Mosè dà da parte di Dio indicazioni al popolo sui voti, giuramenti…. La parola non può essere usata alla leggera, ogni parola ha un peso nella vita propria e delle persone.
Segui il commento alla parasha di questa settimana curato da David Zebuloni, giornalista italiano in Israele, corrispondente estero per Libero Quotidiano.
Alessandro Butera ci offre una breve riflessione dal titolo “Chi forma, si ferma”, prendendo spunto da questo testo biblico:
«Non c’è mai più stato in Israele un profeta simile a Mosè, con il quale il SIGNORE abbia trattato faccia a faccia. Nessuno è stato simile a lui in tutti quei segni e miracoli che Dio lo mandò a fare nel paese d’Egitto contro il faraone, contro tutti i suoi servi e contro tutto il suo paese; né simile a lui in quegli atti potenti e in tutte quelle grandi cose tremende che Mosè fece davanti agli occhi di tutto Israele.» (Deuteronomio 34:10-12).
La serie iBelieve (“Io credo”) è a cura degli studenti della Facoltà avventista di teologia di Firenze.