Pace nel caos: essere del posto ed essere stranieri

Pace nel caos: essere del posto ed essere stranieri


Vivere in un altro Paese può turbare la nostra pace, come accogliere stranieri nel proprio Paese. Quale è la prospettiva da cui guarda uno straniero in Italia e quale quella del nativo? Ce ne parla Abigaela Trofin, pastora avventista, attingendo dalla sua esperienza personale.

Disabilità, UNICEF e H&M Foundation lanciano la campagna “Be Inclusive”

Disabilità, UNICEF e H&M Foundation lanciano la campagna “Be Inclusive”


UNICEF e H&M Foundation hanno lanciato la campagna internazionale “Be Inclusive”, che utilizza i dati emersi dal recente rapporto UNICEF sui piccoli con disabilità. Sono 240 milioni i bambini nel mondo che hanno bisogno di essere socialmente inclusi e seguiti nella loro vita quotidiana. La campagna “Be Inclusive”, diretta a tutti, contiene messaggi positivi per combattere lo stigma, i pregiudizi, la discriminazione dei bambini più vulnerabili. Mira a costruire una società più inclusiva che veda e ascolti le loro voci, aiutandoli a raggiungere la loro piena salute, felicità, benessere e capacità di apprendimento. Cosa chiede UNICEF ai governi, e cosa propone ai cittadini?

Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il dott. Paolo Rozera, direttore generale UNICEF Italia.

Filo Diretto FC 165: (Pari possibilità)

Filo Diretto FC 165: (Pari possibilità)


Filo Diretto FC 165: (Pari possibilità) Registrazioni dal vivo dalle comunità avventiste in Italia. 
In questa puntata:Negli ultimi anni si parla sempre di più di discriminazione sociale, la sensibilità comune verso questo tema è aumentata. Anche la Chiesa Avventista a livello mondiale ha deciso di "aumentare" il suo contributo a questa campagna di presa di coscienza, ecco perchè ha istituito: il 24 aprile come "La giornata mondiale avventista delle "Pari Possibilità" 
Il tema sviluppato nella riflessione del pastore Giovanni Caccamo che ascolterete in questa registrazione ha toccato molti elementi interessanti, uno su tutti la discriminazione sulla donna. Testi di difficile comprensione come Genesi 3:16 oppure Deuteronomio 24:1 apparentemente in contrasto con il tema globale del messaggio biblico hanno una risposta….Questo è un invito alla riflessione, e all'ascolto e lo faremo partendo dal testo di Galati 3:28.  

La predicazione è stata presentata sabato 24/04/2021 presso la chiesa cristiana avventista del settimo giorno di Forlì. 

Disparità di genere, ancora un problema, anche nelle chiese

Disparità di genere, ancora un problema, anche nelle chiese


In questa nuova puntata dell'Altrobinario Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno intervistato sulla questione della disparità di genere nelle chiese Dora Bognadi, già presidente della Federazione donne evangeliche in Italia (Fdei) e attualmente membro del'Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne (OIVD), . 

 

WeCare. La discriminazione

WeCare. La discriminazione

HopeMedia Italia – Fin dall'inizio della pandemia di Covid-19 si è verificato un marcato aumento della discriminazione, sociale e razziale, che nasce dalla paura di essere contagiati. La xenofobia anti-asiatica, apparsa in un primo momento, è stata poi sostituita dall'ostracismo nei confronti degli operatori sanitari, dei dipendenti dei supermercati o di chiunque venga percepito come una minaccia, compresi gli stranieri, i vicini di casa, i colleghi di lavoro o i familiari.

A evidenziarlo è WeCare, la campagna dei Ministeri avventisti per la promozione della Salute della Regione Intereuropea (Eud) della Chiesa, che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza nei confronti della sofferenza intorno a noi. In un mondo in crisi, le persone soffrono in tanti modi. Molti sono coloro che sono angosciati e lottano senza mai ricevere uno sguardo empatico, una parola o un gesto di conforto e incoraggiamento.

Tornando alla discriminazione, essa è, in generale, la distinzione operata “tra gli esseri umani in base ai gruppi o alle categorie a cui sembrano appartenere. Le persone in questi gruppi vengono quindi trattate in modo ingiusto o escluse dai contatti e dai privilegi disponibili per chi appartiene ad altri gruppi” spiegano da WeCare.

“La discriminazione, le micro-aggressioni quotidiane o i trattamenti pregiudizievoli sono dannosi per la salute e il benessere” aggiungono “Questo è ciò che gli studi dimostrano costantemente, individuando l'associazione tra esperienze di discriminazione e una quantità di indicatori di salute mentale e benessere psicologico. Coloro che sono regolarmente esposti a discriminazioni o micro-aggressioni si sentono spesso in uno stato di vigilanza costante, aspettandosi di essere un bersaglio. Alcuni potrebbero anche evitare quelle situazioni (per esempio andare a scuola, ndr) in cui prevedono di poter essere trattati male. Questo stato di continua vigilanza è un fattore di stress cronico”.

In quanto elemento di rischio per le malattie mentali e fisiche, la discriminazione è un pericolo per la salute. “Più recentemente è stato stabilito anche l'impatto della discriminazione sulla salute fisica, con esiti su mortalità, ipertensione o asma, tra gli altri”.

Quindi, durante la pandemia di Covid-19, dobbiamo fare attenzione che precauzione, protezione e prevenzione non diventino sinonimi di discriminazione, esclusione e rifiuto, precisano da WeCare.

“La religione di Cristo riguarda l'amore e la compassione per il ‘nostro prossimo’. Si tratta di identificare i nostri interessi con quelli dell'umanità e sostenere le persone nei loro bisogni, indipendentemente dalla loro cultura, colore o credo” concludono.

[Foto e fonte: EudNews]

ADRA Italia News 12 – Erasmus +

ADRA Italia News 12 – Erasmus +


ADRA Italia ha iniziato una prima collaborazione con Erasmus +, un programma fondato dall’Unione europea per i giovani e le ONG. Si tratta di un’opportunità per i giovani di incontrarsi per scambiare diverse visioni sulla discriminazione, in linea con le principali aree di servizio di ADRA Italia: povertà, educazione e immigrazione. Il focus dell’incontro che è stato organizzato, che si è tenuto in Sicilia dal 19 al 27 marzo, è stato “Coinvolgimento giovanile contro la discriminazione”. Questa iniziativa ha aiutato tanti giovani di diverse nazionalità a conoscere e comprendere realtà diverse dalla propria.
Alessia Calvagno intervista Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, e Liudmila Biscardi, partecipante al progetto Erasmus+.

Foto: www.adraitalia.org

Editoriale – La mappa dell’odio

Editoriale – La mappa dell’odio


È di questi giorni la pubblicazione dei risultati di una ricerca realizzata da Vox – Osservatorio Italiano sui diritti, in collaborazione con tre atenei. Un’indagine dal titolo forte: la Mappa dell’Intolleranza. Lo studio è al suo terzo anno di rilevazione. In cosa consiste: nella mappatura e nella geolocalizzazione di 6,5 milioni di tweet in 10 mesi fra maggio-novembre 2017 e marzo maggio-2018. Tweet che contengono parole sensibili.

Sono state identificate delle zone, delle aree, dove l’intolleranza è maggiormente diffusa – secondo sei gruppi: donne, omosessuali, immigrati, diversamente abili, ebrei e musulmani – cercando di rilevare il sentimento che anima le communities sul web. Ai microfoni di Mario Calvagno e Carmen Zammataro la riflessione a cura di Veronica Addazio, vicedirettrice nazionale di Radio Voce della Speranza.

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