In questa puntata di Sfogliando il giornale, partendo da un articolo di Alessandro D’Avenia del Corriere della Sera del 25 maggio dal titolo “Pietà per la scuola”, Roberto Vacca ha intervistato il professore di un liceo scientifico di Firenze, Alessio Del Fante, che ci ha raccontato come ha vissuto la chiusura della scuole e la didattica a distanza dal punto di vista umano e professionale, ma anche quali potrebbero essere i criteri fondamentali per una riforma della scuola italiana.
In questa puntata di Sfogliando il giornale, prendendo spunto dall’articolo di Guido Tonelli “Quando le parole ci aiutano a vivere” sul Corriere della Sera del 25 marzo, Roberto Vacca intervista il pastore avventista Michele Abiusi. Sono irritanti le opinioni del tutto sbagliate di alcuni intellettuali, ma si può trovare conforto nelle rare dichiarazioni di chi aiuta coloro che soffrono.
In questo numero di Sfogliando il giornale Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano lo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Tomai prendendo spunto dall’editoriale di Antonio Polito apparso sul Corriere della Sera del 9/3/2020, dal titolo “Nessuno sfugge“.
“Ora il dovere civico di ognuno di noi è solo di dare una mano, di fare la sua parte, di accettare i sacrifici richiesti. Da molto tempo abbiamo imparato a vivere di soli diritti. È giunto il momento — accade nella storia di una nazione — dei doveri.“
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto con le misure per il contenimento dei contagi da coronavirus. A ispirare il pacchetto di misure un principio di cautela: si teme per la tenuta del sistema sanitario e in particolare dei reparti di rianimazione del Nord, che sarebbero messi a dura prova da una diffusione ampia del virus.
Prendendo spunto da questo articolo del Corriere della Sera del 4 marzo 2020, che illustra le nuove linee guida per far fronte al contagio del coronavirus che devono ispirare i comportamenti degli italiani (stop a baci, abbracci, strette di mano, anziani il più possibile in casa), riflettiamo con lo psicologo e psicoterapeuta Samuele Orsucci sull’impatto che queste norme avranno sulle relazioni sociali.
Il burattino giace in un angolo e, non appena Pinocchio lo vede, esclama: «Com’ero buffo, quand’ero un burattino». Non è un burattino «trasformato» in bambino, come nella edulcorata versione Disney, ma è «un altro».
Non è trasformazione, ma nascita: è morto l’io-schiavo (burattino) ed è nato l’io-libero (figlio). Si è compiuto il destino: l’avventura di ogni vita è diventare vivi per amore, attraversando la morte dell’io chiuso in sé e ancora incapace di amare.
Dall’articolo di Alessandro D’Avenia
“Una bambinata universale” del Corriere della Sera del 13 gennaio 2020
In questo numero Claudio Coppini e Roberto Vacca intervistano il pastore e scrittore Rolando Rizzo sulle suggestioni che ci offre ancora oggi il Pinocchio di Collodi, riproposto in questi giorni nella versione cinematografica di Matteo Garrone.
Una riflessione di Giuliana Laterza, Counsellor professionista psicosintetista in ambito educativo, intervistata da Claudio Coppini e Roberto Vacca su un articolo del professore Alessandro D’Avenia, dal titolo “L’equilibrio è nelle orecchie” (Corriere della sera, 22/10/2018).
Per chi volesse contattare la dottoressa Giuliana Laterza può scrivere a giuliana.laterza@counsellor.com