Davide, il re pastore

Davide, il re pastore


Il pastore avventista Mihai Bumbar ci racconta alcuni aspetti importanti della vita di Davide, un re che il Signore ha scelto per il popolo d’Israele. Un uomo secondo il cuore di Dio, integro, umile, saggio e fedele. Prima di diventare re, pascolava il gregge, lo difendeva e lo proteggeva con grande dedizione. Proprio questa sua esperienza sarà fondamentale per il nuovo ruolo.

Intervista a cura di Alessia Calvagno.

I Salmi, specchio e traguardo del nostro spirito – Salmo 12

I Salmi, specchio e traguardo del nostro spirito – Salmo 12


Il Salmo 12 presenta la falsità e la menzogna come caratteristiche dell’essere umano peccatore. Ѐ una preghiera contro i bugiardi che parlano con ipocrisia ai buoni opprimendoli. Qual è la soluzione che presenta Davide?

Mario Calvagno ne parla con Patrizio Calliari, pastore delle chiese avventiste di Trento e Bolzano.

Davide e Golia, una lettura diversa di 1 Samuele 17

Davide e Golia, una lettura diversa di 1 Samuele 17


“Davide vs Saul. Analisi narrativa e teologica di 1 Samuele 17” è il titolo della tesi di laurea di Cesare Zausa, che di recente ha terminato il ciclo di studi triennale presso la Facoltà Avventista di Teologia. Nel suo elaborato evidenzia lo svolgimento dell’azione del racconto di 1 Samuele 17 e cerca di rispondere ad alcune domande importanti che non riguardano la battaglia tra Davide e Golia in sé, ma il contesto centrale, cioè il confronto di personalità, leadership e attitudine a governare tra Davide e Saul.

Alessia Calvagno ne ha parlato con Cesare Zausa.

I Salmi, specchio e traguardo del nostro spirito (9) – Salmo 62

I Salmi, specchio e traguardo del nostro spirito (9) – Salmo 62


Solo in Dio trova riposo l'anima mia; da lui proviene la mia salvezza. Lui solo è la mia ròcca e la mia salvezza, il mio alto rifugio; io non potrò vacillare. Fino a quando vi scaglierete contro un uomo e cercherete tutti insieme di abbatterlo come si abbatte una parete che pende, o un muricciolo che cede? ”, queste le prime frasi del Salmo 62, oggetto della riflessione di questa puntata.

Il salmista canta la sua fiducia in Dio, da cui egli attinge un senso di pace, anche se sta subendo l’attacco di uomini subdoli e malevoli. Davide comunica l’esperienza che sta vivendo e invita gli altri a confidare sempre e solo in Dio nel quale soltanto si può trovare rifugio, riposo, salvezza.

Nelle frasi conclusive del salmo parla di potere e di misericordia. Come possiamo intendere questi due ‘aspetti’?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Patrizio Calliari, pastore delle chiese avventiste di Bolzano e di Trento.

I Salmi, specchio e traguardo del nostro spirito 5 – Salmo 23

I Salmi, specchio e traguardo del nostro spirito 5 – Salmo 23

Un itinerario semplice ed essenziale quello che percorriamo lungo uno dei più bei libri delle Sacre Scritture, i Salmi.

“Il Signore è il mio pastore” queste le prime parole pronunciate da Davide nel Salmo 23, oggetto della riflessione di questa puntata. Davide presenta il Signore con due metafore, quella del pastore e quella della padrona di casa.

Il Salmo non presenta una realtà disincantata della vita, non dimentica le difficoltà e i problemi. Le sue parole cadono oggi su cuori sofferenti, sulle nostre ansietà, sulle nostre paure, sulle nostre insicurezze, sulle nostre miserie e debolezze umane che ci rendono schiavi di noi stessi. Ma ecco il messaggio di fiducia: "Signore, io non manco di nulla perché tu sei con me, mi dai sicurezza e abito nella tua casa". 

 

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Patrizio Calliaripastore delle chiese avventiste di Bolzano e di Trento.

 

 

Foto di Nathan Williams da Pixabay_bible-2516690_1920

 

 

I Salmi, specchio e traguardo del nostro spirito 3 – Salmo 3

I Salmi, specchio e traguardo del nostro spirito 3 – Salmo 3


Un itinerario semplice ed essenziale quello che percorriamo lungo uno dei più bei libri delle Sacre Scritture, i Salmi.

Qual  è  la tematica principale del terzo Salmo, oggetto della riflessione di questa puntata?

Palpabile l’angoscia di Davide, perseguitato dal figlio. Vive nella paura e prova anche dolore e sgomento. Ma non si lascia abbattere e nonostante le varie pressioni negative che vengono esercitate su di lui, fino alla insinuazione della mancata possibilità di accedere alla salvezza, attende una risposta tangibile da parte di Dio.

In che modo Dio risponde a questo grido di Davide? E al nostro?

 

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Patrizio Calliari, pastore delle chiese avventiste di Bolzano e di Trento.

 

Foto di Nathan Williams da Pixabay_bible-2516690_1920

La Dad è tratta. Ma gli studenti espongono 95 tesi, come Martin Lutero.

La Dad è tratta. Ma gli studenti espongono 95 tesi, come Martin Lutero.


L’intervista di Mario Calvagno al pastore Daniele Benini prende spunto questa settimana dalla protesta degli studenti di Torino contro la Dad, la Didattica a distanza. Ma i membri del collettivo Rinascimento Studentesco vanno oltre, proponendo per il futuro della scuola italiana un nuovo paradigma che possa realmente spazzare via il vecchio e aprire le porte a nuove occasioni culturali e formative, più efficaci e più attuali che nel passato. E scrivono le loro idee su 95 foglietti colorati, appesi a uno spago lungo alcuni metri in Piazza Castello, la principale del capoluogo piemontese.

Nella Bibbia, anche il giovane Davide, ancora pastore di pecore, ha qualcosa di nuovo da dire e da fare per cambiare il futuro di un intero popolo, come descritto in 1 Samuele 17:32-40 – “Davide disse a Saul: «Nessuno si perda d'animo a motivo di costui! Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo». Saul disse a Davide: «Tu non puoi andare contro questo Filisteo per batterti con lui, perché tu non sei che un ragazzo, mentre lui è un guerriero fin dalla sua giovinezza». Ma Davide rispose a Saul: «Il tuo servo pascolava il gregge di suo padre; quando un leone o un orso veniva a portar via una pecora dal gregge, io lo inseguivo, lo colpivo e la strappavo dalle sue fauci; se poi quello si rivoltava contro di me, io l'afferravo per la criniera, lo colpivo e l'ammazzavo. Sì, il tuo servo ha ucciso il leone e l'orso; e questo incirconciso Filisteo sarà come uno di loro, perché ha insultato le schiere del DIO vivente». Davide soggiunse: «L'Eterno che mi liberò dalla zampa del leone e dalla zampa dell'orso, mi libererà anche dalla mano di questo Filisteo». Allora Saul disse a Davide: «Va' e l'Eterno sia con te». Poi Saul rivestì Davide della sua armatura, gli mise in capo un elmo di bronzo e gli fece indossare la corazza. Davide quindi cinse la spada di Saul sopra l'armatura e cercò di camminare, perché non vi era abituato. Ma Davide disse a Saul: «Io non posso camminare con quest'armatura perché non ci sono abituato». Così Davide se la tolse di dosso. Poi prese in mano il suo bastone, si scelse nel torrente cinque pietre lisce, le pose nella sacca da pastore, in un sacchetto che aveva; poi, con la sua fionda in mano, mosse contro il Filisteo”.

Una speranza per il 2021: il nostro futuro guidato dai giovani con la novità delle loro idee

Una speranza per il 2021: il nostro futuro guidato dai giovani con la novità delle loro idee


E’ una scienziata. Ha inventato una serie di nuove applicazioni tecnologiche come un dispositivo per individuare il tasso di inquinamento nell'acqua potabile e una app per verificare atti di cyberbullismo. Ha 15 anni, la sua foto campeggia sulla copertina del “Time” perché è stata eletta “Ragazza dell’anno” 2020. E’ americana di origine indiana; si chiama Gitanjali Rao e si sente pronta a fare da esempio per altri giovani per “risolvere i problemi del mondo”.

Anche la Bibbia ci parla di giovani e delle loro idee nuove per cambiare il vecchio andazzo: “I discorsi di Davide, intanto, si erano diffusi nell'accampamento e giunsero alle orecchie di Saul. Subito egli fece chiamare Davide, il quale disse al re: – Non perdiamoci d'animo per quell'uomo. Andrò io a combattere contro quel Filisteo. Ma Saul gli rispose: – Tu non sei in grado di combattere contro quel Filisteo: sei ancora un ragazzo, mentre lui è un guerriero di lunga esperienza. […] Davide si legò ai fianchi la spada e provò a camminare, ma non ci riusciva perché non era abituato. Allora disse a Saul: – Così non riesco a camminare: non sono abituato. E si tolse tutto. Prese il suo bastone e si scelse dal torrente cinque pietre ben levigate, le mise dentro la tasca della sua sacca da pastore, poi, con la fionda in mano, si diresse verso il Filisteo” (1 Samuele 17:31-33,39-40).

Intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini.

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