A luglio 2025 la prossima Assemblea Mondiale

A luglio 2025 la prossima Assemblea Mondiale

Non sarà più “ibrida”. Solo in presenza.

Notizie Avventiste – Archiviato l’evento più importante della Chiesa avventista, tenuto lo scorso giugno dopo due rinvii a causa del Covid, la denominazione è già intenta a organizzare la nuova Assemblea Mondiale (o Sessione della Conferenza Generale) e a decidere in quale direzione andare. Se alla Sessione del 2015 parteciparono oltre 65.000 persone, in quella del 2022, dell’era pandemica, sono stati i posti vuoti e le sale silenziose a fare più rumore. La prima Assemblea in formula abbreviata (7 giorni) e “ibrida”, cioè con i delegati in parte presenti fisicamente e in parte collegati online, è stata solo l'ombra di ciò che accadeva nel passato. “Durante i lavori amministrativi, i momenti di culto e le presentazioni speciali, tanti posti rimanevano vuoti, le sale conferenze erano silenziose e i padiglioni espositivi inutilizzati” hanno ricordato gli organizzatori.

Nel 2025 
L’Assemblea Mondiale è il primo organismo amministrativo della Chiesa avventista e ha una cadenza quinquennale. La 62sima Sessione si terrà dal 3 al 12 luglio 2025, a St. Louis, in Missouri (Stati Uniti). Quindi l’evento tornerà alla sua forma tradizionale di 10 giorni e si terrà solo in presenza. In caso si verificassero “condizioni globali (come un problema di salute pubblica) che precludessero un evento in loco” hanno precisato gli organizzatori, allora si passerebbe a una versione ibrida. Si prevede un numero ridotto di ospiti speciali ma verranno reintrodotti gli stand e gli altri tipi di incontri, oltre ai lavori prettamente amministrativi.

Queste decisioni sono state prese “sulla base delle informazioni raccolte da diverse sessioni di debriefing e supportate dai dati di un sondaggio somministrato ai delegati presenti all’Assemblea di giugno 2022” ha spiegato Hensley Moorooven, sottosegretario della Chiesa mondiale. 
"Vogliamo che i nostri delegati sappiano di essere stati ascoltati” ha aggiunto.

Un evento in presenza consentirà di avere di nuovo il padiglione degli stand in cui idipartimenti, i ministeri e le organizzazioni della denominazione di tutto il mondo presentano le loro attività. I visitatori potranno così scoprire nuove risorse e informazioni.
“La Sessione della Conferenza Generale” ha commentato Moorooven “è un luogo in cui si svolgono i lavori amministrativi della Chiesa ma è anche un grande raduno spirituale”.

Nei dieci giorni di Assemblea, si pianificano incontri di formazione, esibizioni musicali e programmi speciali specifici per donne, bambini, famiglie, ecc.. Insieme alla stanza della preghiera e ai momenti di adorazione, queste riunioni cosiddette “accessorie” aggiungono un aspetto spirituale a questo evento altrimenti solo amministrativo. 
(LF)

[Fonte: Ann]

 

Educazione prematrimoniale. Sarà inserita nel Manuale di Chiesa

Educazione prematrimoniale. Sarà inserita nel Manuale di Chiesa

Notizie Avventiste – Il 9 giugno, i delegati dell’Assemblea Mondiale 2022, tenuta a St. Luis, hanno votato di aggiungere nel Manuale di Chiesa la sezione Educazione/Counseling prematrimoniale, per preparare meglio le coppie che progettano di sposarsi e ridurre i potenziali tassi di divorzio. Approvata con il 93,3% dei voti, questa sezione sarà inserita nel capitolo 13 del Manuale di Chiesa, intitolato Matrimonio, divorzio e seconde nozze, dopo la parte dedicata al fidanzamento.

Il testo approvato 
La nuova sezione da poco approvata dice quanto segue: 
“Poiché il matrimonio è, tra tutte le relazioni, la più importante e impegnativa, l'educazione/counseling prematrimoniale è progettata per aiutare le coppie che vogliono sposarsi a prepararsi meglio per questo importante passo della loro vita. Scopo principale dell'educazione/counseling prematrimoniale è preparare le coppie alle sfide che incontreranno nella vita coniugale. L'educazione/counseling prematrimoniale serve anche a rafforzare e migliorare la felicità futura delle coppie sposate e a ridurre il potenziale tasso di divorzi. L'educazione/counseling prematrimoniale dovrebbe essere proposta da un consulente professionale o da persone appositamente formate, tra cui i leader spirituali specificamente preparati”.

Sostegno e preoccupazioni 
Durante la discussione, alcuni delegati hanno espresso sia sostegno alla nuova sezione sia preoccupazioni per le risorse, i finanziamenti e la formazione pastorale. 
"Mi piace l'idea dei consulenti professionisti, ma in Africa, in particolare in Kenya, non abbiamo molti di questi consulenti professionisti" ha affermato Fredrick Nyagah, delegato dell’Unione avventista Kenya dell’est “I membri di chiesa contano principalmente sui pastori”. 
Secondo Nyagah la chiesa deve garantire che i pastori abbiano una formazione adeguata per preparare le coppie al matrimonio.

Alcuni delegati hanno suggerito che il Manuale di Chiesa includa ulteriori integrazioni per quanto riguarda la salute mentale, il sostegno post-matrimoniale e il counseling in caso di divorzio e lutto. 
"Il divorzio è uno degli eventi più difficili e tragici che una persona possa vivere" ha affermato Michael Nixon, delegato del Chiesa mondiale “Penso che, proprio come è importante che ci sia una preparazione prematrimoniale da parte di professionisti qualificati, la chiesa locale deve poter contare su persone formate capaci di camminare con i membri che potrebbero attraversare la strada dolorosa del divorzio… perché per molte persone, per quanto dolorosa o difficile, è inevitabile”.

Ricerca Prepare/Enrich© 
In Italia, il past. Roberto Iannò, direttore nazionale dei Ministeri Avventisti della Famiglia, conduce una ricerca proprio sulla questione della formazione di pastori e altre figure sull’educazione prematrimoniale. Clicca qui per leggere la notizia.

 

 

 

Coordinatore dello Spirito di profezia

Coordinatore dello Spirito di profezia

Nuova carica inserita nel Manuale di Chiesa.

Notizie Avventiste – Una delle decisioni più significative emerse dall’Assemblea Mondiale 2022 è stata presa durante i lavori di mercoledì pomeriggio (8 giugno), in cui i delegati hanno votato a favore della carica di coordinatore dello Spirito di profezia da aggiungere nel Manuale di Chiesa
“Ora, le chiese locali hanno l'opportunità di nominare una persona in questo ruolo” afferma Maryellen Hacko sul sito di Adventist News Network “Mentre alcune chiese la considereranno una novità entusiasmante e positiva, altre potrebbero essere titubanti o nutrire preoccupazione. Sebbene la logica alla base di questa nuova carica sia positiva, vale a dire riportare in primo piano gli scritti di Ellen G. White diventati sempre più trascurati in molte comunità avventiste, ha anche il potenziale per essere utilizzata in modo improprio”.

Pertanto, prosegue Hacko, prima di prendere la decisione di nominare una persona a questo incarico è importante comprendere alcune delle preoccupazioni che sono state sollevate durante la discussione assembleare, e come queste possono essere mediate nella pratica. Questo articolo racconta gli eventi principali e le opinioni condivise durante la sessione amministrativa, nonché alcuni consigli e idee pratiche su come navigare al meglio in questo processo decisionale.

Mozione originale, preoccupazioni e supporto 
Proposta come aggiunta da inserire nel capitolo 8 del Manuale di Chiesa, la mozione originale letta in assemblea dice quanto segue:

Gli scritti dello Spirito di profezia 
Le Sacre Scritture attestano che uno dei doni dello Spirito Santo è la profezia. Questo dono è un segno che identifica la chiesa del rimanente e noi crediamo che si sia manifestato nel ministero di Ellen G. White. I suoi scritti si esprimono con autorità profetica e offrono alla chiesa incoraggiamento, guida, istruzione e correzione. In essi si afferma, in modo chiaro, che la Bibbia è la norma in base alla quale ogni insegnamento e ogni esperienza devono essere esaminati. (cfr. Nu 12:6; 2 Cr 20:20; Am 3:7; Gl 2:28,29; At 2:14-21; 2 Ti 3:16,17; Eb 1:1-3; Ap 12:17; 19:10; 22:8,9).

Coordinatore degli scritti dello Spirito di profezia: La chiesa elegge un coordinatore degli scritti dello Spirito di profezia con la responsabilità di promuovere l'importanza e il corretto uso degli scritti dello Spirito di profezia, in collaborazione con il coordinatore dei Ministeri delle Pubblicazioni.

Dopo aver letto la dichiarazione, il presidente della sessione amministrativa, Artur Stele (vicepresidente della Chiesa mondiale), ha aperto la discussione. Delle dodici opinioni espresse, quattro (un terzo) sono state favorevoli alla mozione, mentre otto (due terzi) hanno manifestato esitazione o si sono esplicitamente opposte alla mozione. Eppure, al momento della votazione, è stato vero il contrario: 943 hanno votato “sì” a favore della mozione (66,3%), mentre 480 hanno votato “no” (33,7%).

Tutti i delegati che si sono avvicinati al microfono hanno iniziato affermando il loro apprezzamento per Ellen G. White e i suoi scritti. In realtà, le loro preoccupazioni non riguardavano tanto i suoi scritti, quanto il loro contesto, e in particolare il fatto che venissero considerati superiori alle Scritture. Le preoccupazioni rientravano in tre categorie principali: l’uso improprio degli scritti di Ellen G. White, la necessità di una maggiore istruzione e formazione, e la necessità di una migliore alfabetizzazione biblica.

Idolatrare e abusare degli scritti di Ellen G. White 
"Non solo le cose sbagliate, ma anche le cose giuste e buone possono essere idolatrate" ha affermato Andreas Bachmann (della Regione intereuropea), intervenuto al microfono per sottolineare che, sebbene gli scritti di Ellen G. White siano preziosi e possano essere una benedizione, un coordinatore dello Spirito di profezia può non avere l'effetto previsto. Ha poi evidenziato come le pubblicazioni di Ellen G. White siano facilmente e gratuitamente disponibili online, e che una carica nella chiesa potrebbe avere scarso effetto nell'accendere l'entusiasmo. "Quasi certamente alimenterà il pregiudizio tra i nostri fratelli cristiani il fatto che rivendichiamo il Sola Scriptura ma non lo intendiamo davvero" ha detto.

Gli ha fatto eco Steve Goods, presidente della Federazione avventista dell’Australia ovest, che ha sottolineato come il lavoro di Ellen G. White sia spesso usato in modo sbilanciato, nonostante il fatto che “la stessa E. G. White fosse una scrittrice e una persona molto equilibrata. Purtroppo, credo che questo non aiuterà la chiesa a tornare a quella posizione equilibrata” ha affermato.

Anche Ted Huskins, della Federazione avventista del New England del nord (Regione nordamericana), è d'accordo. Nel suo intervento ha rimarcato come la sua esperienza di persona cresciuta nella chiesa non lo incoraggi a pensare a come i rappresentanti applicherebbero questa nuova carica. “Molti santi ben intenzionati si attribuiscono le parole dei profeti e si fanno piccoli profeti e profetesse, ma mancano della chiamata o della comprensione”.

Detto questo, Clinton Wahlen (della Chiesa mondiale) ha attirato l'attenzione dei delegati sul fatto che nella formulazione dell’incarico si specifica il "corretto uso" degli scritti di Ellen G. White. Tuttavia, Sandra Colon, della Federazione avventista della California centrale (Regione nordamericana), ha espresso il timore che le persone potrebbero "calpestare la libertà di coscienza degli altri che hanno un loro modo di capire il ‘corretto uso’”, e ha sottolineato l'importanza della formazione per mettere in pratica questo ruolo nel modo giusto.

Bisogno di formazione e istruzione 
"Se la Chiesa decide di creare questa carica nella comunità avventista locale, vi esorto a riflettere su come possiamo offrire istruzione e qualifiche adeguate a coloro che ricopriranno questa posizione” ha affermato Anthony Bosman (della Chiesa mondiale) che ha evidenziato l'esistenza di una specializzazione breve in Ellen G. White e Studi avventisti presso la Andrews University, un aiuto per gli studenti a usare i suoi scritti in modo equilibrato. "Dovremmo collaborare con altre istituzioni per creare questo equilibrio, in modo che tutti possano goderne per quel dono che sono" ha aggiunto.

Terry Johnson, presidente dell’Unione avventista australiana, ha rilasciato una dichiarazione simile durante la sessione amministrativa di giovedì pomeriggio e, sebbene non fosse all’ordine del giorno, ha parlato dello stesso punto. “Senza chiarezza, i leader delle chiese locali potrebbero interpretare questa nuova iniziativa in modo diverso e ciò potrebbe portare a una maggiore disunione tra le chiese locali, anche se sono vicine. Propongo che il Biblical Research Institute e l'Ellen G. White Estate producano immediatamente un documento che servirà da linea guida su ciò che costituisce un uso corretto e improprio" ha dichiarato.

Aumentare l’alfabetizzazione biblica 
Se una delle preoccupazioni espresse era la necessità di una maggiore conoscenza e comprensione degli scritti di Ellen G. White, non preoccupa meno la mancanza di alfabetizzazione biblica, e del fatto che una discrepanza tra la lettura della Bibbia e quella degli scritti di Ellen White possa riflettere le priorità della Chiesa.

A sollevare questa preoccupazione è stata Kayle de Wall (della Regione transeuropea), docente associato dell'Avondale University, che ha parlato della sua esperienza nel sistema educativo avventista da oltre un decennio. “Le prove ci dicono che la maggior parte dei giovani non conosce la propria Bibbia. Non conoscono i vangeli, gli scritti di Paolo. Anche le persone che studiano per diventare pastori! Esiste un coordinatore per "leggere la Bibbia" nel Manuale di Chiesa?” ha affermato.

Clinton Wahlen (della Chiesa mondiale) ha risposto alla domanda suggerendo che "in realtà abbiamo già dei coordinatori per la lettura della Bibbia in ogni chiesa, solo che hanno un nome diverso: direttore della Scuola del Sabato".

Più tardi, Randy Roberts (della Regione nordamericana), che ha fatto il commento finale prima del voto, ha anche espresso preoccupazione circa l'alfabetizzazione biblica, dicendo: "Vorrei davvero incoraggiare i nostri membri a smettere di leggere ‘sulla’ Bibbia e a iniziare a leggere ‘la’ Bibbia" sostenendo che, secondo lui, dare la priorità alla lettura degli scritti di E. G. White ha allontanato molti avventisti dal leggere la Bibbia stessa.

Principali preoccupazioni e risoluzioni pratiche per le chiese locali 
Anche se alla fine la mozione di aggiungere un coordinatore dello Spirito di profezia nel Manuale di Chiesa è stata approvata, alcune chiese potrebbero ancora esitare ad affidare l’incarico o credere che non ci siano mezzi per mediare le loro preoccupazioni. Tuttavia, ci sono misure pratiche, suggerisce la Chiesa mondiale, che le comunità avventiste locali possono adottare per garantire che la carica sia utilizzata al meglio ed essere una benedizione.

1. Farne un soggetto di preghiera 
Pregate che lo Spirito Santo vi guidi nella scelta della persona migliore possibile per ricoprire l’incarico nella vostra chiesa locale. Pregate sia individualmente sia come comunità, e siate disposti a mettere da parte i pregiudizi e a seguire la Sua guida.

2. Comprendere i corretti principi di interpretazione 
L'importanza dell'istruzione e della formazione per comprendere correttamente gli scritti di Ellen G. White non può essere sottovalutata. L'Ellen G. White Estate ha una risorsa preziosa che delinea questi principi da cui ogni coordinatore dello Spirito di profezia potrebbe trarre beneficio: https://whiteestate.org/legacy/issues-herm-pri-html/ 
In alternativa, la chiesa locale potrebbe sponsorizzare il coordinatore dello Spirito di profezia affinché segua una materia o un corso in un Istituto avventista locale, se ce n'è uno disponibile, oppure potreste contattare la Federazione o l'Unione locale per organizzare un corso di formazione per tutte le chiese della vostra zona.

3. Organizzare una riunione amministrativa 
Se la vostra chiesa locale non fosse sicura su come andare avanti, potrebbe essere utile tenere una riunione amministrativa. Incoraggiate i membri a partecipare, in particolare i giovani, che potrebbero essere statisticamente più esitanti nei confronti degli scritti di Ellen G. White, e consentite a tutti di esprimere le proprie opinioni. Cercate di raggiungere un accordo su come il ruolo di coordinatore dello Spirito di profezia potrebbe essere di maggiore beneficio ed essere implementato nella vostra chiesa locale.

4. Nominare un coordinatore per la lettura della Bibbia 
Se la vostra chiesa è preoccupata per l'equilibrio tra gli scritti di Ellen White e la Bibbia stessa, potrebbe essere prezioso per voi investire più risorse e tempo nell'assistere il direttore della Scuola del Sabato, o nominare qualcuno alla carica di "coordinatore della lettura della Bibbia". Ravvivare i ministeri dei piccoli gruppi è anche un ottimo modo per incoraggiare le persone a diventare lettori della Parola.

Gli emendamenti votati all’Assemblea mondiale di St. Louis 2022 verranno inseriti nella prossima versione aggiornata del Manuale di Chiesa in italiano.

[Foto e fonte: Ann]

 

Parata delle nazioni. Tradizionale conclusione dell’Assemblea Mondiale

Parata delle nazioni. Tradizionale conclusione dell’Assemblea Mondiale

La colorata manifestazione ha dato un’immagine immediata della multiculturalità della Chiesa avventista.

Notizie Avventiste – Se gli echi dell’Assemblea Mondiale della Chiesa avventista si affievoliscono con il passare dei giorni, rimane vivida negli occhi e nella mente dei partecipanti, sia in presenza sia virtuali, la manifestazione più colorata, allegra e folcloristica dell’intera Sessione. La parata delle nazioni è la festa che, per tradizione, chiude l’evento amministrativo e spirituale più importante della denominazione, tenuto quest’anno a St. Louis, negli Stati Uniti, dal 6 all’11 giugno.  E offre l’immagine immediata di quanto la Chiesa avventista sia internazionale e multiculturale.

Sabato pomeriggio, l’auditorium “Dome” brulicava di emozione e allegria mentre le bandiere sfilavano portate dai partecipanti, molti dei quali indossavano gli abiti tradizionali dei loro Paesi d’origine.
“Non so voi, ma io sono entusiasta nel vedere tutte queste bandiere e i nomi dei Paesi che sfilavano. Quale meravigliosa famiglia avventista mondiale è questa a cui apparteniamo” ha commentato dal palco il presidente della Chiesa avventista mondiale, past. Ted N. C. Wilson.

Ogni bandiera era preceduta da un cartello con il nome della nazione. Davanti al nostro tricolore, il cartello con il nome “Italy” recava anche il versetto biblico di Ebrei 13 che dice: “Salutate tutti i vostri conduttori e tutti i santi. Quelli d’Italia vi salutano” (v. 24).

Mentre le numerose bandiere si sistemavano ai piedi del grande palco, un gruppo di vessilli saliva sopra.
“Davanti a voi vedete le bandiere di Paesi che devono ancora essere raggiunti in modo significativo” ha affermato Wilson “La nostra missione è portare il vangelo a ogni nazione, tribù, lingua e popolo in tutto il mondo. Resta ancora del lavoro da fare”.

“Cari fratelli e sorelle, dobbiamo pregare sinceramente per la ‘pioggia dell’ultima stagione’, quella dello Spirito Santo, quando l’opera di Dio si diffonderà a macchia d’olio. Presto, sì, Gesù ritornerà. Ecco perché tu ed io dobbiamo essere coinvolti nella grande missione di Dio”, ha aggiunto il Wilson.

Il vicepresidente della Chiesa mondiale, past. Geoffrey Mbwana, ha ringraziato lo staff che ha gestito dell’Assemblea per l’enorme lavoro svolto con dedizione.

Questo evento, ha affermato Mbwans “è qualcosa di davvero complesso, con molte parti che richiedono un’attenta coordinazione e pianificazione. Questo è il risultato di molti anni di attento esame dei dettagli, una revisione approfondita della logistica, inclusa una forte attenzione alla corretta gestione, per un’Assemblea di successo come quella che abbiamo vissuto”.

“Quale meravigliosa speranza abbiamo nella venuta di nostro Signore” ha concluso Wilson “Gesù ritorna, impegnati! È stato un privilegio stare insieme a St Louis. Stasera lasceremo questo luogo e andremo nel mondo, per portare questo messaggio a tutti quelli che incontreremo”.

L’Assemblea Mondiale è disponibile in streaming su https://www.gcsession.org/live/
Il salone virtuale rimarrà aperto fino al 10 luglio su https://exhibithall.gcsession.org/
(LF)

Speranza tra le nuvole

Speranza tra le nuvole

Cosa significa per gli avventisti la sessantunesima Assemblea Mondiale

Marcos De Benedicto – Quando sono entrato nell'America's Center Convention Complex di St. Louis il 6 giugno, per partecipare all'apertura della sessantunesima Assemblea Mondiale, ho visto ancora una volta un motto che evidenziava la seconda venuta di Gesù, e includeva un appello: "Gesù ritorna. Impegnati!". Nello slogan mancava la parola "presto", tipico del linguaggio avventista! Non crediamo più che Gesù verrà presto? Abbiamo allungato la retorica del “presto” al punto che la parola ha perso il suo significato escatologico? Mi rendo conto, tuttavia, che l'assenza del "presto" può significare un "presto" ancora maggiore. In un certo senso, il motto ci dice che Gesù sta già arrivando. È tra le nuvole, sulla strada per la terra.

Lontano dalla sala stampa, seduto nella zona riservata agli spettatori, guardo verso il centro dell'arena e vedo i delegati al loro solito posto. Anche la Sessione sarà come al solito? Poi mi guardo intorno e le vaste file di sedili sono quasi vuote. Dove sono le persone? La tristezza mi riempie il cuore e lacrime salgono fino agli occhi. Forse mi sento così commosso perché questa Sessione sarà la mia ultima in veste di delegato o di ospite speciale. Forse è perché il mondo è più buio di prima, molto più complesso, troppo lontano dai sogni di Dio, e noi siamo ancora qui. Non abbiamo compiuto la nostra missione.

Poi mi guardo intorno e vedo arrivare un uomo ben vestito. Si siede a poche file da me, china il capo e rivolge una preghiera al cielo. Sembra sincero! Per lui, a quanto pare, l’Assemblea Mondiale è una terra santa. Preferisco non disturbare il suo momento speciale di comunione con Dio, e rimango anonimo. Improvvisamente mi sento più fiducioso.

L'oratore parla della necessità dello Spirito Santo, la Santa Shekinah che veniva in gloria sul tempio, e ricordo il periodo del secondo tempio. La sua gloria materiale non era nulla in confronto a quella del tempio di Salomone, ma la sua gloria spirituale era insuperabile, perché la gloria di Dio incarnato l'avrebbe riempita (Aggeo 2:9).

Se la gloria di Gesù e dello Spirito Santo è qui, mi dico, questa Sessione sarà più significativa delle Assemblee precedenti che hanno avuto un pubblico più ampio e sono durate più a lungo. Comincio a pensare alla seconda venuta di Gesù tra le nuvole, tema caro agli avventisti come me.

Il Cavaliere sulle nuvole 
Sognando il ritorno di Cristo, voglio riflettere qui sul tema delle nuvole. Nel viaggio da Toronto a St. Louis, il nostro aereo un po' piccolo ha volato attraverso e sopra incredibili strati di nuvole bianche. Sopraffatto, guardavo le loro diverse dimensioni, forme e disegni, e ho pensato al significato biblico di queste masse di goccioline e cristalli. Se le persone amano una giornata di sole, perché gli scrittori biblici menzionano le nuvole così tante volte? Dopotutto, la parola "nuvola" (in ebraico 'ānān; in greco nephelē) e i termini correlati compaiono circa 145 volte nella Bibbia. Il sostantivo 'ānān ricorre 87 volte nell'Antico Testamento.

Innanzitutto, le nuvole sono molto importanti per la vita sul nostro pianeta. "La caratteristica più distintiva della terra vista dallo spazio è la presenza di nuvole che coprono circa il 60% della sua superficie", spiegano due esperti. Sono la fonte di "praticamente tutta l'acqua dolce sulla terra" e "rappresentano i grandi insiemi visibili di gocce o cristalli sospesi nell'atmosfera gassosa". La letteratura meteorologica classifica le nuvole per livello (altezza), temperatura (caldo/freddo), stato di fase (liquido/misto/ghiaccio) e morfologia (aspetto visto dagli osservatori). "La microstruttura delle nuvole è caratterizzata dagli spettri di fase, forma e dimensione delle loro particelle".

Da una prospettiva teologica, però, le nuvole nella Scrittura hanno altre forme, classificazioni e significati. In ebraico trasmettono l'idea di "copertura", per cui le nuvole sono un simbolo di presenza, azione o manifestazione divina. Nella Bibbia ebraica, dove la parola "nuvola" ricorre raramente in un contesto meteorologico, l'attenzione è concentrata sulla rivelazione o addirittura sul nascondimento di Dio. Durante l'Esodo, la gloriosa presenza di Dio era visibile attraverso una colonna di nuvola di giorno e una colonna di fuoco di notte. Successivamente venne associata al santuario e al tempio.

Una delle scene più iconiche della Bibbia è l'immagine di Cristo che viene dal cielo cavalcando le nuvole. L'immagine si riferisce a un carro da guerra. Un autore osserva: “Le nuvole servono come carro da guerra di Dio nell'immaginazione dei poeti e dei profeti dell’Antico Testamento (Salmo 18:9; 68:4; 104:4; Daniele 7:13; Naum 1:3). Questa immagine del dio guerriero che cavalca un carro in battaglia è antica, antecedente alla Bibbia nella mitologia cananea, dove a Baal viene dato il frequente epiteto 'cavaliere sulle nuvole'”. Notate il titolo pretenzioso di Baal!

Questo significa che un cavaliere sulle nuvole è solo un mito? Alcuni studiosi direbbero di sì. Secondo Thomas W. Mann, "la provenienza della 'ānān [nuvola] deve essere trovata nella mitologia cananea che circonda la divinità della tempesta, i suoi messaggeri e le armi della guerra divina". Per Eric Nels Ortlund, "l'immaginario che accompagna e descrive la teofania nei libri poetici della Bibbia ebraica è mitico e non metaforico, e dovrebbe essere interpretato in relazione al mito di Chaoskampf, poiché Yahweh sconfigge il caos e ristabilisce l'ordine, piuttosto che essere inteso come confronto metaforico con i fenomeni naturali”. Successivamente, i poeti greci adottarono alcuni elementi dell'antica mitologia del Medio Oriente, ma con delle differenze. Ad esempio, mentre Zeus è chiamato "il raccoglitore delle nuvole", Baal è "il cavaliere delle nuvole".

Pertanto, i carri tra le nuvole sono mezzi di trasporto di antichi dèi mitologici e, soprattutto, di Yahweh e Cristo quali i veri cavalcatori divini di nubi. Naturalmente, le immagini mediorientali di divinità che cavalcano sulle nuvole potrebbero essere solo un riflesso delle teofanie originali di Dio all'inizio della storia umana. Le visioni mitologiche degli dèi come cavalieri sulle nuvole sono falsità in un mondo pieno di notizie false e false speranze. Oggi molti falsi dèi cavalcano di nuovo sulle nuvole, in particolare le nuvole (cloud) di Internet, ma il nostro Dio è il vero e unico Cavaliere sulle nuvole.

Come Guerriero cosmico, Cristo viene cavalcando sulle nuvole per sconfiggere le forze del male e portare la libertà al pianeta. La guerra spirituale è centrale nella trama della Bibbia perché la storia umana inizia e finisce con un conflitto cosmico. Le guerre polarizzano le persone in due gruppi e rivelano le alleanze. Quindi la venuta del Guerriero celeste sarà un momento decisivo per il mondo. Le teofanie delle nuvole, tuttavia, non sempre evocano immagini militariste.

Salvezza dall’alto 
Simboli dell'apparizione divina, le nuvole indicano che la salvezza viene dal cielo. In quanto rappresentazione iconica della nostra speranza escatologica, sono legate all'ascensione di Gesù al cielo per sedere alla destra di Dio, un tema importante nella teologia del Nuovo Testamento e un motivo frequente nell'arte e nell'iconografia cristiana. Si collegano anche al tema del suo glorioso ritorno come Giudice cosmico.

Queste nuvole “cristofaniche” ci dicono che un giorno un Re le cavalcherà in gloria per salvare e rendere giustizia. Questo ruolo è in armonia con l'apparizione di Dio sulle nuvole, come riportato nelle pagine dell'Antico Testamento. Se le nuvole siano il veicolo di Dio e di Cristo o la piattaforma per i loro movimenti la discussione è aperta, anche se probabilmente le nuvole coinvolgono solo il glorioso trono del carro divino controllato da cherubini alati (cfr. Ezechiele 1; 10:9-17).

Già nella tradizione dell’Esodo compare spesso la venuta di Dio sulle nuvole per uno scopo preciso, e in seguito questo motivo ricorre più spesso. “Ecco, io verrò a te in una fitta nuvola” disse il Signore a Mosè (Esodo 19:9). Nella teofania del Sinai, “presa come pietra di paragone per le teofanie della gloria precedenti e successive nella Bibbia”, come afferma lo studioso biblico Jeffrey Niehaus, Yahweh viene a stabilire un patto. “Come Dio venne sul Sinai sulle nubi per impartire la sua legge, così verrà di nuovo sulle nubi del cielo per giudicare coloro che hanno infranto quella legge”. Dio non appare semplicemente per mostrare la sua radiosità o per mostrare la sua gloria, che è un fenomeno inevitabile, si rivela per giudicare e per salvare. Una teofania non è un'apparizione neutra; è una manifestazione "determinante".

Le immagini del movimento divino sulle nuvole divennero piuttosto standard. Secondo il salmista, Dio “fa delle nuvole il suo carro, avanza sulle ali del vento” (Salmo 104:3). “Ecco, il Signore cavalca una nuvola leggera” dice Isaia 19:1. “Ecco, egli sale come le nuvole e i suoi carri come un turbine”, proclama Geremia 4:13, ND. “ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figlio d'uomo” descrive Daniele 7:13. “Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà”, aggiunge Giovanni in Apocalisse 1:7. L'interiezione "ecco" (ebraico hinneh; aramaico wa'ărū; greco idou) in molte di queste descrizioni è un invito a prestare attenzione a un fenomeno glorioso con riverbero cosmico.

Per gli avventisti, un'amata descrizione di Ellen White ritrae l'arrivo del Re dei re come "una piccola nuvola nera, grande come la mano di un uomo" che appare a oriente, che, quando "si avvicina sempre più alla terra", diventa "più luminosa e splendente, fino a diventare una grande nuvola bianca alla cui base c’è un fuoco ardente, mentre sopra di essa si scorge l’arcobaleno della promessa", una scena che "nessuna penna umana può descrivere" e " nessuna mente mortale può concepirne lo splendore”.

Siamo tra coloro che sono chiamati a far parte della missione di Dio, per questo dobbiamo impegnarci e far parte della nuvola celeste di testimoni. Tuttavia, oggi per me è un giorno per guardare in alto. Come avventisti, desideriamo vedere il meraviglioso evento che supera tutti tra le nuvole. In un mondo così malvagio, pieno di odio, violenza, pregiudizi e discriminazioni, sogniamo ancora il Cavaliere sulle nuvole del cielo. Cristo ritorna. La nostra speranza è tra le nuvole.

[Il past. Marcos De Benedicto è caporedattore della casa editrice avventista brasiliana].

Note 
Vitaly I. Khvorostyanov and Judith A. Curry, Thermodynamics, Kinects, and Microphysics of Clouds (New York: Cambridge University Press, 2014), pp. 1, 9, 20.  
Testi biblici: Es. 13:21, 22; 14:24; 16:10; 19:9; 29:42, 43; 33:9, 10; 40:34, 35; Nu. 9:17-23; 11:25; 12:5; 1 Re 8:10; 2 Cr. 5:14; Gb. 22:14; Sl. 18:11; Ez. 43:4; Mt. 17:5; 24:30; At 1:11. 
Es. 13:21-22; 14:19-20, 24; Dt. 1:33; Ne. 9:12, 19; Sl. 78:14; 99:7; 105:39; 1 Co. 10:1-2. 
Es. 16:10; 33:9, 10; 40:34-38; Le. 16:2; Nu. 9:15-23; 10:11, 12, 34; 11:25; 12:5; 14:14; Dt. 13:15; 1 Re 8:10, 11; 2 Cr. 5:13, 14; Ez. 8:4; 10:3, 4, 18, 19; 43:2-7; 44:4.   
Dn. 7:13; Mt. 24:30; 26:64; Mc 13:26; 14:62; Lu 21:27; Ap. 1:7; 14:14. 
Leland Ryken, James C. Wilhoit, and Tremper Longman III (eds.), Dictionary of Biblical Imagery (Downers Grove, lll.: InterVarsity, 1998), p. 157 (s.v. “Cloud”). 
Thomas W. Mann, “The Pillar of Cloud in the Reed Sea Narrative,” Journal of Biblical Literature 90 (1971): 23. 
Eric Nels Ortlund, “Theophany and Chaoskampf: The Interpretation of Theophanic Imagery in the Baal Epic, Isaiah, and the Twelve” (PhD dissertation, University of Edinburg, 2006), p. 1. 
Cf. Moshe Weinfeld, “‘Rider of the Clouds’ and ‘Gatherer of the Clouds,’” Journal of the Ancient Near East Society 5 (1973): 421-426. 
Durante un discorso di Aaronne alla comunità dei figli d’Israele, il popolo guardò verso il deserto, “ed ecco la gloria del Signore apparire nella nuvola” (Es 16:10). 
Jeffrey J. Niehaus, God at Sinai: Covenant and Theophany in the Bible and Ancient Near East (Grand Rapids, Mich.: Zondervan, 1995), pp. 16, 24. 
Ellen G. White, Il gran conflitto, capitolo 40, p. 640.

[Fonte: Adventist Review]

 

 

 

 

Progetto Il gran conflitto 2.0

Progetto Il gran conflitto 2.0

Il libro sarà distribuito in tutto il mondo nei prossimi due anni.

Gli editori avventisti di tutto il mondo sono già al lavoro per la massiccia ripubblicazione dell’opera Il gran conflitto, di Ellen G. White. Si tratta di uno dei libri più noti dell'autrice e verrà distribuito nel 2023 e nel 2024. Denominato “Progetto Il gran conflitto 2.0”, l'obiettivo è rendere l’opera disponibile in più di 80 lingue, per essere distribuito e dare risposte a quanti vogliono conoscere la volontà di Dio per l'umanità, mentre si avvicinano gli ultimi tempi, affermano i dirigenti mondiali.

Da quando è stato scritto e pubblicato per la prima volta, il libro ha cambiato la vita di migliaia di persone in tutto il mondo. È quello che è successo alla famiglia Kent. 
Nel 1890, Tom dovette seppellire sua moglie. Si era ammalata di polmonite e la malattia le era stata fatale. Ma prima di chiudere gli occhi, la donna aveva chiesto al marito di prepararsi a incontrarla di nuovo in cielo e di fare tutto il possibile per assicurarsi che anche i loro figli fossero lì.

Tom non sapeva come mantenere quella promessa. Sei anni dopo, un uomo venne nella sua fattoria e iniziarono a parlare. Poi ricevette una copia del libro Il gran conflitto. Cominciò a leggere e si rese conto della sua compatibilità con la Bibbia. Dopo aver letto il libro e studiato la Scrittura, accettò i suoi insegnamenti e trovò il conforto che cercava. Il contadino condivise quel messaggio con i suoi figli che lo accettarono. Tutti iniziarono a parlarne con altre persone, compresi i vicini. Altre cinque famiglie furono convinte dal testo ed entrarono a far parte della chiesa avventista del settimo giorno.

“Era il mio trisavolo” ha rivelato il past. Anthony Kent, segretario dell’Associazione pastorale presso la sede mondiale della Chiesa avventista, ai partecipanti alla sessantunesima Assemblea mondiale venerdì sera, 10 giugno. "La trasformazione della nostra famiglia è stata straordinaria. È ben visibile com'era prima e dopo l'arrivo di questo libro".

[Foto: Tor Tjeransen. Fonte: Sito avventista sudamericano]

Segni di fede

Segni di fede

L’esperienza del primo delegato sordo all’Assemblea Mondiale della Chiesa

Notizie Avventiste – Un momento degno di nota durante i lavori amministrativi dell’Assemblea Mondiale è quello in cui il past. Jeffrey Jordan è andato al microfono per sostenere la necessità di rendere le chiese un luogo più accogliente per le persone con disabilità. Ha parlato in Lingua dei segni americana, tramite l’interprete Nohe Jarnes, come primo delegato delle persone sorde a una Sessione, e ha presentato un appassionato caso di inclusività perché “ogni persona ha una possibilità che Dio può usare”.

Per Jordan, gli individui non devono essere indentificati esclusivamente attraverso la loro disabilità, ma bisogna considerarli in quanto persone, con passioni, interessi e personalità uniche. Quando in assemblea, la sera dell’8 giugno, si è votato di inserire nel Manuale di Chiesa una sezione sui Ministeri Avventisti per le pari Possibilità (Map) nelle chiese locali, Jordan è stato felice di vedere la sua chiesa inclusiva verso un gruppo che spesso rimane ai margini. I Map svolgono il loro ministero in favore di sette gruppi di persone: sordi, ciechi, con problemi motori, con problemi di salute mentale, orfani e bambini vulnerabili, coloro che hanno perso un coniuge, i caregiver.

Modello di ruolo 
Come primo delegato sordo, Jordan si dice onorato di rappresentare milioni di persone sorde in tutto il mondo. Nato e cresciuto in California, era l’unica persona sorda nella sua famiglia di udenti. Durante gli anni dell’università, è stato coinvolto nel ministero per i sordi presso la chiesa avventista di Northridge. Altri studenti sordi partecipavano al servizio di culto che includeva anche loro e dove Jordan predicava qualche volta. In quel periodo, ha incontrato la sua futura moglie che studiava per diventare interprete della lingua dei segni. Desideroso di svolgere questo ministero, si è iscritto al Seminario teologico avventista della Andrews University. L’università provvedeva gli interpreti di lingua dei segni per le sue lezioni in classe e alla fine si laureò in teologia. È poi diventato pastore della chiesa Southern Deaf Fellowship in Tennessee, che oggi conta 77 membri presenti e altri che guardano online ogni settimana. Oltre alle sue responsabilità pastorali, Jordan è coordinatore associato dei Map presso la Chiesa mondiale.

Rimuovere lo stigma 
Jordan spera di continuare a sensibilizzare sulla comunità di fede dei sordi. Sono un gruppo di persone con lingua e cultura specifiche, che possono aiutare nella gestione e nel funzionamento della chiesa.
“Vorrei che le persone udenti capissero che la mia chiesa, la loro chiesa, include membri sordi” spiega “Possono gestirla e farla funzionare proprio come una chiesa di udenti, che si tratti di servizi speciali, come matrimoni, funerali, o servizi religiosi regolari”.

Vita di delegato sordo 
La maggior parte dei delegati può muoversi per la sala pur tenendosi al passo con ciò che sta accadendo sul palco. Ma questa è una sfida per qualcuno che riceve tutte le informazioni attraverso i suoi occhi. “Altre persone hanno il vantaggio del multitasking. Possono scrivere o possono fare altre cose mentre continuano ad ascoltare” afferma “Per me è diverso, perché devo affidarmi all’interprete”.
E aggiunge: “Sarò onesto con te; è vero che stancante, ma ho davvero goduto di questo tempo.

[Foto: James Bokovoy e screenshot dall’Assemblea. Fonte: Adventist Review]

Un voto storico

Un voto storico

Approvata una nuova sezione da includere nel Manuale di Chiesa, relativa al ministero avventista per le persone con disabilità e sorde.

Corrado Cozzi – Uno dei momenti culminanti dei lavori di mercoledì 8 giugno all’Assemblea Mondiale ha segnato la storia della Chiesa avventista nel mondo. “Dal 2010 abbiamo assistito alla crescita del ministero per le persone con bisogni speciali e per i sordi, a cominciare dai sordi e infine includendo altri sei gruppi emarginati”, esprime soddisfazione Larry Evans, direttore dei Ministeri Avventisti per le pari Possibilità e promotore della nuova sezione del Manuale di Chiesa.

Nella sessione serale, la denominazione globale ha votato di includere la nuova parte sul ruolo dei Ministeri Avventisti per le pari Possibilità nella chiesa locale. I delegati hanno risposto in modo molto positivo e incoraggiante. “È stato un viaggio lungo, la cui preparazione non è stata facile, e spesso non siamo riusciti a capire perché o come il Signore ci guidasse. Adesso è chiaro!” afferma il past. Evans "Ci sono momenti in cui non possiamo vedere oltre la nebbia che ci circonda. Ma quando la nebbia si alza, vediamo che Dio era con noi fin dall'inizio”.

In qualche modo, ora la Chiesa è in grado di raggiungere coloro che Gesù ha servito spesso mentre era sulla terra. Sono gli uomini e le donne che vivono la loro vita con possibilità diverse, e che ora hanno ufficialmente il diritto di vivere la vita ecclesiale in modo più attento. Parte del testo votato l'8 giugno sottolinea che "tutti sono dotati, necessari e preziosi. Tutti sono creati a immagine di Dio con dignità intrinseca, indipendentemente da eventuali limitazioni che possono avere”.

E ancora: “Questa iniziativa mondiale ingloba il ministero per le pari possibilità e quello per le persone sorde, oltre a cercare opportunità per assisterli. Sebbene possano essere presenti alcuni svantaggi, l'attenzione si concentra sulle loro possibilità. Questa missione educativa della Chiesa sottolinea strategicamente tre valori principali: la consapevolezza dei bisogni, l'accettazione delle persone sorde o con bisogni speciali e lo sviluppo di piani d'azione specifici da attuare per offrire a queste persone l'opportunità di trovare scopo e realizzazione nella vita della Chiesa e nel ministero”.

Il testo votato include anche l'invito alle chiese locali di eleggere un direttore di questo ministero delle pari possibilità, nonché un comitato specifico.
La proposta scritta per il Manuale di Chiesa è stata approvata con il 99,6% dei voti, in altre parole, 1.049 sì, e solo 4 no. Molti hanno osservato che la mozione ha ricevuto il massimo livello di sostegno e di approvazione rispetto a tutti gli argomenti discussi durante questa Assemblea Mondiale.

Dopo la dichiarazione del past. Larry Evans ai delegati, il past. Jeffrey Jordan, assistente di Evans nei Ministeri per le persone sorde, ha parlato attraverso l'interprete Nohe Jarnes, e ha espresso apprezzamento per il voto preso. I delegati hanno risposto con un applauso entusiasta. Il past. Jordan è probabilmente il primo delegato sordo a un’Assemblea Mondiale.

Il Ministero ha ricevuto una serie di nuove "ali". "Prego che rimanga un movimento e non diventi un semplice programma" ha concluso Evans.

[Fonte: Bia francese. Traduzione: L. Ferrara]

 

 

 

Assemblea Mondiale. I delegati riaffermano il ruolo della Bibbia e dello Spirito di profezia

Assemblea Mondiale. I delegati riaffermano il ruolo della Bibbia e dello Spirito di profezia

I documenti votati sottolineano il ruolo fondamentale di entrambi nella Chiesa avventista.

Notizie Avventiste – I delegati dell’Assemblea Mondiale hanno approvato, nel pomeriggio del 9 giugno a St. Louis (Stati Uniti), una Risoluzione sulla Bibbia e una Dichiarazione di fiducia negli scritti di Ellen G. White. 

Risoluzione sulla Bibbia 
Nella Risoluzione sulla Bibbia i delegati della Sessione esprimono la loro “convinzione che la Bibbia è la Parola di Dio ispirata e rivelata”, inoltre “attraverso le Sacre Scritture, Dio ha rivelato se stesso e la sua volontà all'umanità” e aggiungono che  “tutta la Bibbia è ispirata e deve essere intesa nel suo insieme per giungere a giuste conclusioni riguardo la verità su ogni argomento rivelato".  
In un'altra parte della risoluzione, sottolineano di "credere che la Bibbia è la Parola profetica di Dio" e proseguono "Ci impegniamo a studiare con spirito di preghiera e a seguire la Bibbia, Parola di Dio viva ed efficace".

Negli ultimi due paragrafi del documento, i delegati  sottolineano: "Noi crediamo anche che la Bibbia conduca a una relazione viva con Dio per mezzo di Gesù Cristo" e proseguono "Esprimiamo la nostra profonda gratitudine al Signore perché nelle Scritture troviamo la speranza di vivere tra le sfide del mondo”. Il documento termina asserendo che “la Bibbia parla del piano di Dio”, incluso quando “porrà fine per sempre al peccato e ai peccatori, e stabilirà la giustizia nella nuova terra”.

Dichiarazione di fiducia negli scritti di Ellen G. White 
Allo stesso modo, i delegati hanno votato l’approvazione della Dichiarazione di fiducia negli scritti di Ellen G. White che, tra l’altro, evidenzia il collegamento tra la Bibbia e i suoi scritti. Nel documento, i delegati affermano di "esprimere… profonda gratitudine per la guida profetica di Dio della Chiesa avventista". Poi aggiungono: "Crediamo che gli scritti di Ellen G. White siano stati ispirati dallo Spirito Santo, siano incentrati su Cristo e basati sulla Bibbia".

I delegati affermano inoltre di impegnarsi “a studiare con spirito di preghiera gli scritti di Ellen G. White con il cuore disposto a seguire consigli e istruzioni” e aggiungono “crediamo che lo studio dei suoi scritti ci avvicini a Dio e alla sua Parola infallibile, le Scritture, offrendoci un'esperienza trasformatrice che eleva la fede”.

Nell'ultimo paragrafo, dopo aver espresso gioia per ciò che è stato realizzato grazie alla circolazione dei suoi scritti "in formato cartaceo ed elettronico" i delegati dichiarano: "Incoraggiamo il continuo sviluppo di strategie a livello mondiale e locale per favorire la circolazione e lo studio dei suoi scritti nel maggior numero di lingue possibile".

"Lo studio di questi scritti è un mezzo potente per rafforzare e preparare il popolo di Dio ad affrontare le sfide di questi ultimi giorni, mentre ci avviciniamo al prossimo ritorno di Cristo", conclude la dichiarazione.

La votazione 
I voti positivi sono arrivati al termine di un vivace dibattito. Ci sono state mozioni per rinviare la Risoluzione sulla Bibbia, per presentare la mozione sulla Dichiarazione di fiducia negli scritti di Ellen G. White e per riconsiderare la prima richiesta di rinvio. I delegati che si sono avvicinati ai microfoni in sala hanno affermato di non avere problemi con i documenti in sé ma con alcune frasi o parole specifiche che, secondo loro, potevano essere sostituite o espresse meglio.

Dopo un animato tira e molla, i delegati hanno approvato una mozione per riconsiderare il rinvio della Risoluzione sulla Bibbia e alla fine hanno votato approvandola con l'88,8% dei sì. Dopo la decisione dei delegati di riportare sul tavolo la Dichiarazione di fiducia sugli scritti di Ellen G. White, il documento è passato in langa maggioranza (84,9%).

 

[Foto di Mark Froelich. Fonte: Marcos Paseggi, Adventist Review]

 

 

 

 

Coinvolgimento totale dei membri e crescita della Chiesa

Coinvolgimento totale dei membri e crescita della Chiesa

Oltre 240.000 battesimi in tutto il mondo dal 2015.

Notizie Avventiste – Il progetto “Coinvolgimento totale dei membri” (Ctm) è un obiettivo centrale della strategia della Chiesa avventista espressa nel tema di questo quinquennio “I Will Go – Eccomi manda me”. Il Rapporto di Ctm, presentato la sera di venerdì 10 giugno alla sessantunesima Assemblea Mondiale 2022, ha evidenziato l’incredibile lavoro di missionari, dirigenti e laici nel portare le persone a Gesù negli ultimi sette anni. Ha inoltre mostrato quanto sia efficace la strategia Ctm per la Chiesa globale.

240.000 battesimi dal 2015 
Presentato da Duane McKey, assistente del presidente mondiale per Ctm e presidente di Adventist World Radio (Awr), da Ramon J Canals, direttore del Dipartimento Scuola del Sabato e Ministeri Personali presso la Chiesa mondiale, e da Cami Oetman, vicepresidente di Awr, la presentazione video di Ctm di quest’anno ha riassunto le tappe significative dal 2015 fino ad oggi e ha evidenziato il numero di persone battezzate in soli sette anni: oltre 240.000.

“Sappiamo che le Unioni, le Regioni, le Federazioni e le Missioni hanno tutte realizzato i propri progetti Ctm” ha affermato Duane McKey. Ha poi evidenziato le iniziative svolte dal 2015 a cominciare dal più grande evento sanitario svolto ad Harare, nello Zimbabwe; e poi gli altri progetti in Ruanda nel 2016, in Romania nel 2017, in Giappone e Zambia nel 2018, in India nel 2019, in Papua Nuova Guinea nel 2020 e nelle Filippine nel 2021.

Il “caso” Ruanda 
Nella sua presentazione sull’efficacia del Ctm, Raymon Canals ha riassunto una delle prime campagne svolte in Ruanda nel 2016, che ha ispirato “modelli di successo nella Regione Africa centro-est, in Europa dell’est, in Giappone e in molti altri Paesi”.

Organizzato dalla Regione Africa centro-est della Chiesa e dall’Unione avventista del Ruanda, il progetto è stato guidato dal presidente della denominazione mondiale, Ted N. C. Wilson, e dal suo assistente per il Ctm, Duane McKey. Ha anche coinvolto evangelisti laici provenienti da Africa, Europa e America. Il risultato è stato il battesimo di oltre 100.000 persone.

“Grazie al Ctm, ogni membro di chiesa è stato coinvolto, determinando una crescita mai realizzata da una singola iniziativa evangelistica nella denominazione” ha affermato Canals. Di conseguenza, quasi tutti in Ruanda ora sanno chi è la Chiesa avventista.

Il Ctm ha il potere dinamico di mobilitare e far crescere la Chiesa in tutto il mondo. “Abbiamo più persone che mai impegnate nella diffusione del vangelo” ha sottolineato Canals “Ovunque sia stato implementato il Ctm, le chiese sperimentano un enorme aumento dei battesimi… Vi è una maggiore consapevolezza della comunità e dei suoi bisogni… Molti più nuovi membri rimangono nelle chiese… Vi è più chiarezza di visione e unità di intenti”.

In Ruanda in particolare, Canals ha evidenziato un tasso di crescita del 22% a livello di Regione e l’80% del mantenimento dei nuovi membri. “Ciò avviene perché a ogni nuovo membro di chiesa viene assegnato un ‘tutore’ spirituale” ha spiegato “Inoltre, i membri appena battezzati partecipano a un corso di discepolato di sei mesi. Ognuno viene coinvolto in un piccolo gruppo o in un coro, e ogni membro è in azione nel dare studi biblici e nel far conoscere Gesù a una persona… il modo migliore per rafforzare la fede dei nuovi credenti è coinvolgerli”.

La crescita nel mondo 
Filmati coinvolgenti hanno mostrato la natura diversificata e multiculturale della Chiesa avventista e dei suoi membri. Dopo lo Zimbabwe e San Antonio nel 2015 e il Ruanda nel 2016, dirigenti, missionari e laici hanno visitato la Romania nel 2017 dove hanno predicato la serie di sermoni “Conto alla rovescia per la terra”. Utilizzando i telefoni cellulari per inviare lezioni della Scuola del Sabato a fattorie isolate, questa attività di testimonianza ha dato vita all’iniziativa “Evangelizzazione via cellulare” della Adventist World Radio, che continua a crescere.

Successivamente, nel 2018 si sono tenute più di 1.000 adunanze in tutta Tokyo e in Zambia, inclusi eventi sanitari, di evangelizzazione e studi biblici, che hanno portato al battesimo oltre 18.000 persone. Poi, in India, nel 2019, centinaia di residenti si sono fatti curare nelle cliniche gratuite istituite a Chennai e Calcutta, e sono rimasti anche alle conferenze evangelistiche presentate dal presidente Wilson e da altri predicatori. Nel 2020, si sono tenuti eventi sanitari ed evangelistici in Papua Nuova Guinea, il che ha portato la Regione Pacifico del sud ad essere l’unica al mondo a sperimentare un aumento dei battesimi nel 2020 (anno di inizio della pandemia).

“Le persone erano così entusiaste di organizzare questi grandi eventi del Ctm… e poi è arrivato il Covid… ma non si sono scoraggiate, quindi hanno comunque realizzato questi eventi da soli” ha affermato McKey “Abbiamo tante storie di intere chiese protestanti e altre, che hanno tolto le loro targhe e le hanno sostituite con quelle con il nome ‘chiesa avventista del settimo giorno’”.

Battesimo di 700 ribelli nelle Filippine 
Il progetto Ctm ha raggiunto un traguardo significativo nell’ultimo trimestre del 2021 quando 124.000 persone sono state battezzate a Mindoro, nelle Filippine.

“Incredibile” ha detto McKey. “A Mindoro era in corso una guerra… sulle montagne, i ribelli avevano ucciso 40.000 persone negli ultimi 50 anni. Poi la guerra è finita a causa del Ctm, a causa dell’evangelizzazione sulla salute e della condivisione del vangelo”.

Grazie all’evangelizzazione televisiva e radiofonica, due isole delle Filippine hanno ascoltato i sermoni predicati da Wilson e da altri. Tra gli ascoltatori vi erano anche 700 ribelli che avevano ucciso delle persone durante la guerra. Si sono convertiti a Gesù, hanno cambiato vita e sono stati anche battezzati. Ora stanno costruendo una chiesa e invitano altre persone della loro città ad aiutarli e ad essere battezzati.

Quest’anno, Città del Messico è l’obiettivo del Ctm.

Il modello del discepolato 
Un video intitolato “Grow Your Church” (Fai crescere la tua chiesa), presentato da Jim Howard, direttore associato di Scuola del Sabato e Ministeri Personali, ha mostrato il ciclo di crescita delle piante coltivate, dalla semina al raccolto, per illustrare la missione della Chiesa di fare discepoli. Le fasi delineate sono: preparare, piantare, coltivare, raccogliere, conservare.

“Lodiamo Dio che i membri della Chiesa avventista in tutto il mondo rispondono alla chiamata e si impegnano in ogni fase del ‘fare discepoli’”, ha detto Howard “Preparano il terreno del cuore con amicizia e servizio; spiantano semi di verità spirituale attraverso conversazioni, inviti, pubblicazioni e media; coltivano l’interesse spirituale con studi biblici personali e in piccoli gruppi. Raccolgono le decisioni di seguire Cristo ed essere battezzati con appelli sia personali sia pubblici; e preservano questo raccolto con un discepolato continuo e sistematico”.

Ogni fase del processo di raccolta è stata illustrata tramite una testimonianza video di avventisti da tutto il mondo, che sono attivamente coinvolti nel far conoscere Gesù nella loro collettività, usando modi creativi e innovativi. Alcuni punti salienti includevano l’evangelizzazione tramite l’amicizia in Romania (preparare), la distribuzione di messaggi attraverso il progetto Il gran conflitto della Chiesa mondiale pianificato nel 2023-2024 (piantare), nonché studi biblici, battesimi ed eventi comunitari per offrire nutrimento spirituale ai nuovi membri di chiesa in vari Paesi .

“Ovunque tu sia, qualunque possa essere la tua posizione nella vita, Dio ti chiama a far parte della sua missione. Il suo messaggio per te e per me è: ‘Gesù ritornerà presto, impegniamoci!’” ha concluso Howard.

Dio all’opera 
“Per oltre cinque anni ho assistito in prima persona alla potenza e alla grandezza della verità di Dio che cambia la vita” ha affermato Cami Oetman nel presentare alcuni dei punti salienti del ministero che il suo team ha vissuto nell’ultimo quinquennio. Dopo aver predicato più di 350 sermoni, Oetman è diventata una evangelista riconosciuta. Documentando oltre 100 testimonianze da tutto il mondo di laici impegnati nel mandato di Gesù, Oetman ha osservato che “ribelli, streghe, medium, signori della droga, prostitute, ladri e molti altri che una volta erano irraggiungibili… ora hanno accettato Gesù e il messaggio avventista”. Riaccendendo un fuoco per la missione nel cuore di molte persone, molti giovani e adulti hanno dedicato la loro vita alla missione e “testimoniano gli effetti a catena del coinvolgimento di una persona”.

Oetman ha anche raccontato le testimonianze di quattro persone che sono state battezzate venerdì sera all’Assemblea. Willy, membro dell’esercito filippino con 16 anni di servizio e protagonista del cortometraggio “The Executioner”, è diventato credente in Gesù grazie all’opera svolta da Awr a Mondoro.

Jerome, anch’egli un membro dell’esercito filippino da 16 anni, è entrato nelle acque battesimali. Era arrabbiato dopo l’omicidio di suo fratello e aveva cercato di vendicarsi contro le forze ribelli a Mondoro. Tuttavia, dopo aver osservato la squadra di Awr, era rimasto colpito dal numero di ribelli che deponevano le armi e davano la loro vita a Gesù. Aveva assistito al battesimo del suo ex bersaglio e nemico, e così Jerome aveva riconosciuto che “ciò che portano gli avventisti è un messaggio completo da parte di Dio”.

Dequan, cresciuto in una chiesa aconfessionale e rimasto orfano in giovane età, è stato battezzato dal past.  Byron Wright. Riflettendo sui passati momenti di disperazione, ha dichiarato: “Usavo marijuana, alcol e musica mondana per cercare conforto, quando invece avrei dovuto usare Dio per questo… Solo vivendo secondo la Parola di Dio, la vita è diventata più luminosa che mai, semplice ma più appagante”.

Omarielis è stata battezzata dal past. Gabriel Polino, come risultato della sua esperienza con i Ministeri Avventisti per la Gioventù. “Al giorno d’oggi, quando i giovani hanno così tante cose che attirano la loro attenzione, questa bellissima giovane donna ha scelto di prestare attenzione alla Parola di Dio”.

Che siano giovani o anziani, grandi o piccoli, “Dio può servirsi di chiunque” ha detto Oetman “Tutto ciò di cui hai bisogno è un cuore volenteroso. Tutti possono fare qualcosa”.

Gesù ritorna. Impegnati!

Clicca qui per vedere l’intero rapporto in inglese.

[Fonte: Ann. Foto: Tor Tjeransen/ Adventist Media Exchange (CC BY 4.0)]

La stanza più importante dell’Assemblea Mondiale

La stanza più importante dell’Assemblea Mondiale

Marcos Paseggi – Non lontano dal brusio dei corridoi affollati da delegati loquaci e dalle loro famiglie e amici, una porta conduce a quella che è forse la sala più importante dell'America's Center Convention Complex a St. Louis, in Missouri (Stati Uniti). Conosciuta come la Stanza delle Preghiere, è un appuntamento fisso nelle Assemblee Mondiali e in altri eventi della Chiesa in tutto il mondo.

Nella quiete di questa stanza, le persone possono fermarsi in qualsiasi momento, dalle 9.00 alle 18.00, per tutto il tempo che vogliono, per riflettere sulla Parola di Dio e pregare. L'idea è semplice: riunirsi per lodare il Signore, chiedere perdono e presentare richieste personali o in gruppo, spiegano i responsabili dei Ministeri della preghiera. All'esterno, volontari sorridenti, provenienti da varie parti del mondo, accolgono coloro che vengono a cercare il Signore. Dentro, al centro della stanza, Gem Castor coordina decine di persone che, riunite in cerchio intorno a lui, si inginocchiano sui cuscini e parlano con Dio, certi di essere ascoltati. Pronunciano frasi brevi e semplici. 
“Ti lodo, Dio, perché sei mio amico” prega una donna. 
“Perdonaci perché siamo addormentati; risvegliaci, Signore”, aggiunge un’altra. 
“Aiutaci ad essere più vicini a te in ogni momento” chiede a Dio una persona anziana. 
“Padre, insegnaci a pregare”, implora un uomo.

In un angolo c'è una sezione dedicata alla preghiera privata, che alcune persone occupano in ginocchio. I loro occhi sono chiusi e le loro dolci parole di supplica si sentono a malapena a un metro di distanza. Sul retro è appesa la mappa di preghiera del progetto evangelistico “Missione nelle grandi città. Invita ogni avventista a pregare per le oltre 600 città del mondo con più di un milione di abitanti. Linee colorate collegano le città, come in una cartina della metropolitana. Ogni persona può prendere una copia pieghevole della mappa o stampare delle copie per le chiese o le scuole locali.

La Stanza delle Preghiere comprende anche una sezione che invita i visitatori a pregare per vari gruppi di persone, tra cui musulmani, buddisti e indù. Invita anche a pregare per i rifugiati e gli immigrati. È guidata da Jobson Dornelles Santos, docente di Bibbia presso l'Università avventista brasiliana e direttore-fondatore di wepray.org. L'app, lanciata all’Assemblea Mondiale del 2015, invita le persone a inviare le loro richieste o a pregare per altre persone. Da quando è nata ha ricevuto più di 44.000 richieste di preghiera.

Ci sono anche momenti di riflessione, guidati a turno da vari membri del personale dei Ministeri della Preghiera (MdP). "Il nostro problema è che non trascorriamo abbastanza tempo con Dio" dice Castor al gruppo.

Melody Mason, coordinatrice dei MdP, è d’accordo. “Veniamo qui per riflettere sulla Bibbia, pregare con la Bibbia e chiedere l’aiuto di Dio affinché possiamo renderla applicabile nella nostra vita. Diamo a Dio la nostra lode, la nostra confessione e le nostre suppliche” dice “È una combinazione di preghiera ed entrare nella Parola, e anche offrire alle persone ciò che possono portare alle proprie chiese”.

Al centro della stanza, Castor continua a parlare con i presenti. Spiega che alcune persone gli dicono di non avere il talento per pregare. “Ma la preghiera non è un talento” sottolinea “È un appello disperato a Dio. In effetti, anche il mandato di andare a predicare il vangelo non sarà compiuto se prima non trascorriamo del tempo con Dio in preghiera. Ma se lo faremo, diventeremo inarrestabili”.

[Fonte: Adventist Review. Traduzione: L. Ferrara]

 

Assemblea Mondiale. Il rapporto della Regione intereuropea

Assemblea Mondiale. Il rapporto della Regione intereuropea

Anche un’esperienza dall’Italia nel video che ha presentato l’opera svolta nel territorio Eud.

Lina Ferrara – Venerdì 10 giugno è stata la giornata dedicata ai rapporti delle 13 Regioni (o Divisioni) della Chiesa avventista nel mondo e delle due Unioni (Medio Oriente – Africa del nord, e Cina) che sono direttamente gestite dalla sede mondiale della denominazione. Le diverse presentazioni hanno aperto una finestra sulla missione svolta nei vari Paesi del globo, uno spaccato coinvolgete ed emozionante di come il vangelo è annunciato con fede e passione (a volte anche a rischio della vita) e l’azione dello Spirito Santo si manifesta ovunque.

Erano le 21.48 ora italiana, quando sul palco dell’America’s Center di St. Louis sono saliti gli officer della Regione intereuropea (Eud) per presentare il loro rapporto.
“Portiamo i saluti della Divisione intereuropea ai delegati di questa Sessione e a tutti i membri e gli amici della nostra Chiesa, nel mondo, che ci seguono attraverso i media” ha affermato il presidente Mario Brito, accompagnato dal segretario Barna Magyarosi e dal tesoriere Norbert Zenz.

“L’Europa è una regione nota per il suo pensiero e le sue pratiche secolari” ha continuato Brito “in cui fede e religione sono questioni che appartengono alla vita privata dell’individuo. Dove un gran numero di persone non crede in Dio e la maggior parte di coloro che credono non praticano né frequentano regolarmente la chiesa. Nonostante le sfide e le difficoltà che affrontiamo, siamo impegnati nella missione, sfruttando le opportunità che abbiamo per far risplendere la luce di Cristo attraverso di noi.

Il rapporto dell’Eud sull’opera svolta negli ultimi sette anni (2015-2022) è stato raccontato in un video dinamico e commovente al tempo stesso, a cui ha collaborato anche HopeMedia Italia.
“Il nostro rapporto è un omaggio alla vita” ha sottolineato Brito “Alla vita di chi conosce Gesù e osa accoglierlo e seguirlo. Alla vita di chi ha ascoltato la sofferenza degli altri e ha deciso di mettersi al loro servizio. Alla vita così com’è, vera e pura, in Gesù”.

“Continuiamo, tutti insieme, ad andare, in Gesù, per Gesù, con Gesù” ha concluso, riferendosi alle linee guida del quinquennio: I Will Go – Eccomi manda me.

Guarda il video del rapporto qui sotto.

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