Fdei. Maternità, lavoro, salute

Fdei. Maternità, lavoro, salute

Appuntamento a Bari per il convegno organizzato dalle donne evangeliche

Notizie Avventiste – Il lavoro al femminile è uno dei temi centrali affrontato dalla Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei) in questo 2024. “Maternità, lavoro, salute” è il tema del prossimo convegno, organizzato sabato 16 marzo nella chiesa avventista di Bari, in via S. Quasimodo, 68.

Il programma inizierà alle 12.30 con il pranzo comunitario e continuerà con momenti di conoscenza e condivisione. Seguirà il laboratorio di danzaterapia “Una danza per la vita”, aq cura di Manuela Lops. La conferenza pubblica “La nostra sfida per un futuro più giusto” concluderà il convegno.

Alla conferenza, che inizierà alle ore 17.00, interverranno Mariangela Monforte, segretaria confederale Cgil Bari; e Gabriela Lio, pastora battista, già presidente della Fdei.

Questo è il secondo evento della Fdei sulla tema. Il primo, tenuto a Roma il 10 e 11 febbraio nella chiesa metodista di via XX Settembre, ha focalizzato l’attenzione su “Donne e lavoro: tra emancipazione e sfruttamento”. È stato un incontro proficuo, ha evidenziato la presidente della Fdei, Mirella Manocchio, “di condivisione di idee e progetti, e di importanti riflessioni che hanno consentito di approfondire i temi delle discriminazioni e delle violenze, della legislazione italiana in merito e della possibile manipolazione del linguaggio quando si guarda al mondo femminile”.

L’incontro di Bari vuole continuare questo filone, e si soffermerà maggiormente sugli aspetti più personali che investono la vita e i corpi delle donne.

Essendo sabato, “vi invitiamo a partecipare anche al culto della chiesa avventista, con inizio alle 11.00, in via S. Quasimodo 68!”, conclude Mannocchio nella lettera di invito.

Il lupo dimorerà insieme con l’agnello

Il lupo dimorerà insieme con l’agnello


Proseguono gli appuntamenti con la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI). Questa settimana ci spostiamo nella Svizzera italiana e ascoltiamo da Lugano Daniela Lucci, vice-presidente della FDEI e rappresentante delle donne evangeliche riformate del Canton Ticino, che commenta un brano biblico dal libro del profeta Isaia (capitolo 11, versi da 1 a 9): 

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio.
La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.

Parità di genere ancora da conquistare

Parità di genere ancora da conquistare


Nel corso della diretta RVS del 2 febbraio 2024, Roberto Vacca intervista la pastora Mirella Manocchio, presidente della Federazione delle Donne Evangeliche in Italia (FDEI), sulle iniziative e gli obiettivi della Federazione e in particolare sul prossimo convegno del 10-11 febbraio promosso dalla FDEI a Roma sul tema della presenza femminile nel mondo del lavoro. Se da una parte sono innegabili le conquiste fin qui ottenute, sono anche evidenti le disparità di trattamento sul posto di lavoro tra uomo e donna.

Quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze

Quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze


Il circuito RVS propone una serie di incontri con cadenza quindicinale con esponenti della Federazione delle Donne Evangeliche in Italia (FDEI) per una riflessione sulla società e sulla Bibbia in una prospettiva femminile.

Oggi ascoltiamo una riflessione della pastora avventista Lidia La Montanara, dei Ministeri Femminili dell’Unione italiana delle chiese avventiste, che si sofferma sulle problematiche che emergono quando una donna voglia intraprendere un lavoro normalmente considerato "maschile", come quello nella Polizia Municipale. Nella seconda parte Lidia ci offre una riflessione e un augurio che prende spinto dal testo di Isaia 40:30,31: 

I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.

Una relazione speciale

Una relazione speciale


Il circuito RVS propone una serie di incontri con cadenza quindicinale con esponenti della Federazione delle Donne Evangeliche in Italia (FDEI) per una riflessione sulla società e sulla Bibbia in una prospettiva femminile.

Oggi ascoltiamo una riflessione sui temi della fede cristiana a cura di Jasmine Medrano e della sergente Anna Sileo dell’Esercito della Salvezza (Roma). 

16 giorni per vincere la violenza: differenze di genere nel mercato del lavoro

16 giorni per vincere la violenza: differenze di genere nel mercato del lavoro


È stato presentato lo scorso 23 novembre presso la sala stampa della Camera dei Deputati il fascicolo “16 giorni per vincere la violenza” della Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI). La pubblicazione quest’anno si intitola “Donne e lavoro: una violenza diffusa e nascosta”. Una serie di riflessioni, domande, versetti, approfondimenti, che accompagna alla riflessione giorno per giorno, legando idealmente il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, al 10 dicembre, Giornata mondiale per i diritti umani (NEV).

Prendendo spunto dai temi del quaderno, il circuito RVS propone una serie di incontri con cadenza quindicinale con esponenti della FDEI.

Oggi ascoltiamo una riflessione di Francesca Barbano, della Federazione femminile valdese e metodista (FFEVM), che si sofferma sul divario di genere nel mercato del lavoro, una situazione presente anche in Occidente, in particolare nel nostro Paese. 

Nella seconda parte Francesca Barbano ci accompagna nella spiegazione di due brani evangelici apparentemente slegati fra loro: la parabola del "buon samaritano" e il confronto-scontro tra Maria, Marta e Gesù (Luca 10).

Francesca Barbano è giurista, esperta in lavoro e politiche sociali, componente del consiglio della Federazione femminile evangelica valdese e metodista (Ffevm)

*Nella foto l’economista americana Claudia Goldin, che ha ricevuto il Nobel per le sue ricerche sul ruolo delle donne nel mercato del lavoro

Fdei. Presentato alla Camera il quaderno “Donne e lavoro”

Fdei. Presentato alla Camera il quaderno “Donne e lavoro”

“Le donne hanno un tasso occupazionale più basso degli uomini a livello europeo e in Italia il divario è tra i più alti, anche se dal 2021 vi è stato un incremento costante delle occupate e nel secondo trimestre del 2023 l’Istat informa che si è passati dal 51,3% del 2022 al 52,6%”. Inizia con questi dati il quaderno 16 giorni per vincere la violenza del 2023 sul tema “Donne e lavoro: un violenza diffusa e nascosta”. La pubblicazione che ogni anno la Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei) dedica alla lotta contro la violenza di genere.

L’iniziativa è stata illustrata ieri pomeriggio, 22 novembre, presso la sala stampa della Camera dei deputati, a Roma. Mauro Berruto, deputato del partito democratico, che ha indetto e ospitato l’incontro, ha sottolineato in apertura “la necessità di cambiare il linguaggio, perché le parole strutturano la realtà”.

La giornalista e redattrice del Nev, Elena Ribet, moderatrice dell’evento, al posto del minuto di silenzio da dedicare alla morte di Giulia Cecchettin, ha invitato i e le presenti ad alzarsi in piedi “per Giulia e per tutte le vittime di violenza, perché è un momento anche di rabbia e di stanchezza, per le sopravvissute, e anche per i loro figli, e per le madri delle donne vittime”.

La pastora Mirella Manocchio, presidente della Fdei, ha spiegato come la Federazione sia una rete di collegamento tra donne appartenenti alle differenti realtà evangeliche, costituita nel 1976, e che si caratterizza per fare un lavoro di sensibilizzazione, rivolto alle chiese e non solo, e di valorizzazione del pensiero teologico al femminile.

Per Manocchio, “il sostegno delle istituzioni pubbliche non è sufficiente, spesso l’associazionismo dà sostegno alle donne, ed è spesso in difficoltà, se non ostacolato nel suo lavoro”. Quanto alla politica, “la via punitiva e securitaria, ad esempio con il Codice Rosso o il Decreto Caivano dello scorso giugno, sembra produrre pochi frutti e non a lungo termine”.

La pastora Gabriela Lio, curatrice del quaderno, tradotto in quattro lingue, ha poi illustrato i contenuti dell’edizione di quest’anno: “La violenza nei posti di lavoro, in primis. Perché ci siamo rese conto che i femminicidi, come diciamo appunto nel testo, sono la punta di un iceberg”. Tanti quindi i temi affrontati legati all’occupazione e alla remunerazione delle donne, “come il lavoro a casa e di cura non riconosciuto”.

Il quaderno “16 giorni” propone un percorso che inizia il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e si conclude il 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani. Ogni pagina propone un aspetto del tema generale, un testo biblico, una riflessione sul testo, una domanda per la discussione e una preghiera. È preparato per invitare alla riflessione personale e comunitaria nelle chiese. “Vogliamo che attraverso questo materiale si possa aprire un dibattito nelle nostre comunità” ha concluso Lio.

Del quadro normativo attuale e della crucialità del tema del lavoro, del ricatto economico, rispetto alla violenza contro le donne ha parlato l’avvocata Assunta Cestaro, dello “Sportello donna” della Cgil di Roma, ricordando come “fu una legge del 1977, la 1903, che aggiunse un comma che parlava anche della discriminazione per età, sesso, appartenenza razziale” tra le fattispecie per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici. Ad oggi, dunque, le norme per supportare le donne vittime di violenza ci sono, ci sarebbero, ma non bastano e “tra avere una legge ed esigere un diritto ce ne passa” ha affermato Cestaro che ha aggiunto “Occorre costruire ovunque luoghi che accompagnino le donne anche nei processi civili”.

Angela D’Alessandro, operatrice della Casa delle donne “Lucha y Siesta”, ha raccontato esperienze di maltrattamenti sul posto di lavoro, denunciando “molta difficoltà nel reinserimento lavorativo di donne che hanno dovuto lasciare il lavoro. Auspichiamo dunque percorsi reali di aggiornamento e formazione per le donne che hanno subito violenza”.

E di questo chi si dovrebbe occupare? “Vorrei dire che è una violenza istituzionale: è lo Stato che deve agire” ha aggiunto la rappresentante di “Lucha”, centro antiviolenza e casa delle donne romana.

Berruto, già commissario tecnico della nazionale di pallavolo maschile italiana, ha poi richiamato l’importanza di includere lo sport come ambito in cui combattere la violenza contro le donne.
E non solo lo sport è un mondo in cui agire nel contrasto agli abusi: “Pensiamo al cinema, all’università. Le molestie sessuali non sono una questione di desiderio ma sono una questione di potere” ha concluso l’avvocata Cestaro.

La conferenza stampa di ieri pomeriggio è stata trasmessa in diretta e si può rivedere via web al link: webtv.camera.it/conferenze_stampa.

Clicca qui per scaricare il quaderno 16 giorni per vincere la violenza.

[Fonte: Notizie evangeliche-Nev]

Presinodo Fdei. Donne – protagoniste in una società che cambia

Presinodo Fdei. Donne – protagoniste in una società che cambia

Notizie Avventiste – La Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei) invita al Presinodo 2023, il 19 agosto, alle ore 15.00, presso la sala Filippo Scroppo della Civica Galleria d’Arte Contemporanea, a Torre Pellice (TO). “Donne – protagoniste in una società che cambia” è il tema dell’incontro.

“Sarà occasione per focalizzare la nostra attenzione sul ruolo delle donne nella società odierna, tra balzi in avanti, approcci originali e contraddizioni con un occhio ad aspetti tematici tra loro collegati quali la violenza sulle donne nelle sue varie declinazioni (fisica, psicologica, economica) e la dipendenza economica che non permette a molte di emanciparsi da situazioni violente e costrittive” spiega la pastora Mirella Mannocchio, presidente della Fdei, nell’invito rivolto a tutte e a tutti

“Condivideremo stimoli e riflessioni che ci giungeranno dal racconto delle esperienze lavorative e personali delle nostre tre gradite ospiti” aggiunge introducendo le relatrici.

Al Presinodo, organizzato in collaborazione con la Federazione femminile evangelica valdese e metodista, interverranno Barbara Oliveri Caviglia, presidente dell’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova; Sara Rossi Guidicelli, scrittrice e giornalista; Antonella Visintin, membro della Commissione Globalizzazione e ambiente della Federazione chiese evangeliche in Italia. Alberto Corsani, direttore della rivista Riforma-Eco delle Valli, modererà gli interventi e le domande.

Nella seconda parte dell’incontro le e i partecipanti avranno modo di interagire, approfondendo le tematiche.

L’appuntamento è in via Roberto D’Azeglio 10, a Torre Pellice.

Sarà possibile seguire l’incontro anche in diretta streaming sul canale You Tube della Fdei (https://youtube.com/@FDEI_DonneEvangelicheItalia) e sulla pagina Facebook dedicata (https://www.facebook.com/FDonneevangelicheitalia).

“Vi aspettiamo numerose e numerosi a questo evento consueto, ma sempre nuovo!” conclude la presidente della Fdei.

Clicca qui per scaricare la locandina.

Donne evangeliche. La violenza è patriarcale e strutturale

Donne evangeliche. La violenza è patriarcale e strutturale

Pubblichiamo il comunicato della Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei) a firma della sua presidente, la past. Mirella Manocchio.

È di questi giorni la presentazione di un ddl del governo Meloni volto a rafforzare le disposizioni già presenti “per il contrasto alla violenza sulle donne e contro la violenza domestica”.

Nel comunicato del governo si legge che l’intenzione è quella di “velocizzare le valutazioni preventive sui rischi che corrono le potenziali vittime di femminicidio o di reati di violenza contro le donne o in ambito domestico; rendere più efficaci le azioni di protezione preventiva; rafforzare le misure contro la reiterazione dei reati a danno delle donne e la recidiva; migliorare la tutela complessiva delle vittime di violenza.”

Non posso che essere contenta di questo provvedimento, ma se devo dirmi anche soddisfatta allora è un altro discorso…

Infatti, non è ancora chiaro dove saranno presi i finanziamenti per sostenere quanto contenuto nel ddl, come e quando verranno formati magistrati specializzati in materia, ma soprattutto mi pare che non vi sia nulla in merito alla questione culturale su cui saldamente poggiano e di cui vivono atteggiamenti pregiudizievoli e lesivi, discriminazioni, violenze contro le donne.

Ancora una volta nel nostro Paese si agisce sull’onda dell’emozione di terribili fatti di cronaca, come quelli di Giulia Tramontano e Pierpaola Romano; ancora si continua a parlare di emergenza, mentre la questione andrebbe affrontata quale fenomeno strutturale della nostra società, come espressione feroce di una cultura patriarcale che attanaglia saldamente coscienze e istituzioni.

Noi donne evangeliche che ci riconosciamo nella Fdei ci siamo molto interrogate su questo fronte e continuiamo a farlo.

Durante il nostro XIII Congresso abbiamo approvato due mozioni distinte, ma tra loro strettamente connesse a parer mio, che guardano al fenomeno con l’idea di affrontarlo nelle sue complesse diramazioni perché non possiamo accontentarci di evidenziare la matrice culturale patriarcale e maschilista che sottende tali violenze.

Una mozione sul lavoro in cui, attraverso l’organizzazione di un convegno nazionale, l’avvio di una mappatura di associazioni ed enti che sostengono le donne in ambito economico-lavorativo e un progetto di formazione per donne e uomini, si vuole contribuire a svelare l’“intreccio perverso in cui si combinano dipendenza economica, disparità salariale, ricatto sessuale e maternità negata”; un’altra è volta a sostenere e a creare nelle nostre chiese, in collaborazione con chi già opera in questo ambito, percorsi di formazione rivolti a bambine e bambini, a donne e uomini, che diano “attenzione alla giustizia di genere e al rispetto delle donne e di ogni persona nella sua unicità”.

Dobbiamo agire e contribuire concretamente a scardinare impostazioni culturali, sociali, teologiche pregiudizievoli e vetuste, rimarcando, e pare ce ne sia sempre bisogno, la ricchezza di cui le donne sono portatrici nei vari ambiti, come faremo al prossimo Presinodo delle donne in agosto, a Torre Pellice.

Non vogliamo e non possiamo abbassare la guardia su questo tema che investe ogni ambito e stagione dell’esistenza, ogni classe sociale, ogni istituzione e organizzazione; e vogliamo farlo a partire proprio dalle nostre chiese evangeliche che per prime hanno avvertito l’urgenza di una riflessione sulle questioni di genere e il loro intreccio con la giustizia sociale sollecitate da teologhe e donne impegnate per la pace e la giustizia.

Teologhe e donne come Dorothee Sölle – di cui ricorrono i vent’anni dalla morte – che, nel libro ‘Per lavorare e amare’, chiude le sue riflessioni affermando che il nostro vecchio essere “non è soltanto l’essere egocentrico; è anche l’essere umano impotente, che si sente incapace di cambiare alcunché nel proprio mondo. Come dice Paolo, è ‘lo schiavo del peccato’. Ed è anche schiavo dei poteri che organizzano l’olocausto nucleare, schiavo dell’ingiustizia e della distruzione della terra. Egoismo e impotenza sono le principali caratteristiche del ‘vecchio essere’. La nuova creatura umana nasce dalla resurrezione di Cristo. Essa (uomo o donna) è messa in grado di combattere la morte e quelli che ci tengono sotto il dominio della morte. Il nuovo essere umano in Cristo è un contraddittore, un resistente, un rivoluzionario.”

E vogliamo fare nostro il suo appello conclusivo del libro ad assumere noi stesse uno dei vecchi nomi di Dio “Tu che ami la vita” (Sapienza di Salomone 11,26).

past. Mirella Manocchio 
presidente Fdei

[Fonte: Nev]

 

 

 

 

 

Lasciate che i bambini vengano a me

Lasciate che i bambini vengano a me


Proseguono gli appuntamenti con la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI). Questa settimana in apertura ascoltiamo un’intervista a Maria Virtuani, della Chiesa battista di Centocelle (Roma), che ci parla del servizio diaconale di doposcuola offerto alle famiglie soprattutto disagiate della periferia di Roma. Maria Virtuani fa parte del gruppo delle donne dell’ACEBLAM, Associazione delle chiese evangeliche battiste di Lazio Abruzzo e Marche. Segue una riflessione di Lidia Stelitano, della Chiesa battista di Montesacroletta, letta da Gabriella Ciampi della chiesa di Centocelle. La meditazione prende spunto dalle famose parole di Gesù: "Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno di Dio" (Luca 18:16).

Congresso Fdei. Una targa per dire grazie a radio Rvs

Congresso Fdei. Una targa per dire grazie a radio Rvs

Notizie Avventiste – La Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei) ha aperto il suo XIII Congresso nazionale con la tavola rotonda “Io vittima di femminicidio”, tenuta il 24 marzo nella chiesa valdese di Firenze. Claudio Coppini, di radio Rvs-Accendi la speranza, ha moderato l’incontro. In quella occasione, la Fdei ha voluto ringraziare pubblicamente l’emittente avventista per lo spazio che dedica alla Federazione da circa due anni, con il programma “Donne Fdei donne in rete”, in onda ogni martedì mattina.

Daniela Lucci Cassano ha consegnato la targa a Roberto Vacca e Claudio Coppini, della redazione radiofonica fiorentina e conduttori del programma, con la seguente motivazione:

“Con questa targa, a nome del CN Fdei, desidero esprimere la nostra gratitudine per averci dato la possibilità di diffondere su Radio Voce della Speranza (Rvs) il pensiero, le emozioni e le esperienze delle donne in merito al delicato tema della violenza sulle donne presente nella Bibbia e nelle molteplici pieghe della società contemporanea. Col programma radiofonico ‘Donne Fdei donne in rete’ la nostra voce di donne è stata ascoltata e ha avuto l’attenzione pubblica che merita. Questa collaborazione tra Fdei e Rvs rappresenta un segno di speranza per il futuro. Insieme possiamo continuare a fare la differenza nella lotta contro la violenza sulle donne.

Il nostro auspicio è che, alla luce del Vangelo, le meditazioni e le esperienze trasmesse su Rvs possano interrogare uomini e donne e spingerli a riflettere per liberarsi dai residui di oscurantismo che ancora veleggiano nella nostra società e persino nelle nostre chiese. Solo se le donne vengono aiutate a tessere e a sentirsi parte di una rete sociale di ascolto, di protezione e di solidarietà, possono trovare la forza di denunciare la violenza subita e riprendersi la vita derubata e umiliata.

Grazie ancora per aver dedicato il vostro tempo e la vostra radio su questo importante processo di trasformazione spirituale e culturale che è essenziale per cambiare la visione di dominio che per secoli si è sedimentata e incrostata nell’immaginario maschile”.

Mirella Manocchio è la nuova presidente della Fdei

Mirella Manocchio è la nuova presidente della Fdei

Notizie Avventiste – Mirella Manocchio, pastora metodista, è la nuova presidente della Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei). La sua elezione è avvenuta domenica 26 marzo al termine del XIII Congresso nazionale, tenuto a Firenze presso l’Istituto Gould. Succede a Gabriela Lio che ha diretto il comitato nell’ultimo quadriennio.

“Il Congresso ha ringraziato il direttivo presieduto dalla pastora battista Gabriela Lio per il prezioso lavoro svolto durante e dopo l’oscuro tempo della pandemia attraverso eventi, campagne, azioni quotidiane svolte nell’ambito delle chiese e nella società per realizzare le linee guida emerse dal XII Congresso” scrive Laura Caffagnini su Riforma.it “Costante è stato il lavoro in rete, sia con i movimenti denominazionali protestanti, sia con altre associazioni”.

Dov’è lo Spirito di Dio lì c’è libertà (2 Corinzi 3:17) è il testo biblico scelto per questo evento spirituale e amministrativo della Fdei. “La libertà non è conquistata una volta per sempre” ha ricordato Lio “ma è sempre da riconquistare ed è lì dove il nostro vivere nello Spirito/Ruach può fare la differenza, pregando per la libertà e agendo nella speranza per una libertà più grande”.

Laureata in Scienze politiche e in teologia, e già presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (Opcemi), Mirella Mannocchio ha fra i suoi incarichi anche quello di coordinatrice della Commissione battista, metodista, valdese (Bmv) per il culto e la liturgia, ed è membro della Commissione (metodista e valdese) “famiglie, matrimonio, coppie, genitorialità”.

La neoeletta presidente ha tenuto il culto conclusivo del Congresso, in cui ha anche espresso le prospettive per i prossimi quattro anni: “continuare a lavorare sulle discriminazioni e sulla violenza maschile contro le donne in ogni sfumatura; contribuire alla formazione per abbattere stereotipi e coltivare una cultura della parità mettendo in luce le nostre splendide diversità; lavorare sulla multiculturalità, presente anche nelle nostre chiese; impegnarci nella cura del creato, connessa alla giustizia sociale e di genere” riporta Caffagnini.

Il Congresso ha anche eletto il nuovo comitato nazionale, formato da: Gabriella Ciampi e Rosalba Forte (battiste), Maria Paola Gonano e Marina Bertin (valdesi), Cristina Trapani (metodista), Lidia La Montanara (avventista), Wally Mabwidi Nlemvo (Esercito della Salvezza), Renate Zwick (luterana), Daniela Lucci (Chiesa riformata del Ticino). Le revisore dei conti sono Laura Nitti (metodista) ed Erica Sfredda (valdese).

[Foto Nev e Laura Caffagnini. Fonte: Nev e Riforma.it]

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