La bellezza delle microstorie

La bellezza delle microstorie


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 18 maggio 2022, ascoltiamo Raffaele Volpe, pastore della Chiesa Riformata Svizzera di Firenze.

Tra i temi toccati: la guerra in Ucraina suggerisce un quadro sconfortante della storia umana. Da qui parte la responsabilità dei cristiani di individuare, sviluppare e condividere i segni del Regno di Dio tra noi, a partire dalle piccole storie di tutti i giorni, fatte di solidarietà, pazienza e gentilezza. Nella seconda parte del programma, prendiamo spunto da un articolo in prima pagina sul Corriere della Sera di oggi ("Il cronista punito dai boss") per un ricordo della strage di Capaci e di come reagì dopo il tragico attentato la chiesa battista siciliana di cui Raffaele Volpe  era pastore. 

 

Sparatoria in Colorado. Cordoglio e preghiera della chiesa avventista

Sparatoria in Colorado. Cordoglio e preghiera della chiesa avventista

HopeMedia Italia – “Partecipiamo al lutto della comunità di Boulder colpita da un insensato atto di violenza il 22 marzo, in cui sono morte dieci persone, tra le quali anche un ufficiale delle forze dell'ordine”. Inizia così il messaggio diffuso dalla Federazione Rocky Mountain delle chiese avventiste, con sede in Colorado, negli Stati Uniti. 

“Esprimiamo cordoglio alle famiglie che hanno perso il padre, la madre, il partner, il nonno o il figlio per un atto funesto avvenuto in quello che dovrebbe essere uno spazio pubblico sicuro: un supermercato. Siamo vicini agli impiegati che saranno per sempre traumatizzati da ciò a cui hanno assistito. Infine, siamo vicini anche ai membri della famiglia dell’attentatore, le cui vite sono state cambiate dall'atto diabolico di un individuo” continua il messaggio.

Geoff Patterson, pastore della chiesa avventista di Boulder, è intervenuto subito dopo i tragici eventi del 22 marzo: “I nostri cuori e le nostre preghiere vanno innanzitutto alle famiglie che questa sera sono in lutto, ma anche alle forze dell'ordine della nostra città, che hanno perso un loro uomo, e ai nostri amici e vicini di casa rimasti scossi da questa tragedia".

La chiesa di Boulder si è organizzata per offrire supporto con una rete di persone disponibili ad ascoltare e a pregare con chi ne ha bisogno. “Se qualcuno necessita di preghiere specifiche, sul nostro sito web è disponibile una linea per le richieste di preghiera. Basta chiamare e lasciare un messaggio vocale o inviarci un sms diretto. Il nostro gruppo di preghiera è in attesa. Inoltre, i nostri pastori sono disponibili a parlare con chiunque desideri essere contattato" ha aggiunto Patterson.

Anche Adventist Community Services, l’organismo umanitario della denominazione che opera all’interno degli Stati Uniti, si mobilita e aspetta istruzioni dallo stato del Colorado su quale assistenza poter offrire alla comunità. 
"Abbiamo avuto troppe tragedie simili nella nostra società" ha detto Ed Barnett, presidente della Federazione Rocky Mountain “Finirà mai tutto questo? Desideriamo ardentemente il giorno in cui la violenza cesserà di esistere, quando non ci saranno più lacrime né dolore né morte”.

Patterson ha concluso con la preghiera: “Signore, il male è in questo mondo, e questa volta ha colpito la nostra città. Donaci la forza in questo momento difficile. Amen".

[Fonte: Adventist Review. Immagine: Rocky Mountain Conference News]

 

 

Sfogliando il giornale – Burkina Faso: nuova strage contro i cristiani

Sfogliando il giornale – Burkina Faso: nuova strage contro i cristiani


Cristiani ancora sotto attacco e nel mirino dei jihadisti che hanno scelto di nuovo la domenica per seminare terrore e massacrare i fedeli durante la messa. Nel giorno in cui nello Sri Lanka sono state riaperte le chiese dopo le stragi di Pasqua, in Burkina Faso un gruppo di terroristi ha massacrato un prete e cinque fedeli nel corso della funzione del mattino e poi ha dato fuoco all’edificio. Erano le 9 e la messa era appena iniziata nella parrocchia del Beato Isidore Bakania a Dablo, nel nord del Paese, quando un commando di 20 jihadisti, arrivato a bordo di moto, ha circondato la chiesa.

Roberto Vacca ha intervistato Cristian Nani, direttore di Porte Aperte Italia.

Sfogliando il giornale – Strage di cristiani in Sri Lanka

Sfogliando il giornale – Strage di cristiani in Sri Lanka


Si è tinta di sangue la domenica di Pasqua in Sri Lanka: sei esplosioni simultanee nella mattinata, e altre due più tardi, hanno colpito tre chiese durante le celebrazioni religiose, e tre hotel di lusso. Una delle chiese colpite dall’esplosione è Sant’Antonio a Colombo; le altre due sono: San Sebastiano a Negombo, a 30 chilometri dalla capitale, e la Zion Church a Batticaloa, 250 chilometri a est della capitale. Quest’ultima – in cui si contano almeno 28 morti, tra cui una dozzina di bambini, e 27 feriti – è una chiesa evangelica appartenente alla Comunione delle Chiese Libere dello Sri Lanka. «Che il Signore continui a confortarci tutti in questo momento difficile», ha scritto in un post sulla pagina Facebook della Zion Church, il pastore Roshan Mahesan.

Roberto Vacca ha intervistato sull’argomento Cristian Nani di Porte Aperte Onlus

Foto:Ansa

Stragi in Sri Lanka. Messaggio di cordoglio della Chiesa avventista asiatica

Stragi in Sri Lanka. Messaggio di cordoglio della Chiesa avventista asiatica

Notizie Avventiste – Pubblichiamo il messaggio di solidarietà della Chiesa avventista in Asia meridionale, dopo i sanguinosi attacchi a Colombo.

“La Chiesa avventista del settimo giorno della Regione Asia-Pacifico meridionale esprime le più sentite condoglianze alle famiglie e agli amici colpiti dagli orribili attentati avvenuti nella capitale dello Sri Lanka, Colombo, la domenica di Pasqua, 21 aprile. 290 sono i morti e oltre 450 i feriti delle esplosioni che hanno distrutto quattro hotel e tre chiese. Mentre il numero delle vittime continua a salire, i nostri cuori e le nostre preghiere vanno alle famiglie che hanno perso i propri cari e a quelle delle vittime straniere di otto nazionalità le cui vite sono state spezzate da questo atto di terrore indiscriminato.

Siamo tutti figli di Dio e, in questi momenti, la nostra unità e partecipazione sono più che mai necessarie. Ci sentiamo una cosa sola con coloro che sono nel dolore. Come chiesa rifiutiamo ogni forma di violenza e ferocia. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono per lo Sri Lanka; invitiamo tutti nel mondo a continuare a pregare per le famiglie i cui cuori sono spezzati, affinché possano riprendersi e guarire.

In quanto figli e figlie di Cristo, è nostro compito essere una via di speranza e di amore per tutti, nella diversità, specialmente nei momenti tragici”.
[lf]

[Immagine: Getty’s Image]

Preghiamo per lo Sri Lanka

Preghiamo per lo Sri Lanka

La reazione del Presidente della Chiesa avventista mondiale agli attentati di Colombo.

Notizie Avventiste – “I nostri pensieri sono con le famiglie in lutto per la morte dei loro cari a Colombo, nello Sri Lanka, vittime della terribile e insensata tragedia mortale di questa mattina, in cui sono state prese di mira chiese e altri edifici” afferma Ted N.C. Wilson, presidente della Chiesa avventista mondiale, in un messaggio di solidarietà diffuso subito dopo aver appreso delle stragi nella capitale cingalese. Sette kamikaze si sono fatti esplodere tra la gente, il 21 aprile mattina, domenica di Pasqua, per provocare più vittime possibili. Sono 290 i morti accertati.

“Preghiamo per le famiglie e che il ‘Principe della pace’ regni nei cuori di tutti, anche di quelli che commettono questi atti orribili. Sono persone che hanno bisogno della grazia e dell’amore di Dio nei loro cuori per poter andare a Cristo e al suo perdono. Presto Gesù tornerà per portarci in cielo dove non ci sarà più dolore né sofferenza né morte. Condividiamo questa buona notizia e il messaggio dei tre angeli di Apocalisse 12: 6-12 con chiunque” ha concluso il presidente.
[lf]

[Immagine: Getty’s Image]

Gli studenti di una scuola avventista raccolgono fondi per le vittime di Christchurch

Gli studenti di una scuola avventista raccolgono fondi per le vittime di Christchurch

I fiori diventano simbolo di luce e colore nelle tenebre.

Notizie Avventiste – Un gruppo di studenti di una scuola avventista neozelandese ha iniziato a raccogliere fondi per le vittime musulmane di Christchurch, uccise mentre erano in moschea. Il desiderio dei ragazzi è dare un messaggio di condivisione dell’umanità e per farlo hanno pensato ai fiori. Il progetto infatti si chiama “La forza dei fiori”.

Amelia Tyrrell, 17 anni, e le sue coetanee del Longburn Adventist College hanno raccolto donazioni dai loro compagni di classe da inviare alle famiglie delle vittime degli attacchi terroristici del 15 marzo.

“Gli attentati erano avvenuti il venerdì pomeriggio” ha spiegato il preside della scuola “e sabato abbiamo riflettuto molto sull’accaduto. Incredulità e shock hanno lasciato il posto a dolore e rabbia, mentre ci muovevamo su un territorio inesplorato. Quando è arrivato il lunedì, ci siamo incontrati come scuola, come facciamo sempre all’inizio di una settimana. Cosa si può insegnare per rispondere a un tale atto di odio? Dopo la riunione in cappella, i rappresentanti degli studenti si sono riuniti e hanno convenuto che l’amore è sempre la risposta migliore”. Hanno quindi deciso di organizzare una giornata di raccolta fondi e l’hanno chiamata “La forza dei fiori”, ispirandosi alle ghirlande e ai bouquet che le persone hanno deposto davanti alle moschee in tutta la Nuova Zelanda.

“È solo un’immagine positiva di come sono gli esseri umani, con tutti questi colori diversi che si distinguono l’uno dall’altro e che sono ancora più belli insieme”, ha affermato Tyrrell.

Mercoledì 20 marzo, ogni studente e membro del personale del Longburn Adventist College ha indossato fiori nei capelli, al collo o stampati su camicie dai colori vivaci, e fatto una donazione.

È stata una giornata volutamente brillante e piena di speranza, in contrapposizione al giorno più buio della Nuova Zelanda, un momento in cui le persone hanno riflettuto sul fatto che tutti noi siamo simili, ha aggiunto Tyrrell.

La giovane ha anche notato che molte delle vittime erano rifugiati e immigrati venuti nel Paese per sentirsi al sicuro. Anche la sua famiglia. “Ci sono stati due attacchi terroristici vicino al luogo dove abitavo nel Regno Unito, e la maggiore presenza della polizia, la paura e l’incertezza su quando sarebbe arrivato il prossimo attacco è stato troppo per noi” ha raccontato Tyrrel “La mia famiglia è arrivata qui 18 mesi fa per scappare da quella sensazione, ma ora è anche qui”.
[lf]

[Fonte: Adventist Review. Foto: Warwick Smith]

Solidarietà a Strasburgo dalla Chiesa avventista

Solidarietà a Strasburgo dalla Chiesa avventista

L’Unione avventista di Francia, Belgio e Lussemburgo condanna l’attentato ed esprime vicinanza alle famiglie colpite.

Notizie Avventiste – Dopo i tragici eventi di ieri sera a Strasburgo, la Chiesa avventista condanna tutte le forme di violenza e ancora di più quelle perpetrate con il pretesto dell’intolleranza religiosa o dell’imposizione di una religione.

“L’atto omicida di violenza che ha avuto luogo la scorsa notte a Strasburgo è abominevole, intollerabile e lo condanno nel modo più forte possibile” ha affermato Ruben de Abreu, presidente dell’Unione avventista franco-belga-lussemburghese.

“Ma non sarebbe giusto limitare il rifiuto e la condanna a ciò che è accaduto a Strasburgo” ha aggiunto “Non dimentichiamo ciò che accade ogni giorno in altre parti del mondo, nel nome della cosiddetta ‘religione’ che non ha nulla a che fare con i credenti e le persone di pace. La nostra solidarietà e le nostre preghiere sono rivolte anche a tutte le persone colpite in questi giorni, alle vittime e alle loro famiglie”.

Ha quindi proseguito rivolgendo un pensiero alle famiglie che hanno perso i loro cari e ai feriti di Strasburgo.

“Ci uniamo alle famiglie delle vittime colpite da queste barbarie nel desiderare che i sopravvissuti e i feriti possano riprendersi presto” ha proseguito “Il lutto di ogni famiglia è condiviso dalla Chiesa avventista e da tutti coloro che combattono in un modo o nell’altro per la difesa dei diritti umani e delle libertà, e per la sicurezza dei cittadini”.

 

[Fonte: Pedro Torres, EudNews]

 

 

 

 

Il cordoglio della Chiesa avventista nordamericana per la sparatoria a Thousand Oaks, in California

Il cordoglio della Chiesa avventista nordamericana per la sparatoria a Thousand Oaks, in California

Le chiese diventino luoghi accoglienti e sicuri dove le persone possano elaborare il lutto. I leader nazionali e locali di adoperino per porre “fine alla minaccia che le armi rappresentano per tutti”.

Notizie Avventiste – L’intera famiglia della Chiesa avventista in California e America del nord ha espresso profondo cordoglio per le vittime della sparatoria avvenuta la notte dell’8 novembre in un pub di Thousand Oaks, in California, molto vicino alla sede dell’Unione avventista Pacific.

“Abbiamo il cuore a pezzi pensando a coloro che hanno perso i propri cari e amici la scorsa notte, e a quanti soffriranno molto a causa di questa violenza insensata” afferma la dichiarazione pubblica.

“Come famiglia di fede” continua il documento “preghiamo per la guarigione di tutti coloro che sono stati colpiti. Mentre le nostre preghiere salgono e il nostro cuore è vicino a quanti sono stati devastati da questo orribile evento, non possiamo fermarci qui. Facciamo appello alle nostre comunità di fede e ai pastori che le guidano perché offrano un ambiente confortevole e sicuro in cui le persone possano elaborare il lutto e riprendersi. Chiediamo loro di aiutare a facilitare le difficili conversazioni, che non possono più essere rimandate, sul perché questo accade e su come si possa affrontare la violenza che devasta il nostro Paese”.

I dirigenti avventisti si rivolgono poi alle autorità per quanto riguarda l’uso delle armi. “Come comunità di fede che si riunisce in servizi religiosi pubblici, chiediamo ai nostri leader nazionali e locali di fare di più per proteggere il diritto alla sicurezza degli individui, ponendo fine alla minaccia che le armi rappresentano per tutti”.

“Noi crediamo” concludono “che ‘Il Signore è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito’ (Sl 34:18). Possa questo essere vero per tutti coloro che sono addolorati e rattristati in questo momento di lutto”.

La dichiarazione è firmata dai pastori: Daniel R. Jackson, presidente della Regione Nordamericana (Nad) della Chiesa avventista; Ricardo B. Graham, presidente della Pacific Union Conference; e Velino Salazar, presidente della Southern California Conference.

 

(Fonte: Nad)

Solidarietà della Chiesa avventista nordamericana alla comunità ebraica di Pittsburgh

Solidarietà della Chiesa avventista nordamericana alla comunità ebraica di Pittsburgh

Il dolore per le vittime della sparatoria. Un appello alla preghiera e a “unirsi per aiutare tutti coloro che sono stati colpiti da questi atti odiosi”.

Notizie Avventiste – In una dichiarazione, la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno del Nord America ha espresso profonda tristezza e preoccupazione dopo la sparatoria avvenuta il 27 ottobre, durante i servizi sabatici, in una sinagoga di Pittsburgh, in Pennsylvania. Undici persone hanno perso la vita e altre quattro sono rimaste ferite.

“La nostra solidarietà e le nostre preghiere vanno alle famiglie delle persone uccise e a tutti i nostri fratelli e sorelle ebrei” afferma il documento che porta la firma del presidente Daniel R. Jackson, del segretario Alexander Bryant e del tesoriere Thomas Evans, le tre più alte cariche della denominazione in America del nord.

“Gli Stati Uniti” continua “sono stati fondati sulla promessa della libertà religiosa e quando a un gruppo di fede è tolto questo diritto, tutti noi soffriamo. Niente è più sacro del diritto di adorare il nostro Dio nella sicurezza dei nostri santuari con coloro che amiamo”.

La dichiarazione prosegue affermando la ricchezza della diversità.
“Siamo anche turbati per gli altri recenti atti di violenza e di odio che servono a dividere questo paese” aggiungono i tre vertici della Chiesa “La nostra diversità ci rende più forti; riflette le culture, le religioni e le etnie del mondo”.

Un appello alla solidarietà e alla preghiera chiude il documento.
“È in momenti come questi che gli americani devono unirsi per aiutare tutti coloro che sono stati colpiti da questi atti odiosi. Non c’è razza, genere, etnia o religione nel momento del bisogno. Siamo tutti figli di Dio e abbiamo bisogno della compassione e del suo amore. Chiediamo a tutte le persone, indipendentemente dalla loro fede, di pregare per la guarigione dei cuori spezzati, dei feriti e di coloro che piangono la perdita dei loro cari. Dio ci chiama a trattare tutti con compassione e amore, specialmente le persone diverse da noi stessi. Possiamo e dobbiamo fare meglio”. (lf)

 

Due morti e otto feriti nel presunto attacco terroristico davanti a una chiesa avventista in Pakistan

Due morti e otto feriti nel presunto attacco terroristico davanti a una chiesa avventista in Pakistan

Il dolore e la condanna dei vertici della denominazione nel Paese. Le condoglianze del presidente mondiale.

Notizie Avventiste – Domenica scorsa, 15 aprile, presunti terroristi in moto hanno aperto il fuoco davanti alla chiesa cristiana avventista di Quetta, in Pakistan. Due persone sono state uccise e otto sono rimaste ferite. Una delle vittime era il figlio diciottenne di un avventista. I leader dei principali partiti politici del Paese hanno condannato il brutale attacco che è stato ben presto rivendicato dallo Stato islamico (Isis).

“Siamo profondamente addolorati per questo attacco insensato” hanno dichiarato i vertici della denominazione nel Paese “Condanniamo la violenza in tutte le sue forme”.

In Pakistan abitano 12.000 avventisti. Il loro desiderio è vivere in pace e aiutare i propri vicini e le persone bisognose attraverso programmi di servizio e assistenza comunitaria.

“In questo momento difficile” hanno aggiunto i leader “ci sentiamo molto confortati dalla cura e dal sostegno dei nostri amici cristiani e musulmani. Preghiamo e aiutiamo le famiglie di coloro che hanno perso i loro cari in questa tragedia”. La dichiarazione si conclude con un desiderio: “cerchiamo insieme la compassione e la pace di Dio per vincere la violenza e l’odio”.

Quetta ha un milione di abitanti e si trova a nord di Karachi e a ovest di Lahore, vicino al confine con l’Afghanistan.

Secondo Ucan, un’agenzia di stampa cattolica indipendente in Asia, dopo l’attentato ci sono state dimostrazioni proseguite per ore nella città capoluogo della provincia del Balucistan. I dimostranti si sono fermati solo quando il governo provinciale ha deciso di istituire una commissione che elabori un piano di sicurezza globale per proteggere le comunità cristiane.

Le condoglianze di Ted Wilson
“È con grande tristezza che abbiamo appreso della tragica sparatoria di domenica sera, 15 aprile, fuori dalla nostra chiesa di Quetta, in Pakistan”, ha affermato il presidente della Chiesa avventista mondiale, Ted N.C. Wilson.

“Il figlio diciottenne di un membro di chiesa e un’altra persona sono stati uccisi, e otto persone sono rimaste ferite. Il nostro affetto va a tutte le famiglie colpite. Faccio appello agli avventisti nel mondo affinché preghino per la libertà religiosa e le opportunità spirituali in Pakistan e in tutti gli altri Paesi del mondo, mentre continuiamo a seguire le orme di Gesù nel servizio verso altri, e condividiamo Cristo, la sua giustizia, il messaggio dei suoi tre angeli in Apocalisse 14 e il suo prossimo ritorno”.

(Fonte: Adventist News Network, Apd)

Attentati a Barcellona. La ferma condanna della Chiesa cristiana avventista

Attentati a Barcellona. La ferma condanna della Chiesa cristiana avventista


Il presidente dell’Unione spagnola e i leader europei: Preghiamo per i feriti e le famiglie che hanno perso i loro cari.

Notizie Avventiste/ Eud e Ted news – Due attacchi terroristici hanno insanguinato Barcellona. Nel pomeriggio di ieri, 17 agosto, un furgone si è lanciato sulla folla di persone che passeggiavano lungo la Rambla. 13 i morti, tra cui 2 italiani, e oltre 90 i feriti, tra cui 3 italiani. Nella notte un altro attacco ha colpito Cambrils, a 115 km a sud di Barcellona. 1 morto e sette feriti; la polizia ha ucciso i cinque attentatori.

Sono gli ultimi di una serie di attacchi avvenuti in diverse città europee nei mesi scorsi, tutti con la stessa dinamica: veicoli lanciati contro persone innocenti.

I leader della Chiesa cristiana avventista del 7° giorno in Spagna e in Europa hanno subito espresso dolore per l’accaduto e chiesto di pregare per quanti sono stati colpiti. Óscar López, presidente dell’Unione avventista spagnola, ha parlato di orrore e di famiglie spezzate.
È “l’insensatezza dell’odio, del fanatismo che non ha nulla di ‘religioso’, ad attivare coloro che credono valga la pena di morire uccidendo”, ha affermato, “Soffriamo per il male causato a tante famiglie e preghiamo per i feriti e per tutte le famiglie colpite. Condanniamo, con il cuore spezzato dal dolore, la violenza e l’odio sempre più evidenti in questo mondo decadente”.

Ha poi concluso: “Oggi dobbiamo esprimere con chiarezza che il fondamento del vangelo è l’amore per il prossimo e che, come cristiani, desideriamo un mondo migliore dove regni la giustizia. Fino ad allora, ci impegniamo a rendere il nostro mondo un posto migliore. È il momento di pregare. Dio avrà l’ultima parola. ‘Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore’ (Eb. 12:14)”.

“Viviamo in un tempo di violenza che ci sconvolge ogni giorno”, ha dichiarato Corrado Cozzi, portavoce della Regione intereuropea della chiesa, “Preghiamo per le famiglie delle vittime di Barcellona e per coloro che sono ricoverati in ospedale. Sentiamo il loro dolore e preghiamo che Dio possa consolarli”.

Philip Matthew, del canale televisivo avventista Hope Channel, era a meno di 50 metri dal luogo dell’attentato a Barcellona. “Guardando l’itinerario che ho percorso e la mappa che hanno mostrato i notiziari, probabilmente il ragazzo [l’attentatore] era solo qualche metro dietro di me durante la fuga”, ha scritto su WhatsApp.

I giovani avventisti di Barcellona erano tra i 4.000 coetanei che hanno partecipato al Congresso paneuropeo della gioventù, svoltosi a 350 km a sud, a Valencia, i primi di agosto. Molti hanno attraversato la città catalana mentre erano in viaggio verso l’evento e ne hanno ammirato l’architettura e le splendide bellezze.

Il congresso, punto di forza spirituale per i giovani, ha anche evidenziato quanto siano necessari la cura dell’ambiente, il rispetto per tutte le persone, compresi coloro che sono diversi da noi, e il desiderio di dire agli uomini e alle donne che l’amore e la compassione possono superare la paura e l’odio, anche in situazioni come quelle avvenute a Barcellona.

(Foto: Tim Easley su Unsplash)

 

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