Adra pronta a rispondere al disastro di Tonga

Adra pronta a rispondere al disastro di Tonga

I dirigenti della Chiesa invitano a pregare per la popolazione.

Notizie Avventiste – L'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) è pronta a intervenire a Tonga non appena saranno resi noti maggiori dettagli sull'entità dei danni causati dall'eruzione vulcanica sottomarina e dallo tsunami che hanno sconvolto il Paese insulare della Polinesia sabato 15 gennaio.

Mentre le comunicazioni rimangono limitate in seguito al danneggiamento di un cavo sottomarino, il governo tongano ha pubblicato il suo primo aggiornamento ufficiale, definendo la situazione "un disastro senza precedenti". Ad oggi ci sono tre vittime confermate e sono stati segnalati anche numerosi feriti. Alcune delle isole minori hanno subito i danni peggiori. Sull'isola di Mango, tutte le case sono state distrutte; rimangono solo due abitazioni sull'isola di Fonoifua; e ingenti danni sono stati registrati anche sull'isola di Nomuka.

"I nostri cuori e le nostre preghiere vanno a tutti coloro che a Tonga sono stati colpiti da questo evento naturale", ha affermato Greg Young, direttore di Adra presso la Regione Pacifico del sud della Chiesa “L’agenzia umanitaria avventista sta monitorando la situazione da vicino. Abbiamo istituito un gruppo virtuale di risposta alle emergenze pronto a supportare la popolazione di Tonga".

Le inondazioni hanno danneggiato case, chiese e altre infrastrutture pubbliche. Alcuni edifici della Chiesa avventista sono stati colpiti, tra cui la sede della Missione di Tonga, situata nella zona costiera della capitale, Nukuʻalofa, sull'isola principale di Tongatapu.

"Ho ricevuto la notizia durante la notte che gli uffici della Missione di Tonga, l’abitazione del presidente della Missione e un'altra casa hanno subito danni significativi" ha aggiunto Young “Ma siamo grati a Dio che non ci siano state vittime e che il presidente della Missione e la sua famiglia siano al sicuro”.

La capitale è stata ricoperta da uno strato di polvere vulcanica, che ha contaminato le riserve d'acqua.

Invito alla preghiera 
"Il mio cuore e le mie preghiere vanno alla mia gente a Tonga" ha detto il past. Maveni Kaufononga, presidente dell’Unione Trans Pacific Mission della Chiesa avventista, che è tongano. 
“Non avere alcuna comunicazione con loro può essere molto frustrante” ha aggiunto “Tuttavia, confido in Dio che è ovunque e così amorevole. È lui che si prende cura di loro meglio di noi”.

L'eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha'apai ha provocato uno tsunami che ha inondato parti di Tongatapu, l'isola principale di Tonga, e altre isole vicine, e ha innescato allarmi tsunami per molti altri Paesi.

I dirigenti della Chiesa chiedono di continuare a pregare per la popolazione colpita

(Foto: NZ Defence Force. Fonte: Adventist Record

 

 

Eruzione a St. Vincent. Scuole e chiese avventiste diventano centri di accoglienza per gli sfollati

Eruzione a St. Vincent. Scuole e chiese avventiste diventano centri di accoglienza per gli sfollati

HopeMedia Italia – Se le spettacolari eruzioni dell’Etna di alcune settimane fa hanno creato curiosità e solo alcuni disagi agli abitanti dei dintorni, il risveglio del vulcano La Soufrière, dalla parte opposta del pianeta, ha costretto all’evacuazione oltre 20.000 persone. 

Dormiente per 42 anni, il 9 aprile la vetta più alta dell'isola di St. Vincent, nei Caraibi, ha iniziato una serie di esplosioni eruttive lanciando cenere rovente e lapilli a oltre 6mila metri di altezza. La cenere è poi ricaduta e ha coperto i quartieri e le strade dell'isola, arrivando fino alle Barbados, distanti circa 179 chilometri.

Il vulcano è si è fatto sentire anche lunedì 12 aprile, sprigionando nuvole mortali di gas bollente, cenere e rocce giù per la montagna; e poi ha tuonato di nuovo martedì mattina, 13 aprile, poco dopo l'alba, nell’anniversario di un'altra violenta eruzione avvenuta nel 1979.

L'Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) lavora con le autorità locali per coordinare i soccorsi. 
"La popolazione colpita necessita di cibo, acqua, prodotti per la pulizia personale e per l’igiene e dispositivi di protezione individuale” ha affermato Alexander Isaacs, direttore di Adra nei Caraibi "Lavoriamo 24 ore su 24 per fornire questi generi di prima necessità a coloro che ne hanno bisogno”.

L’agenzia umanitaria e le comunità avventiste creano rifugi e forniscono da 200 a 300 pasti al giorno. Almeno 10 scuole e chiese avventiste sono diventati centri ufficiali di accoglienza per 600 sfollati. A causa dell'aumento della domanda, il numero dei pasti distribuiti è raddoppiato in questi ultimi giorni.

“L'eruzione ha avuto un grave impatto su colture e alberi, e ha interrotto l'approvvigionamento idrico e le linee elettriche in tutta l'isola. Una delle principali preoccupazioni è la qualità dell'aria intorno all'isola, che potrebbe avere un impatto sulle persone con problemi respiratori. Un altro problema è dover affrontare anche i contagi del Covid-19, che rimane una minaccia per le persone evacuate e riunite nei rifugi” ha evidenziato Isaacs.

La peggiore eruzione del vulcano La Soufrière si verificò il 6 maggio 1902, e provocò la morte di circa 1.600 persone. 

 

[Fonte Adra. Cover: pixabay]

 

 

 

Filippine. Eruzione vulcanica a poca distanza dalle istituzioni avventiste

Filippine. Eruzione vulcanica a poca distanza dalle istituzioni avventiste

Adra valuta la situazione per intervenire nei soccorsi alla popolazione.

Notizie Avventiste – Migliaia di famiglie sono state evacuate e le autorità hanno consigliato molte precauzioni alle comunità vicine quando il vulcano Taal ha iniziato a eruttare lava rovente e ceneri solforiche nel pomeriggio di domenica 12 gennaio, nelle Filippine. Situato sulla popolosa isola di Luzon, all’interno di un lago, il Taal  è uno dei vulcani più attivi del Paese. L’eruzione sta colpendo varie zone settentrionali, tra cui la capitale Manila, ed è stato proclamato lo stato di calamità nella provincia di Batangas.

Diverse istituzioni avventiste si trovano a circa 20 chilometri dal cratere. La sede della Regione Asia-Pacifico del sud, l’ufficio dell’Adventist World Radio Center, il campus dell’Adventist International Institute of Advanced Studies, l’Università avventista delle Filippine, l’ufficio nazionale di Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso), altre istituzioni e numerose chiese sono stati coperti da un manto di cenere. Il lavoro è sospeso da lunedì a causa del disastro.

Al momento il governo locale non ha segnalato vittime. Intanto Adra Filippine valuta la situazione per capire come assistere nel modo più efficace la popolazione colpita dall’eruzione. Vi saranno aggiornamenti nei prossimi giorni.

L’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia (Phicolcs) ha alzato l’allarme al livello 4, ciò significa che è possibile il verificarsi di una pericolosa eruzione esplosiva nei prossimi giorni o ore. Il vulcano mostra un’intensa attività e una colonna di cenere e vapore si innalza per oltre un chilometro.

Da ieri, 13 gennaio, il Phicolcs ha registrato 47 piccole scosse. I residenti entro un raggio di 14 chilometri dal cratere del vulcano sono stati costretti a lasciare le loro abitazioni a causa dell’elevato rischio tsunami e per l’eccessiva esposizione agli elementi vulcanici.

Unità locali si sono mobilitate per dare aiuto durante la fase dell’evacuazione e distribuire beni di prima necessità alle famiglie sfollate. L’aeroporto di Manila ha sospeso tutti i voli.

[Foto: Threena Tan e Southern Asia-Pacific Division News. Fonte: Adventist Review]

Adra Canada continua l’assistenza post eruzione in Guatemala

Adra Canada continua l’assistenza post eruzione in Guatemala

Distribuite tonnellate di alimenti e vestiario.

Notizie Avventiste – Il team di emergenza di Adra Canada, l’agenzia umanitaria avventista, ha consegnato 50 tonnellate di alimenti, vestiti, acqua e altri beni di prima necessità alle comunità isolate del Guatemala, dopo l’eruzione del mese scorso.

Il 3 giugno, il vulcano Fuego è esploso, portando distruzione nelle cittadine circostanti. L’eruzione ha prodotto la discesa di flussi piroclastici e nubi infuocate con temperature che raggiungevano i 700 gradi, e colonne di cenere alte 10.000 metri che hanno colpito tutto ciò che c’era nel raggio di 40 chilometri. Il vulcano si trova a 43 chilometri a sud-ovest della capitale, Città del Guatemala.

La catastrofe ha interessato quasi due milioni di persone. 112 abitanti sono morti e 198 sono ancora dispersi. Più di 3.000 residenti sono stati evacuati. Le pesone rimaste isolate nei pressi del vulcano sono ancora a rischio perché hanno perduto il bestiame e i raccolti. Le strade interrotte impediscono che ricevano servizi e aiuti in questo periodo difficile.

L’assistenza di Adra continuerà nelle prossime settimane. I volontari consegneranno kit per l’igiene e pacchi di alimenti alle persone che vivono in rifugi di fortuna nelle comunità intorno al vulcano.

Leggi anche: Gli avventisti si uniscono nei scoccorsi dopo l’eruzione in Guatemala 

In questo periodo di emergenza, si cerca di rispondere alle necessità primarie, distribuendo cibo, farmaci e vestiario. Terminata la crisi iniziale, vi sarà ancora bisogno di alimenti, semi e attrezzature agricole. La popolazione sarà aiutata a ritornare alla vita normale e a provvedere alla propria sussistenza.

È grazie ai numerosi sostenitori che Adra Canada può portare soccorso in Guatemala. Con il loro aiuto, il team dell’agenzia umanitaria continuerà ad assistere le persone che hanno perso tutto ciò che possedevano.

Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) e una rete umanitaria con sedi in 120 nazioni del mondo. Sostiene progetti di soccorso, assistenza e cooperazione allo sviluppo in più di 130 Paesi, senza discriminazione di fede politica o religiosa, razza o ceto sociale. Da noi opera Adra Italia. Puoi conoscerla sul sito adraitalia.org

[Fonte Adventist News Network. Foto: Adra Canada]

Gli avventisti si uniscono nei soccorsi dopo l’eruzione in Guatemala

Gli avventisti si uniscono nei soccorsi dopo l’eruzione in Guatemala

Le chiese hanno raccolto beni e fondi per i soccorsi. Alla giornata di preghiera del 9 giugno ha partecipato anche Roma.

Notizie Avventiste – Le aree colpite dall’eruzione del vulcano Fuego, in Guatemala, saranno dichiarate cimiteri a causa delle decine di persone rimaste sotto la lava. Alcune comunità sono state completamente sepolte da fango e cenere. L’eruzione del 3 giugno ha ucciso più di 100 persone. Sono circa 200 i dispersi e migliaia di residenti sono stati evacuati e ora si trovano al riparo nelle zone vicine. A nove giorni dalla tragedia i soccorritori continuano la loro opera nonostante il reale rischio di ulteriori esplosioni vulcaniche.

Intanto, gli avventisti nel Paese centroamericano pregano costantemente e chiedono alle altre comunità di fede di fare altrettanto per il benessere e la pronta guarigione dei guatemaltechi. Soprattutto delle persone sopravvissute nel villaggio di El Rodeo, che è stato praticamente sepolto dalla lava. Alcune chiese avventiste onduregne hanno anche raccolto delle offerte per gli abitanti colpiti dall’eruzione, inviate tramite l’Ambasciata del Guatemala in Honduras.


Secondo i media locali, 1,7 milioni i residenti coinvolti in questo disastro naturale. Inoltre, una commissione di Adra Honduras si è mobilitata per collaborare nei piani di emergenza di Adra Guatemala. L’agenzia umanitaria avventista offre aiuto a 3.500 persone che attualmente si trovano nei rifugi.

I sopravvissuti dicono di aver perso dai 15 ai 20 parenti, e l’opera di soccorso non può proseguire completamente a causa dei costanti cambiamenti climatici. La zona rossa rimane impenetrabile e, in alcuni casi, i pneumatici dei veicoli si sciolgono per il calore che emana dal suolo.

Scorte alimentari sono arrivate subito dopo il disatro. La solidarietà della popolazione guatemalteca e dei Paesi vicini è stata una grande benedizione in questa crisi. Vi è comunque grande bisogno di farmaci, specialmente di quelli specifici per le persone che hanno problemi respiratori, dell’apparato digerente, diabete e che hanno riportato ustioni. Inoltre, i rifugi non dispongono di kit per l’igiene personale e la pulizia.

Diversi camion di aiuti umanitari, provenienti da numerose chiese e missioni avventiste del Guatemala, sono stati consegnati questo fine settimana ai centri di accoglienza e raccolta, aperti da Conred (Coordinadora Nacional para la Reducción de Desastres). Adra distribuirà alle famiglie 1.000 kit per l’igiene e si occuperà di assistenza ai minori; consegnerà piccole stufe per cucinare nei rifugi che non dispongono di queste attrezzature; assegnerà del personale qualificato per offrire servizi di sostegno psico-emotivo ai bambini nei rifugi. Infine, i volontari della chiesa cristiana avventista inizieranno a dare supporto spirituale e psicologico a quanti hanno subito un trauma in questa crisi.

La grande sfida sarà nelle prossime settimane, dato che le persone potrebbero rimanere nei rifugi per diversi mesi. La ricostruzione delle case e soprattutto la ripresa del lavoro agricolo e delle attività di sostentamento non saranno facili, tuttavia Adra si impegnerà al massimo per permettere un ritorno alla normalità prima possibile. Si stima che più di 125 avventisti sono sfollati. Forse tra i morti ci sono anche dei membri di chiesa ma i dati non sono ancora disponibili.

Sabato 9 giugno è stato dichiarato giornata di preghiera e di solidarietà dall’Unione delle chiese avventiste in Honduras. Anche a Roma, durante il sabato speciale nella chiesa di Piazza Vulture – alla presenza di Ted N.C. Wilson e Mario Brito, rispettivamente presidenti della Chiesa mondiale ed Intereuropea -, il past. Stefano Paris, presidente dell’Unione italiana, ha chiesto all’assemblea presente in sala e alle chiese collegate in streaming da tutta Italia, di pregare per le famiglie del Guatemala colpite dall’eruzione. (l.f.)

 

(Fonte: noticias.adventistas.org; immagine del vulcano: El País)

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