecipare
I concorrenti possono presentare i loro lavori, con foto formato jpeg, compilando l’apposito modulo a cui accedere cliccando qui. La scadenza per la presentazione delle domande è il 12 maggio 2024.

Vincitori
I lavori in concorso saranno suddivisi per età. Per ogni gruppo di età verrà scelta l’opera più bella. Alcune opere potranno essere utilizzate per promuovere ulteriormente il progetto di educazione di tutti i bambini, essere condivise sui social media e utilizzate come materiale didattico per sensibilizzare il più possibile sul tema della migrazione.

I vincitori riceveranno premi adeguati alle diverse fasce d’età, ad esempio la possibilità di seguire un laboratorio artistico, del materiale scolastico, buoni regalo per partecipare a un Camporee degli scout, a un congresso dei giovani, o a vivere un’esperienza di volontariato nei progetti di Adra in Europa. I vincitori possono anche donare il valore del loro premio e Adra lo utilizzerà per fornire materiale scolastico ai bambini rifugiati.

Il comitato artistico valuterà le opere e sceglierà le tre migliori per ogni categoria. I membri della giuria decideranno in base alla creatività e all’efficacia con cui l’opera trasmette il messaggio del cambiamento climatico e delle migrazioni di persone.
Poco dopo la selezione effettuata dai membri del comitato, Adra lancerà sui social media un invito al pubblico a votare, dal 17 maggio al 2 giugno, l’opera d’arte preferita per ogni categoria.

I vincitori saranno informati via e-mail al termine delle votazioni. La cerimonia di premiazione online si terrà il 15 giugno 2024.

Risorse sul tema 
Oltre all’impegno personale e all’interazione con i rifugiati, consigliamo di utilizzare le risorse didattiche online su rifugiati, migranti e sfollati preparate da Adra International (il materiale è qui in inglese). L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha sviluppato il materiale per gruppi di età (6-9, 9-12, 12-15, 15-18 anni). Link alla pagina delle risorse qui in inglese.

Quando il clima distrugge la nostra casa 
Sappiamo che molte persone sono costrette a lasciare le loro abitazioni a causa dei conflitti in atto nel mondo. In tempi in cui il clima cambia drasticamente, sempre più persone lasceranno le loro case a causa di eventi meteorologici estremi, come ondate di calore, inondazioni e incendi, ma anche di cambiamenti lenti, come l’innalzamento del livello del mare.

Immaginate di vivere su un’isola che diventa ogni anno più piccola. Sarete costretti a lasciare la vostra casa e a cercare un posto più sicuro dove vivere. Questa forma di migrazione è in drastica crescita perché non siamo riusciti a fermare l’aumento della temperatura globale. Se non agiamo rapidamente, non cambiamo il nostro stile di vita e non sollecitiamo i nostri decisori a ridurre le emissioni di gas serra, si verificheranno altri disastri climatici, il che significa che un numero sempre maggiore di persone dovrà abbandonare le proprie case. È la migrazione climatica.

La maggior parte delle migrazioni climatiche si verificherà all’interno dei confini di un Paese, dove gli sfollati cercheranno un luogo più sicuro dove abitare, ma aumenteranno anche i profughi che attraverseranno i confini per raggiungere Paesi meno pericolosi e con temperature più moderate. A volte non è una catastrofe climatica a far sfollare le persone. Le compagnie petrolifere e del gas hanno trasferito intere comunità per decenni. La crisi climatica minaccia i mezzi di sussistenza di decine di milioni di persone. È molto importante essere consapevoli dei problemi che la nostra famiglia globale deve affrontare e parlare a favore di coloro che ne sono colpiti.

[Fonte: adraitalia.org

 

 

 

 

 

Belle notizie con Veronica, arte e inclusione

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Nel corso della diretta dell’ 11 marzo, Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano Veronica Addazio, coordinatrice artistica di RVS.

Tra i temi affrontati: al MOMA di San Francisco 100 opere realizzate da artisti disabili; divine creature, cosi le persone con disabilità riscrivono l’arte; io sono arte, venti ritratti oltre la disabilità.

Per commentare questa intervista mandateci un messaggio whatsapp (anche vocale) al seguente numero: 3482227294.

Voci dal Villa Aurora Meeting 2023: Sergio Risaliti

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In occasione della seconda edizione del Villa Aurora Meeting, promosso in estate dalla Facoltà avventista di Firenze sul tema "I tuoi occhi videro il mio corpo. Dal potere sui corpi alla libertà dei moderni" (25-27 agosto), Roberto Vacca ha intervistato  Sergio Risaliti, direttore del Museo del Novecento, poco prima di una tavola rotonda su "Il corpo nell’arte tra simbolo e rappresentazione". 

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Prosegue con grande impegno all’Università Bicocca di Milano il primo master che ha come scopo quello di rendere più umano ed empatico il rapporto tra malati e personale sanitario. Segui l’intervista alla professoressa Micaela Castiglioni.

La sedia a rotelle diventa simbolo di arte e comunicazione

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Un’azienda fondata da due sorelle irlandesi, di cui una con disabilità, sta trasformando le sedie a rotelle da oggetti puramente funzionali ad accessori amichevoli, eleganti e oggetti di moda che stimolano le conversazioni e la socializzazione.

Ne parlano Mario Calvagno e Carmen Zammataro.

ADRA Italia News – Arte e musica favoriscono l’inclusione e l’integrazione

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Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, l’agenzia umanitaria avventista, ci parla del concorso artistico “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”, indetto da ADRA Europa e dalla chiesa cristiana avventista. Fino al 3 giugno è possibile votare online l’opera d’arte che secondo noi meglio rappresenta il tema “Amare gli stranieri tra noi”. Ci presenta poi il Casuccias’s Music Camp, campo estivo musicale che si svolgerà dal 2 al 9 luglio a Poppi (AR). Scopriamo in che modo ADRA anche quest’anno è coinvolta in questa attività e ascoltiamo inoltre l’invito a partecipare del direttore artistico dell’evento, Gabriele Nardoni.

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

Trasmettere l’amore attraverso le opere d’arte

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Intervista a Monica Isabella Bonaventura Artista, Curatrice Mostre Internazionali d’Arte, Creator, Artistic reviews, Designer, Redattore e scrittrice, in collegamento da Venezia.

Programma a cura di Annamaria Citino

Torna il concorso d’arte di Adra Europa e Chiesa avventista

Torna il concorso d’arte di Adra Europa e Chiesa avventista

Un invito a essere creativi e a sostenere gli stranieri tra noi.

Notizie Avventiste – Adra Europa e la Chiesa avventista ripropongono anche quest’anno il concorso artistico “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”. Un’immagine vale più di mille parole perciò l’iniziativa incoraggia i giovani di tutta Europa a capire e sostenere le persone costrette a fuggire dal proprio Paese.

Questo concorso artistico è la tua occasione per usare la creatività per una buona causa. In tutto il mondo, più di 80 milioni di persone hanno abbandonato le loro case per sfuggire a conflitti e persecuzioni. I bambini, i giovani e le famiglie possono usare il loro talento per esprime un importante messaggio: tutti meritano di essere trattati con gentilezza, giustizia, compassione e amore.

Chi può partecipare?
Il concorso è aperto tutti, dai bambini e i giovani (dai 5 ai 25 anni), fino alle famiglie. Le opere d’arte devono essere opera esclusiva e originale dei partecipanti. I genitori/tutori possono fornire un aiuto minimo ai bambini più piccoli. Le opere in concorso saranno suddivise per età e per ogni categoria di età saranno scelte le più significative. Un Comitato artistico le valuterà in base alla creatività e all’efficacia del messaggio di gentilezza, speranza e solidarietà che trasmettono. Ogni partecipante è invitato a condividere l’opera d’arte sui propri social media.

Categorie: 
5 – 9 anni
10 – 14 anni
15 – 18 anni
19 – 25 anni
Le famiglie

Tema. Amare gli stranieri tra noi. Ogni persona è degna di ricevere giustizia, compassione e amore.

Possono essere presentate opere d’arte bidimensionali, come pittura, disegno, collage e fumetto. Scattare una foto di buona qualità della propria opera e inviarla tramite questa pagina web.

Come candidarsi. I candidati interessati possono inviare le loro opere online in formato jpeg. Il termine ultimo per candidarsi è il 21 maggio 2023.

Vincitori 
Le opere in concorso saranno suddivise per età e per ogni gruppo d’età sarà scelta l’opera d’arte più bella. Alcune opere potranno essere utilizzate per promuovere ulteriormente l’educazione di tutti i bambini, condivise sui social media e utilizzate come materiale didattico per sensibilizzare il più possibile sul tema della migrazione.

I vincitori riceveranno premi e possibilità di vivere esperienze adeguate alle diverse fasce d’età, ad esempio materiale scolastico, buoni regalo per partecipare a un Camporee, a un campeggio, a un congresso dei giovani o a un’esperienza di volontariato nei progetti di Adra in Europa. I vincitori possono anche donare il valore del loro premio e Adra fornirà materiale scolastico ai i bambini rifugiati.

Poco dopo la selezione delle opere da parte dei Comitato artistico, il 24 maggio Adra lancerà un invito sui social media affinché le persone votino, dal 25 maggio al 3 giugno, la loro opera d’arte preferita per ogni categoria. Ogni partecipante è invitato a condividere l’opera d’arte sui propri social media.

I vincitori saranno avvisati via e-mail al termine delle votazioni. La cerimonia di premiazione online si svolgerà il 17 giugno 2023.

Per ulteriori informazioni contattare Ausenda Martins: advocacy@adra.eu

Approfondimento  sul tema 
Ogni partecipante è invitato ad approfondire il tema con i genitori, gli insegnanti, gli amici e la comunità religiosa. Intorno a noi vivono persone che sono state costrette a fuggire da persecuzioni, violenze, difficoltà, guerre… Ascoltate e pensate alle loro storie.

Chi sono i rifugiati? 
I rifugiati sono persone che sono fuggite da guerre, violenze, conflitti o persecuzioni e hanno attraversato un confine internazionale per trovare sicurezza in un altro Paese. Spesso sono stati costretti a fuggire in fretta, con poco più degli abiti che avevano addosso, lasciandosi alle spalle casa, beni, lavoro e persone care.

Questi viaggi, che iniziano tutti con la speranza di un futuro migliore, sono spesso pieni di pericoli e paure. Alcuni rischiano di cadere vittime della tratta di esseri umani e di altre forme di sfruttamento. Alcuni vengono trattenuti dalle autorità non appena arrivano in un nuovo Paese. Una volta che si sono ambientati e hanno iniziato a costruirsi una nuova vita, molti devono affrontare ogni giorno razzismo, xenofobia e discriminazione. Alcuni finiscono per sentirsi soli e isolati, perché hanno perso le reti di sostegno che la maggior parte di noi dà per scontate: le nostre comunità, i colleghi, i parenti e gli amici.

Amare gli stranieri tra noi 
Guerre, instabilità politica, persecuzioni, disastri naturali e cambiamenti climatici sono le cause che costringono milioni di persone a fuggire dalle loro case ogni anno.

Secondo l’Unhcr, il numero di sfollati a livello globale Ha raggiunto i 103 milioni a metà del 2022, superando per la prima volta la soglia dei 100 milioni. Questo numero aumenta ogni anno; nemmeno la pandemia di Covid-19 ha diminuito questa tendenza. I più dimenticati non sono sempre i profughi che possono attraversare un confine e cercare assistenza in un Paese straniero. La maggior parte sono sfollati interni (Idp). Sono rifugiati all’interno del proprio Paese. Non c’è assistenza internazionale per questi oltre 53 milioni di persone (nel 2021), quindi sono i più dimenticati.

Prima della crisi ucraina, la comunità più numerose di sfollati si trovano in Siria, Colombia e Repubblica Democratica del Congo. Queste persone desiderano tornare nei loro luoghi d’origine, ma devono essere stranieri all’interno del loro Paese.

Come figli di Dio, siamo chiamati a mostrare giustizia, compassione, amore e a praticare la gentilezza verso gli stranieri tra noi.

Chi sono queste persone nella vostra comunità e cosa sapete di loro? Cosa potete fare per la loro situazione? Rimarrete indifferenti e senza amarli?

Nella Bibbia, Dio ci esorta ad amarli come noi stessi: “Quando qualche straniero abiterà con voi nel vostro paese, non gli farete torto. Tratterete lo straniero, che abita fra voi, come chi è nato fra voi; tu lo amerai come te stesso; poiché anche voi foste stranieri nel paese d’Egitto. Io sono il Signore vostro Dio” (Levitico 19:33, 34).

 

 

 

 

Fra arte, cultura e poesia

Fra arte, cultura e poesia


In questa puntata abbiamo avuto il piacere di intervistare il maestro Pino Martello in arte Agrippino, pittore siciliano ed organizzatore di eventi e mostre internazionali e, in collegamento telefonico la poetessa, scrittrice, commediografa, pittrice Agnese Monaco.

Programma a cura di Annamaria Citino.

L’amore per l’arte fa “toccare” l’infinito

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In questa puntata parliamo di arte e non solo in compagnia di Pino Martello in arte Agrippino, pittore siciliano ed organizzatore di eventi e mostre internazionali. 

Programma a cura di Annamaria Citino.

Giornata mondiale della poesia

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Il 21 marzo è la giornata della poesia, ne abbiamo parlato con Andreas Mazza del Dipartimento delle Comunicazioni, Affari pubblici, Libertà religiosa, Pubbliche relazioni della Regione Intereuropea della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno.

Messico. Un murale sul ritorno di Gesù richiama l’attenzione a Ensenada

Messico. Un murale sul ritorno di Gesù richiama l’attenzione a Ensenada

Notizie Avventiste – È impossibile non vederlo se si transita su una delle trafficate strade di Ensenada, nello stato della Bassa California, in Messico. Il murale dai colori accesi racconta il Secondo Avvento ed è stato realizzato da artisti avventisti su uno spazio donato. Il dipinto si trova nella via “Calle Diamante” della seconda città portuale più grande del Messico; raffigura Gesù che viene in una nuvola di angeli, mentre gridano e sorvolano un cimitero circondato da montagne aride. È opera di due laureati in arte presso l’Università Montemorelos, della Chiesa avventista.

“L’obiettivo è far arrivare alle persone il messaggio del vangelo” ha spiegato Edgardo Beltrán, pastore del distretto e della vicina chiesa avventista Ensenada 14 “I membri della nostra comunità sono molto entusiasti del progetto”. Questa è la prima volta che le chiese del distretto partecipano a un progetto del genere. Hanno accolto gli artisti, aiutandoli con la logistica.

I due artisti, Priscila Rivera e Pablo Sánchez, hanno viaggiato con il loro professore, Luis Medina, che coordina il dipartimento di arti visive del campus dell’Università Montemorelos, per lavorare al progetto nella settimana dal 21 al 28 giugno.

“Sono rimasta colpita dall’approvazione e dalla curiosità manifestata da chi passava davanti al dipinto” ha affermato Rivera “A volte non ero sicura di quello che stavo facendo, ma poi passava un’auto con un’intera famiglia che si fermava solo per applaudire, o vi erano persone che urlavano da lontano dicendoci che era bello”. È incoraggiante quando qualcuno ha fiducia nel tuo lavoro, ha aggiunto.

Per Sanchez la realizzazione di questo particolare dipinto scorreva bene: “Era una tecnica freestyle, non ci basavamo su nulla in particolare, ma con un’inclinazione all’illustrazione”.
Le persone hanno avuto una reazione positiva quando hanno visto il murale. “Si sono fermati per chiedere di cosa si trattasse, per vedere un po’ come lavoravamo” ha proseguito “e ci dicevano che era un messaggio positivo, a differenza del tipo di arte urbana che le persone sono abituate a vedere”.

Rivera e Sánchez avevano già collaborato insieme nella realizzazione di altri dipinti: uno all’ingresso della cappella dell’Università Montemorelos e un altro sulle pareti della palestra.

Gli artisti sono sorpresi che un murale con soggetto religioso abbia suscitato interesse nelle persone.
“Il tema della ritorno di Gesù è interessante per gli avventisti del settimo giorno ed è in qualche modo un mistero” ha sottolineato il prof. Medina “Immaginiamo come sarà, cosa accadrà e cerchiamo di interpretarlo attraverso i colori e le forme”.

L’opera è stata dipinta non usando colori molto tradizionali, bensì tinte influenzate dalla tavolozza della pop art urbana,  “abbiamo utilizzato una combinazione degli ultimi stili e tendenze” ha concluso il professore.

La chiesa avventista Ensenada 14, una delle sei del distretto, ha formato un gruppo che si occupa di seguire le persone che chiamano o scrivono sui social media, i cui indirizzi sono ben visibili sul murale stesso. Al progetto hanno collaborato anche la Federazione avventista della Bassa California e l’Unione avventista del Messico del nord.

Il murale resterà esposto per un anno, dicono i dirigenti della denominazione.

[Foto: Adventus. Fonte: Regione interamericana

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