L’altrobinario: Comunicatori avventisti da tutto il mondo si confrontano in un convegno in Giordania

L’altrobinario: Comunicatori avventisti da tutto il mondo si confrontano in un convegno in Giordania


Si scrive GAiN, si legge Global Adventist internet Network. Ogni anno un folto gruppo specialisti dei media della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno (video, radio, tv, web e Information Technology) si incontrano per scambiare idee, esperienze, progetti. Un appuntamento internazionale che ha una sua edizione mondiale e un’altra europea. Nel 2019, i due incontri si sono concentrati in una unica sede sul mar Morto in Giordania, in una terra di biblica memoria. Per noi c’era Veronica Addazio direttore di Radio Voce della Speranza che ha presentato HopeMedia Italia, il nuovo centro unico dei media avventisti. Claudio Coppini non ha perso l’occasione per intervistarla e dare a Veronica l’opportunità di farci capire meglio l’importanza della comunicazione nel mondo di oggi. E quanto anche la chiesa avventista debba imparare ad utilizzarla in modo adeguato e sempre più efficace al servizio dell’evangelo.

Pedro Torres è il nuovo direttore delle Comunicazioni nell’Unione franco-belga

Pedro Torres è il nuovo direttore delle Comunicazioni nell’Unione franco-belga


Maol
– Dall’8 al 12 maggio, nei pressi di Lione, si è tenuta l’Assemblea amministrativa dell’Unione di Federazioni Avventiste di Francia, Belgio e Lussemburgo (Ufa), sul tema «Insieme, portatori di speranza». 170 delegati hanno partecipato ai lavori ed eletto il nuovo esecutivo che resterà in carica nei prossimi cinque anni.

Il past. Pedro Torres, spagnolo, è il nuovo responsabile del Polo Comunicazioni dell’Ufa. Vanta una vasta esperienza nel campo delle  comunicazioni (ha diretto per diversi anni l’omonimo dipartimento nell’Unione avventista spagnola) ed è stato anche direttore di Hope Media Spagna.

È conosciuto in Italia per essere stato l’ospite speciale al seminario di formazione organizzato dal Dipartimento Comunicazioni dell’Unione italiana, nel 2013, a Poppi (AR). In quella occasione fu molto apprezzato dai partecipanti sia per i messaggi spirituali sia per aver condiviso la sua esperienza nei media. Guidò i presenti nella comprensione del ruolo del comunicatore all’interno di ogni comunità, fornì diverse informazioni pratiche e toccò punti nevralgici, tra cui la legislazione della privacy.


I delegati hanno anche eletto i vertici dell’Unione franco-belga. Il past. Ruben de Abreu è stato confermato presidente. Il past. Gabriel Goléa è il nuovo segretario generale; sostituisce il past. Jean-Paul Barquon che andrà in pensione il prossimo luglio. Il past. Philippe Aurouze, già tesoriere della Federazione del sud della Francia, è il nuovo tesoriere dell’Ufa; prende il posto di Pierre-Jean Tizio, anche lui in pensione.
L’Unione franco-belga conta circa 18.000 avventisti che si riuniscono in 165 chiese. (l.f.)

(Fonti: Bia, Revista Adventista, Eud news)

 

Comunicatori avventisti in convegno evidenziano l’importanza di lavorare in sinergia

Comunicatori avventisti in convegno evidenziano l’importanza di lavorare in sinergia

Il Gain Europe 2018 invita i partecipanti a camminare, parlare e crescere insieme per la missione.

Notizie Avventiste – Circa 120 professionisti delle comunicazioni, provenienti da 20 Paesi, si sono incontrati nei pressi di Valencia (a Canet) dal 23 al 28 marzo, per partecipare al convegno 2018 del Global Adventist Internet Network (Gain).

L’evento si proponeva gli obiettivi di aumentare le conoscenze sulla comunicazione, scambiare informazioni rilevanti e creare nuove connessioni, ma anche rafforzare i percorsi e aumentare le possibilità di svolgere attività missionarie nella chiesa.

Organizzato dai Dipartimenti Comunicazioni dei due organismi che supervisionano le chiese cristiane avventiste in Europa (Ted ed Eud), il convegno si è avvalso del supporto tecnico del centro spagnolo “HopeMedia” e di quello tedesco “Stimme der Hoffnung”.

I partecipanti hanno potuto scegliere tra un’ampia selezione di workshop su temi che spaziavano dal giornalismo alla produzione audiovisiva, dalla gestione dei social media all’evangelizzazione multimediale.

“Il Gain europeo è uno degli eventi a cui amo partecipare” ha dichiarato Brent Hardinge, assistente del direttore delle Comunicazioni della Chiesa mondiale “Ho sempre l’occasione di conoscere progetti stimolanti”.

Sono state presentate le ultime produzioni realizzate nei vari Paesi, come la serie  video inglese sui luoghi della Riforma protestante, girata nel 2017, in occasione del Cinquecentesimo anniversario; la seconda stagione dei dicumentari “Animal Encounters”, girati in Costa Rica; ecc.

“Una delle cose che mi ha colpito” ha affermato Costin Jordache, di Adventist Review “è l’enfasi del Gain sulla collaborazione e la sinergia. È importante riunirsi e creare sinergie per il bene della missione. E i partecipanti al Gain europeo non discutono solo di idee, ma creano anche modelli”. Si tratta di “usare tecnologia e innovazione per far crescere il regno di Dio in tutto il mondo”.

Anche Bill Knott, direttore esecutivo di Adventist Review, ha incoraggiato i partecipanti a “camminare e parlare insieme” per favorire la collaborazione attraverso la conversazione e l’ascolto.

(Fonte: EudNews, Adventist Review. Foto credit: Tor Tjeransen)

 

Condividere la speranza in un’app

Condividere la speranza in un’app

App_Sharing_HopeANN/Maol – Il dipartimento delle Pubblicazioni della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno mondiale ha lanciato un’app quest’anno, che consente agli utenti di inviare facilmente libri e brani a chiunque, via email o tramite i social media. L’app si chiama Sharing Hope ed è stata presentata a luglio all’Assemblea Mondiale. Offre gratuitamente una biblioteca di pubblicazioni avventiste, tra cui la letteratura evangelistica e i libri più conosciuti di Ellen G. White, co-fondatrice della chiesa. In futuro si pensa di mettere a disposizione anche riviste, riflessioni spirituali quotidiane e materiale missionario proveniente da tutte le Divisioni della chiesa.

«Negli ultimi dieci anni abbiamo prodotto diversi libri missionari che sono stati tradotti in molte lingue. Centinaia di milioni di libri sono stati stampati e distribuiti in tutto il mondo», ha affermato Willmar Hirle, direttore associato del dipartimento Pubblicazioni della chiesa mondiale. Ci sono aree, tuttavia, in cui le pubblicazioni cartacee cristiane non possono circolare. Nelle zone in cui la libertà religiosa è limitata, la tecnologia può essere un valido aiuto per far conoscere il messaggio di Gesù.

«Qualche anno fa, volevo visitare un paese in cui vivono non più di 200 avventisti», ha raccontato Hirle. Ma il visto gli è stato negato e così ha iniziato a inviare libri e riviste per la comunità avventista del posto. La polizia ha intercettato questo materiale e ha arrestato oltre 20 avventisti.

«Non posso andare laggiù né posso inviare o stampare libri lì. Ma la lingua di quel paese è già qui, nell’app», ha aggiunto Hirle, «E ora gli avventisti ricevono le nostre pubblicazioni».

Secondo Viviene Martinelli, responsabile del progetto dell’applicazione, lo scopo di Sharing Hope è dare agli utenti la possibilità di raggiungere ogni cultura in tutte le parti del globo. Se si vuole far conoscere la propria fede a qualcuno che parla una lingua straniera, l’utente può facilmente prendere un libro in quella lingua e condividerlo. I contenuti sono ora disponibili in arabo, inglese, francese, italiano, spagnolo, portoghese e russo. E al momento l’applicazione scalfisce solo la superficie dei suoi obiettivi di espansione linguistica.

Prima della fine del prossimo anno, Hirle spera che l’applicazione raggiunga le 100 lingue. «Entro la fine del quinquennio, ci piacerebbe avere tutte le lingue del mondo», ha concluso.

L’app Sharing Hope [www.sharinghope.com] è disponibile su iTunes e Google Play.

GAiN online, un esperimento riuscito

GAiN online, un esperimento riuscito

N7-Gain 2015-13.800 persone in oltre 100 paesi hanno seguito il convegno del Global Adventist Internet Network trasmesso in quattro lingue.

Notizie Avventiste – La conferenza annuale del Global Adventist Internet Network (GAiN), il forum della tecnologia avventista e di professionisti e appassionati della comunicazione, quest’anno si è tenuta online, dall’11 al 15 febbraio, registrando la più alta partecipazione della sua storia: 3.800 persone in oltre 100 paesi. Le relazioni e le successive discussioni interattive con i telespettatori, che inviavano domande e commenti via Facebook e Twitter, sono state presentate in quattro lingue (inglese, francese, portoghese e spagnolo), in tre orari diversi della giornata, per assicurare a tutti, nel mondo, la possibilità di seguire l’evento.

Nancy Lamoreaux, chief information officer della Chiesa avventista mondiale, ha aperto il convegno ponendo una domanda basilare: “In che modo la Chiesa e i suoi membri pensano di continuare ad adottare la tecnologia per diffondere il Vangelo?

A questo interrogativo hanno cercato di rispondere i vari esperti per l’attuazione delle tecnologie emergenti alla missione e all’istruzione, nei cinque giorni della conferenza.

N. Lamoreaux ha chiesto al pubblico di “immaginare le possibilità” del futuro. Ha predetto un “Internet di tutto” entro cinque anni, affermando che la tecnologia potrebbe presto includere caricabatterie wireless, bioprinting 3D per creare protesi di reni e altri organi, e più di 50 miliardi di dispositivi connessi a Internet. Ma il messaggio di fondo del suo discorso, e anche della conferenza, è quello di avere contatti personali e cambiare la vita.

Ha citato il testo biblico dell’incontro di Gesù con la samaritana al pozzo, che contiene la conversazione più lunga di Gesù. L’episodio del Vangelo di Giovanni racconta come la donna divenne un discepolo dopo aver parlato con Gesù.
“In quale modo utilizzeremo l’“Internet di tutto” per connetterci, collaborare e operare un cambiamento quando incontreremo la ‘donna al pozzo’?”, ha concluso Nancy Lamoreaux.

N7-Gain 2015-2Nel secondo giorno del convegno, i migliori esperti IT della Chiesa avventista hanno dato consigli e suggerimenti sulla sicurezza informatica, lo sviluppo di applicazioni e l’utilizzo di un software “localizzato” per una missione regionale più efficace.

David Greene, direttore IT nella regione Nordamericana (Nad) della Chiesa, ha presentato le migliori pratiche per la sicurezza informatica. Ha quindi esortato a testare costantemente i propri siti alla ricerca di vulnerabilità e ad aggiornare i metodi di sicurezza.

Fra due anni, l’80 per cento dei certificati di sicurezza dei siti web saranno obsoleti ed è importante ricreare regolarmente le chiavi dei certificati.

I dirigenti della Nad hanno presentato un’anteprima del loro futuro portale web per le risorse nel campo educativo e della formazione. L’iniziativa, denominata Adventist Learning Community, prevede di rafforzare l’apprendimento a distanza dei pastori, dei membri di chiesa e degli studenti, e consentirà agli enti e alle scuole avventiste di condividere corsi e risorse di certificazione per migliorare la formazione.

N7-Gain 2015-3Nel terzo giorno del convegno, i relatori hanno invitato ad adottare gli standard avventisti di identità online e a considerare l’eventuale a formazione di chiese multi-sito, ove possibile.

Dean Waterman, pastore in Virginia, ha promosso quest’ultimo modello di comunità religiosa. Il concetto è quello di aprire una sede legata alla chiesa principale che avvierà il processo di fondazione di altre chiese. Spesso, le chiese “succursali” condividono i servizi attraverso lo streaming dal vivo. Il modello è cresciuto negli ultimi anni. Oggi ci sono 10.000 chiese multi-sito di varie denominazioni negli Stati Uniti; dieci anni fa erano 3.000. Tra i vantaggi vi è

la condivisione di risorse e di personale. Inoltre, una chiesa in declino può ricevere supporto unendo i ministri con una più fiorente. “Credo che il modello multi-sito sia uno degli strumenti più efficaci a cui potremmo guardare”, ha affermato Waterman.

N7-Gain 2015-4Nel giorno finale della conferenza, gli esperti avventisti di tecnologia hanno promosso il concetto di creazione di giochi per l’istruzione, l’evangelizzazione e la testimonianza. Inoltre si è parlato di come mantenere nel budget un reparto di tecnologia dell’informazione ed è stata fatta una panoramica della crescente popolarità e uso della moneta virtuale (per esempio il Bitcoin).

D. P. Harris, vicepresidente per i sistemi informativi presso la Loma Linda University, ha iniziato la giornata promuovendo la creazione di giochi all’interno della Chiesa avventista finalizzati all’istruzione e alla missione.

“Come educatori dobbiamo creare un’esperienza di apprendimento che sia coinvolgente, ambiziosa e realizzabile”, ha affermato Harris. “I giochi sono al momento ciò che le persone usano di più in tutto il mondo”.

La Loma Linda University ha recentemente ospitato una sessione di “game-storming”, in cui i dirigenti hanno invitato gli studenti delle scuole superiori a creare giochi che promuovono una vita sana. L’università sviluppa, inoltre, giochi per la formazione continua degli studenti di medicina e dei medici dell’ospedale universitario.

I giochi per scopi didattici, secondo Harris, devono avere elementi molto divertenti, altrimenti rischiano di essere ignorati. Al momento, tre università avventiste offrono almeno un corso di studi in Game Development: Andrews University e Southern Adventist University negli Stati Uniti, e Montemorelos in Messico.

GAiN online, un esperimento riuscito

In Serbia, doni “a cuore aperto” per la strada

open_heart_street1mA Belgrado, la casa editrice avvetnista Preporod ha iniziato il nuovo anno distribuendo oltre 25.000 copie di libri e dvd ai concittadini, e raccogliendo 100.000 dinari per la casa rifugio di Smedervo.

Notizie Avventiste/tedNews – Nella rigida mattina di Capodanno, il termometro era sceso a meno 12 gradi nel centro di Belgrado, ma la strada Svetogorska, come ogni primo giorno dell’anno, aveva cambiato il suo nome in “Open Heart Street”. Solo i più coraggiosi e diligenti alle 8.30 erano lì, a sistemare gli stand con i prodotti, domandandosi se la gente sarebbe scesa in strada nonostante il freddo.

Lo stand della casa editrice avventista Preporod era già pronto e i volontari, membri della chiesa di Belgrado, avevano iniziato a distribuire libri e dvd ai primi passanti. “Buongiorno e buon anno! Questo è il regalo di Capodanno della casa editrice Preporod per te”, era il messaggio con cui i volontari open_heart_street2accoglievano le persone che si avvicinavano allo stand. Giovani, coppie sposate, genitori con bambini e anziani, tutti erano sorpresi che qualcuno offrisse qualcosa gratuitamente, ma accettavano i doni e chiedevano che cosa potevano dare in cambio. “Raccogliamo donazioni per la casa rifugio per donne e bambini, Safe House, di Smederevo. Se desiderate, potete mettere qualcosa in quella scatola laggiù”, era la risposta dei volontari.

Il gelo aumentava con il passare delle ore, ma “Open Heart Street” diventava sempre più affollata. Tanta gente era in coda davanti allo stand avventista per ricevere il regalo di Capodanno; in diversi hanno chiesto una copia in più per un familiare, un parente, un amico. open_heart_street5Solo alcuni individui avevano restituito i doni ricevuti perché non erano interessati ai temi religiosi, ed è andata bene così, dato che il diritto alla libera scelta è valido anche il primo giorno dell’anno.

Allo stand le persone hanno posto domande, espresso apprezzamento e critiche, ma quasi tutti sono andati via con un regalo in mano. Trentasei volontari, tra cui quattro bambini, a turno, hanno lavorato instancabilmente. Libri, riviste e dvd lentamente hanno trovato un posto più caldo: una mano, una tasca del cappotto, una borsa; mentre la scatola delle donazioni era sempre più piena.

Alla fine della giornata, i volontari erano quasi congelati, ma il loro cuore era caldo perché avevano distribuito 25.350 libri e dvd, e raccolto 98.000 dinari per la casa rifugio.

Smentite dell’autore sulla voce di un fratello avventista del papa

Smentite dell’autore sulla voce di un fratello avventista del papa

Maol/Eud – Nelle ultime settimane sono circolate alcune voci circa un fratello avventista di papa Francesco.

In luglio, tramite l’Informatore verde, il dipartimento Comunicazioni dell’Uicca ha informato le comunità in Italia che questa notizia, diffusa da alcuni video sul web, è falsa. In tale Informatore si spiega anche che le affermazioni di Hugo Gambetta, ex pastore ed ex membro avventista, non sono fondate.

Per fugare ogni dubbio o perplessità, il direttore delle Comunicazioni dell’Eud, Corrado Cozzi, ha inviato un ultimo comunicato in cui informa che Hugo Gambetta ha rilasciato una video-dichiarazione sulla questione del fratello avventista del papa. In essa, Gambetta chiede scusa per aver dato tale informazione, ricevuta da una sua fonte, senza verificarne prima la fondatezza. Ammette di aver commesso un errore e che la notizia è sbagliata. Questa dichiarazione mette quindi il punto finale a tutta la questione.

Per la video dichiarazione di Gambetta in spagnolo, cliccare qui.

Pratovecchio – Presentazione “Giornalino della chiesa”

Pratovecchio – Presentazione “Giornalino della chiesa”

Fabian Greavu – Sabato 19 gennaio abbiamo pubblicato nella nostra chiesa il giornalino “Verso dove”, che questo mese ha come titolo “La chiesa di Dio” e presenta vari passaggi, vicende e personaggi, andando a trasmettere al lettore il messaggio dell’evangelizzazione. Il giornalino è stato stampato in varie copie e distribuito ai membri della comunità.

Hope Channel Stati Uniti annuncia il canale italiano online

Hope Channel Stati Uniti annuncia il canale italiano online

Bia Pubblichiamo la traduzione della notizia apparsa sul sito di Hope Channel Stati Uniti in cui si annuncia la nascita dell’omonimo canale in lingua italiana.
Hope Channel Italia si è aggiunta recentemente agli altri canali solo on-line – come Bulgaria, Norvegia, Corea, Polonia, Indonesia – ed è previsto il suo lancio definitivo sul satellite.
“Hope Channel Italia vuole colmare la lacuna esistente per quelle persone di tutto il mondo che parlano italiano”, ha affermato Vincenzo Annunziata, direttore nazionale delle Comunicazioni della Chiesa avventista del 7° giorno. “La fase iniziale è online, ma presto i programmi saranno anche su Hope Channel Europa”.
“Stiamo producendo programmi sulla salute, la famiglia, lo studio della Bibbia, la musica e l’attualità”, ha spiegato. “I nostri programmi affrontano questioni sociali e religiose come la scienza della creazione e l’abuso di sostanze. In seguito, aggiungeremo un programma di notizie da Roma sulla libertà religiosa, prodotto anche in inglese per il pubblico internazionale”.
Guarda Hope Channel Italia su www.HopeChannel.it

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