La storia del buongiorno. Un gatto estremamente… sportivo

La storia del buongiorno. Un gatto estremamente… sportivo


Gli animali di solito riescono a riprodurre le abitudini e gli atteggiamenti dei loro amici umani. E quando la padroncina è appassionata di sport estremi, cosa fa il suo gatto?

Una storia commentata da Mario Calvagno per aprire la giornata con un sorriso.

IL CANNOCCHIALE 10 La vita è un viaggio (seconda parte)

IL CANNOCCHIALE 10 La vita è un viaggio (seconda parte)


Siamo giunti all'ultima puntata,  della rubrica IL CANNOCCHIALE, un ciclo di 10 trasmissioni curate dal dottor Gianni Varrasi (il nostro psicoterapeuta; psichiatra, poeta). Questa puntata completa il tema: "La vita è  un viaggio" da cui siamo partiti nella trasmissione precedente.

Il percorso scelto da Varrasi con a fianco il suo "sherpa" e conduttore, Claudio Coppini si snoda in tre tappe, con l'ausilio di alcuni aforismi coniati da uomini illustri dell'umanità che ci aiutano a continuare il viaggio della vita. Il tutto miscelato con brevi pause di riflessione, due canzoni e una poesia.

 

Gli aforismi                               

Lao Tse…Il viaggio di mille miglia comincia sempre con un passo ( mi sembra un incoraggiamento)                                

Voltaire… È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire da casa propria ( contro le pigrizie, il feticcio della comodità)                                     

Kafka…i sentieri si costruiscono via via, viaggiando (curiosità , desiderio di conoscenza, impronta umana)    

Ungaretti…la meta è partire.        Slteinbeck… le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone  (viaggiando si cambia)                          

Proust… il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi ( poesia “ bastano quegli sguardi)

Rushdie.. i viaggi sono legati al superamento delle frontiere, ma per frontiere dobbiamo intendere anche le frontiere della mente ( le resistenze al cambiamento ben studiate dalla psicoanalisi)                                          

Pessoa…i viaggi sono i viaggiatori. Quello che vediamo non è quello che vediamo ma quello che siamo ( è impresa dolorosa vedere alla fine chi siamo)

Poesia “ final match” di Gianni Varrasi

Un'ultima riflessione finale..

IL CANNOCCHIALE 09 La vita è un viaggio – prima parte

IL CANNOCCHIALE 09 La vita è un viaggio – prima parte


Il ciclo di trasmissioni de “IL CANNOCCHIALE"volge al termine.
L’ultimo paesaggio che il dottor Varrasi ( il nostro psicoterapeuta psichiatra e poeta) intende mostrare, mettere a fuoco, dall’alto di una collinetta spelacchiata conquistata da una arrampicata durata non una mattinata ma una intera vita, (queste espressioni sono sue) è quello della pianura solcata da mille sentieri e quello delle montagne imbiancate, scure, sullo sfondo, che sembrano impenetrabili, lontane, poco accessibili.
È il percorso di un viaggio possibile.
Nelle ultime due puntate (questa e la prossima), IL CANNOCCHIALE sostiene che “la vita è un viaggio”.
Varrasi, nel corso della trasmissione, risale all’etimologia della parola viaggio, legata sia alla “via” da percorrere che al “viatico” da portare con sè, come dicevano gli antichi romani.
Il viaggio, sostiene il Cannocchiale, è sempre esterno, lungo un percorso geografico ben definito, ma sopratutto mentale, lungo un sentiero di emozioni, di scelte, di visioni, che costituiscono alla fine l’identità profonda di una persona. Questa volta per il conduttore, Claudio Coppini, non sarà  facile stare al passo del suo interlocutore, diventato improvvisamente compagno di viaggio che compagno di viaggio!
Il dottor Varrasi procede elencando e commentando alcune tappe significative del viaggio: la terra da calcare, da sentire come parte di sé, le avventure private e pubbliche durante il percorso, le energie, le fatiche, gli Altri che si incontrano qua e là, spiragli di calore e di bellezza se sei fortunato e, infine, uno sguardo nuovo, un po’ meno opaco, più ampio ( i paraocchi si sono lacerati e strappati via via metro dopo metro, fatica dopo fatica, zuffa dopo zuffa, abbraccio dopo abbraccio), più addestrato a vedere e a comprendere e non uso solo a guardare.
La riflessione “ cannocchialesca” è accompagnata da due poesie scritte da Gianni, quasi due canzoncine che il viaggiatore mormora, canticchia, quando si sente solo, per darsi coraggio e farsi compagnia.

Non perdete la prossima puntata, la seconda parte: "La vita è  un viaggio" con la quale per il.momento si conclude la rubrica IL CANNOCCHIALE o forse fa una pausa….vedremo ci aspetta ancora strada da fare.

Il Cannocchiale (settima puntata): Rino, c’è sempre una seconda occasione

Il Cannocchiale (settima puntata): Rino, c’è sempre una seconda occasione


Cari amici, che seguite tutti i lunedi alle 11.35 in diretta la rubrica, IL CANNOCCHIALE o scaricate il podcast dal sito innanzitutto volevamo ringraziarvi per i numerosi messaggi che ci sono arrivati per la trasmissione precedente, su Pinocchio e i bambini. Siete stati tutti molto cari e affettuosi e ci avete commosso. 

Per la puntata odierna, come sempre Claudio Coppini nella sua veste di conduttore anticipa il tema, che ha a che fare con la seconda occasione. Tutti abbiamo nella vita una seconda occasione per riprendersi, per rifarci, trovare la nostra strada. Lo facciamo attraverso la lettura di un racconto scritto da  Giovanni Varrasi, il nostro psicoterapeuta-poeta (a dirla tutta anche psichiatra) che sarà  letto da Roberto Vacca. Varrasi suggerisce un'interessante riflessione. Avanzando nel sentiero della vita, " mi sono convinto dice il dottore che l’esistenza fornisca seconde occasioni, nel senso che quello che anni prima hai fatto male, che non ti è piaciuto, non è arrivato o ti è andato male, può, per motivi precisi, avere un andamento più favorevole.
Il racconto dedicato a Rino si esercita su questo tema. Durante la puntata, il Cannocchiale cerca di individuare gli elementi che possono determinare nella vita una eventuale seconda occasione: maggiore linearità di comportamento, fiducia negli altri, dare il meglio di sé, alleggerire il peso di paure, timori, chiusure.
Claudio e Roberto arricchiscono lo sguardo con osservazioni, domande e risposte.

Qui puoi leggere il racconto di Giovanni Varrasi.

IL CANNOCCHIALE 04: Focus sul fenomeno del negazionismo

IL CANNOCCHIALE 04: Focus sul fenomeno del negazionismo


La puntata odierna del Cannocchiale volge le sue lenti verso il fenomeno del negazionismo, che tanto ci colpisce e incuriosisce.
Persone e gruppi che negano, con ogni tipo di argomenti, l’esistenza di un fenomeno sociale, per lo più drammatico e inquietante.
Sono molti nel mondo. Lo psichiatra Gianni Varrasi, come sempre in compagnia di Claudio Coppini e oggi con la presenza anche di Roberto Vacca, prova ad aprire una riflessione ampia e variegata sul tema.
Ci sono quelli che negano l’esistenza del Covid e della pandemia, altri che hanno negato i mutamenti climatici. Lo ha fatto persino il Presidente degli Stati Uniti.
Alcuni, e il dato fa rabbrividire, negano persino la realtà storica dell’Olocausto.
Varrasi cerca di spiegare questi fenomeni, ingrandendoli con il Cannocchiale.
Vede, accanto ai negazionisti,  anche la categoria dei complottisti, quelli che sostengono di conoscere spiegazioni segrete, di cui pochi dispongono, che spiegherebbero la verità invece “delle bugie che la stampa e il potere ti propinano”.
Il Cannocchiale si addentra nei meccanismi psicologici e storici del fenomeno, riconducendolo in parte al rifiuto del dolore, dei limiti e della complessità, in parte al grave turbamento che scuote attualmente l’umanità come è accaduto in altri periodi storici, sopratutto medioevali.
Questo aspetto sarebbe dunque un segnale, un sintomo di trasformazioni epocali,  da conoscere a fondo prima ancora che contrastarle e ignorarle con il motto del sistema di “andare avanti sempre e comunque”.
La seconda lente, come nelle altre puntate,  produce consigli.
Secondo il dottor Varrasi Il motto da cui partire per orientarsi nella vita è “Apprendere dall’esperienza”, un modo di pensare costituito da attenzione e curiosità , elaborazione attenta di dati verificabili, conoscenze.
Per non parlare della fiducia (non certo fideistica ma  sottoposta a vaglio critico)  nei confronti della Scienza, che, con successivi e progressivi approfondimenti, revisioni, conferme, è un punto fermo, un metodo, per lo sviluppo della nostra civiltà.

IL CANNOCCHIALE 03 – L’eredità culturale e umana che Gigi Proietti lascia a tutti noi.

IL CANNOCCHIALE 03 – L’eredità culturale e umana che Gigi Proietti lascia a tutti noi.


Anche in questa terza puntata del Il Cannocchiale, lo psichiatra Giovanni Varrasi in compagnia di Claudio Coppini prende spunto da un fatto della settimana appena trascorsa che lo ha particolarmente colpito. Questa volta si parla della morte di un uomo di teatro, di cultura, un maestro: Gigi Proietti.

Il 2 novembre del 2020, nel giorno del suo compleanno, a ottantanni appena scoccati muore Gigi Proietti. Già ci sono coincidenze particolari.  La cerimonia funebre che si svolge in più tappe, la mattina del 5 novembre, va in diretta televisiva. Prima, il ricordo nel suo mondo, il Globe Theatre.
Qui, assistiamo agli interventi degli attori, degli allievi, dei politici: tutti bellissimi, Poi c’è il lento e commovente passaggio per le vie di Roma del carro funebre e infine il funerale raccolto in chiesa.

Proietti non è stato solo attore, doppiatore, cabarettista, comico, conduttore televisivo, regista, cantante, direttore artistico ma un maestro, un insegnante appassionato e generoso. Ha creato a Roma una scuola di teatro che ha fatto crescere tanti talenti.
Tutta questa bellezza, questa fatica del lavoro, questa cultura, appaiono concrete, praticate a lungo, con onestà, con fede in un mondo più bello, un mondo possibile.
Proietti è sopratutto un uomo di teatro, uno lo ha anche costruito e ora porta il suo nome.
E dunque il Cannocchiale vede… vede i meccanismi del teatro, per spiegare la sua magia e il suo fascino nei millenni. Come dice Proietti: "Nel teatro tutto è finto, ma gnente c’è de farzo e questo è vero”.
Nel teatro si sposta la realtà in un altro spazio, di tipo mentale, e lì si costruisce la memoria, la conoscenza, la cultura.
Il teatro È RITO, È NARRAZIONE, È GIOCO, È ILLUSIONE.
E poi la seconda lente del Cannocchiale: dopo tanta poesia civile, si volge al virtuale, ai giochini elettronici che maneggiano i nostri bambini.
Sono veramente molto dannosi, inficiano la pazienza, l’ascolto, i doveri faticosi, l’attesa, la progettualità intelligente e dunque l'apprendimento.
Una raccomandazione del Cannocchiale: tenete lontani i vostri bambini dai giochi elettronici o almeno contingentate al minimo il loro uso. Possibilmente  non più di mezz'ora, tre quarti d’ora al giorno

Il cannocchiale 26/10/2020: La felicità infelice

Il cannocchiale 26/10/2020: La felicità infelice


Esordisce una nuova rubrica di Rvs, il CANNOCCHIALE (così  si chiama la trasmissione) a cura di Giovanni Varrasi, medico psichiatra, con la collaborazione di Claudio Coppini e Roberto Vacca.
Fatti, avvenimenti, comportamenti, sono esaminati con il "cannocchiale" di Rvs, approfondendo alcuni significati e fenomeni di costume, così come atteggiamenti individuali e di gruppo.
Il cannocchiale si rivolge sia all’esterno, nella realtà sociale, sia all’interno, nelle profondità spesso inconsapevoli della mente individuale.
Il cannocchiale dispone anche di un’altra lente, quella del miglior mondo possibile, non ideale, ma certamente migliore di quello che vediamo e che Varrasi non manca di descrivere.
Nella prima trasmissione il cannocchiale ha inquadrato la smania sociale e individuale "dell'accaparramento", per un aperitivo durante una movida o per una sciata nella ressa di persone che si accalcano (aumentando il tasso di positivi al Covid in Valle D’Aosta e Trentino fino al 50%.).
Il dottor Varrasi distingue l’avidità dai piaceri più solidi e persistenti, evidenziando che l’insicurezza e la paura sono il motore di molti egoismi. Finte identità, quelle dei presunti “ vincenti”,  riempiono le pagine dei social mentre le nostre parti dolenti, in difficoltà, sembrano cancellate. Ma questa operazione è impossibile e la negazione crea ancora più infelicità sociale.
Il dottor Varrasi conclude parlando di libera scelta e fornisce alcuni consigli agli ascoltatori di Rvs.

Scuola e famiglia 09 Tecniche di non violenza seconda parte 20 febbraio 2019

Scuola e famiglia 09 Tecniche di non violenza seconda parte 20 febbraio 2019


In questa puntata la professoressa Maricchiolo, educatrice e formatrice, continuato a spiegare le diverse tecniche di non violenza, che si riferiscono a delle situazioni particolari, con le quali si ottengono dei risultati gratificanti. Seconda parte

Scuola e famiglia 05- Cause principali del bullismo 6 giugno 2018

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In questa puntata la professoressa Maricchiolo educatrice e formatrice ci ha presentato: la leggenda del vecchio Samurai, le cause principali del fenomeno del bullismo e cosa bisogna fare per contrastare il bullismo.

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