Palermo.  Non si smette mai d’imparare 

Palermo. Non si smette mai d’imparare 

 Corso Lis 2023, livello A2.

Fabiana Li Calsi – Erano desiderosi di continuare il percorso cominciato l’anno precedente i 20 partecipanti che hanno seguito il Corso base Lis livello A2 da febbraio a maggio 2023, nella chiesa avventista di Palermo, per apprendere la Lingua dei segni italiana (Lis).

Comunicare con il corpo 
Grazie ai nostri insegnanti Francesca Dalfino, Michela Dolce e Paul Boateng, tra giochi e dialoghi, abbiamo scoperto che la Lis non consiste solo nel parlare con le mani, ma è soprattutto parlare con gli occhi, con le espressioni e con tutto il nostro corpo. In generale, usando la voce non ci rendiamo conto di quanto sia importante la comunicazione non verbale. Anche se siamo ancora all’inizio nell’apprendimento dell’uso di questo nuovo canale comunicativo, abbiamo già percepito tutto il suo fascino.

La Lingua dei segni dà la possibilità di capire un po’ di più il mondo delle persone sorde, non nel senso che adesso riusciamo a comunicare con facilità, ma abbiamo aperto uno squarcio sul loro modo di percepire il mondo.

Iniziare questo percorso ha risvegliato in alcuni di noi quella sensazione che un po’ tutti, prima o poi, hanno provato nel periodo scolastico. La sensazione del ritorno a scuola, la paura delle interrogazioni, il timore di dover recuperare o di essere bocciati, per non parlare del nostro misero tentativo di suggerire durante le interrogazioni. E se per caso fosse insorto il desiderio di assentarsi, la paura di non capire niente nella lezione successiva avrebbe scacciato subito questa idea.

Cena silenziosa 
Una lezione dopo l’altra, tra segni e gesti, e in men che non si dica il corso era giunto al termine. Il giorno dell’ultima lezione abbiamo vissuto tutti insieme un momento indescrivibile. Ci avevano preparato una cena particolare, non come le altre; questa era diversa perché c’era una sola regola: "Silenzio, non si parla, ma si segna". È stato strano vivere questa realtà dato che, non essendo abituati, il desiderio di parlare era tanto. Ci siamo concentrati a usare la vista per cercare di leggere il labiale dei nostri compagni di corso per capire cosa volessero. Possiamo dire che è stata una serata indimenticabile.

Terminata l’ultima lezione, è cominciato quel periodo prima degli esami in cui tutti cercavano di capire dai primi interrogati come fosse andata. Uno dopo l’altro, con la paura nel cuore, abbiamo sostenuto gli esami. E anche se alla fine è andata come doveva, sapevamo che ancora ci mancava un ultimo ostacolo, ringraziare la comunità per il sostegno e mostrare i nostri progressi.

La consegna degli attestati 
Sabato 17 giugno 2023, è stata una giornata speciale. Vedere la chiesa che pian piano si riempiva di magliette rosse è stato un piacere per gli occhi. Sapere che sempre più giovani hanno cominciato ad abbracciare la causa del Ministeri Avventisti in favore dei Sordi (Mafs) dà la speranza che con il tempo si potranno accorciare le distanze tra una persona sorda e una udente.

Quel sabato, tutte le attività della chiesa erano a carico del gruppo del corso Lis. Abbiamo preparato vari momenti per la comunità di Palermo, ognuno di noi ha voluto ringraziare la chiesa partecipando alla storia per i bambini, al mimo o facendo una preghiera. Tutto è cominciato con la consegna degli attestati. Uno dopo l’altro abbiamo preso le nostre pergamene e la gioia per aver conquistato questo primo traguardo si poteva percepire a mille miglia. Alla fine, abbiamo concluso il tutto con un canto fatto con i segni, anche se la paura di sbagliare era tanta.

Continua… 
Sapere che questo percorso non è giunto alla fine, ci rallegra poiché significa che questa avventura proseguirà ancora. Quindi, con la speranza nel cuore, non vediamo l’ora di ricominciare con il prossimo livello del corso Lis.

 

 

 

 

Sesto San Giovanni. Concluso il corso Lis

Sesto San Giovanni. Concluso il corso Lis

Giuseppa Maria Crescimone/Tiziana Frezzotti – Sabato 11 novembre, con il testo biblico di Atti 1:8 e con il sermone di Giuseppa Maria Crescimone, responsabile locale dei Ministeri Avventisti in favore dei Sordi, abbiamo concluso le 10 ore del corso per apprendere la Lingua dei segni italiana (Lis). Il corso è stato condotto da Giuseppa Maria e da Adriana e Anny della chiesa avventista di Milano. Siamo felici di avere imparato almeno a presentarci. Le lezioni sono state intense, piene di concetti teorici e pratici, ovviamente i più entusiasmanti. Anche la lezione con i nostri fratelli nella fede, Ion Popa e sua moglie, è stata molto bella. Abbiamo potuto mettere in pratica la nostra piccola conoscenza della Lis. Il nostro desiderio è di continuare a imparare per essere sempre più utili all’interno e all’esterno della chiesa.

[Foto pervenuta dalla comunità in oggetto]

 

 

Roma Appia. Consegna attestati Lis A2

Roma Appia. Consegna attestati Lis A2

Notizie Avventiste – Sabato 6 maggio, nella chiesa avventista di Roma Appia, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati ai nove partecipanti del corso Lis (Lingua dei segni italiana) di livello A2. Era presente Michela Dolce, dei Ministeri avventisti in favore dei sordi (Mafs). L’evento ha concluso il percorso iniziato il 4 ottobre 2022 e proseguito fino al 22 gennaio 2023.

In una precedente notizia abbiamo pubblicato le testimonianze di alcuni corsisti. Proseguiamo con il racconto degli altri. 
“Con la consegna degli attestati, si è concluso il corso Lis A2. È stata un’esperienza emozionante sia per noi come gruppo di Roma Appia e sia per l’intera comunità. Ho scelto di seguire il percorso grazie a mia sorella Rachele che me ne parlava molto e questo mi ha spinta ad esserne curiosa fino a iniziare ad addentrarmi in questa nuova realtà. Oltretutto sono contenta che sia rimasta a frequentare il corso e di poter continuare assieme questa nuova avventura. Durante questa esperienza ho avuto la possibilità di conoscere nuove persone e sono veramente felice di aver stretto delle bellissime amicizie nel nostro piccolo gruppo e non solo. Ho avuto anche l’occasione di dialogare con persone sorde e di conoscere le loro storie. Quest’occasione è stata fondamentale per maturare una nuova consapevolezza, quella di osservare il mondo da un’altra ottica e non dal punto di vista della vita di tutti i giorni: apprezzare la bellezza nell’apprendimento di una nuova lingua e capire che non possono esserci barriere tra di noi che possono metterci in difficoltà. Oltretutto, sensibilizzare gli altri a questa realtà è il nostro obiettivo ma non solo. Ora sarà il nostro punto di partenza verso una nuova missione, quella di poter raggiungere gli altri attraverso le nostre mani” – Juliet Puma.

"Ho intrapreso questo percorso perché era da qualche anno che partecipavo a un campeggio scout a cui erano presenti anche bambini e ragazzi sordi. Quello che mi piace della Lis è il movimento delle mani; infatti, anche quando parlo tendo a gesticolare parecchio. Questo percorso è stato molto faticoso ma ha dato i suoi frutti, l’ho condiviso con mia madre, una mia amica e ho conosciuto persone fantastiche. Al termine di questo percorso, abbiamo dovuto sostenere un esame. Dopo l’esame abbiamo organizzato la cerimonia di consegna degli attestati, in cui abbiamo messo in evidenza quello che abbiamo imparato dal corso: canti, scenette e giochi con i sordi che erano presenti in chiesa. Ora, finito questo livello, ho deciso di intraprendere il livello B1. Consiglio a tutti di poter fare quest’esperienza” – Ilaria Maria Menenti.

“Avevo già intrapreso un corso breve di Lis livello A1 con i Mafs, a cui mi sono appassionata sin dal primo momento. Con grande piacere, a partire da quella esperienza e da una prima sensibilizzazione della comunità, si sono unite altre persone a questo meraviglioso viaggio. Il livello A2 che si è appena concluso ha portato qualche sfida in più lungo il nostro percorso, ha richiesto tanto impegno, che però è valsa la pena affrontare. Ci siamo addentrati in un mondo totalmente nuovo e sconosciuto, da capire, da imparare. E si sa, il nuovo può anche fare paura. Personalmente ho vissuto questo corso con un entusiasmo ancora superiore, se possibile, rispetto al precedente, proprio per essere "entrati nel vivo" della Lis e del mondo silenzioso dalle mille sfumature che si nasconde dietro questa lingua speciale. Un mondo che stiamo ancora scoprendo, passo dopo passo. Un mondo che non appartiene semplicemente a una lingua ma a una cultura, quella sorda, di cui la lingua è solo un mezzo, ma un mezzo molto potente. La Lis, infatti, non è una lingua come tutte le altre. Ho avuto modo di capire e sperimentare come, grazie alla Lis, la comunicazione diventi vera, autentica. Già… perché, quando parli in Lis, devi starci tutto dentro alla conversazione. La comunicazione è spontanea e profonda, più ricca, più empatica. L’attenzione per l’altro è reale, non puoi mentire, non puoi fingere di ascoltare o simulare interesse per il tuo interlocutore e per ciò che ti sta raccontando. Per comunicare in Lis entri in gioco con le espressioni del tuo volto, coi movimenti del tuo corpo. Ci sei dentro fino in fondo, ti mostri senza filtri. L’empatia la impari con tutto te stesso, quello che dici o che ascolti lo vivi profondamente. 
La Lis la parli con le mani, la ascolti con gli occhi, la vivi con ogni parte di te e dentro di te. Imparare la Lis significa mettersi in gioco, essere disposti a scoprire e a scoprirsi, costruire una nuova parte del tuo io che finora era rimasta sconosciuta proprio a te stesso. Imparare la Lis è una vera sfida. Affascinante, appassionante, difficile, meravigliosa. E tutto questo, tutto ciò che sto pian piano imparando e scoprendo, non voglio custodirlo gelosamente per me. Se il Signore ha dato un dono alle mie mani, io voglio ringraziarlo e mettere le mie mani a disposizione degli altri, al servizio di Dio e della comunità, in modo da renderla accessibile a un mondo che ancora oggi resta troppo spesso isolato e che non ha accesso al mondo meraviglioso che ci rivela la Parola. E proprio con questi sentimenti nel cuore, il 6 maggio 2023, in occasione della cerimonia di consegna degli attestati ai corsisti, abbiamo vissuto una giornata all’insegna della sensibilizzazione e dell’inclusione. 
È stata una giornata speciale. La mattina un fratello sordo, Ion Pop, ha predicato nella nostra comunità tradotto da Michela Dolce. È stata preziosa l’opportunità di crescita che abbiamo avuto come chiesa per il privilegio di poterlo ascoltare. In quella occasione, erano presenti nella nostra chiesa anche altre persone sorde, che di recente hanno iniziato a frequentare la comunità di Roma Appia. Come gruppo abbiamo partecipato al programma dell’intera giornata, raccontando la storiella per i bambini tramite il mimo e i segni, traducendo alcuni canti e pregando in LIS. È stato bellissimo poter cantare, pregare e lodare in un modo nuovo. Durante il pomeriggio abbiamo organizzato dei giochi inclusivi, a cui poter partecipare insieme, grandi e piccoli, sordi e udenti, e ci siamo tutti divertiti molto. Per concludere il nostro sabato speciale, abbiamo visto un film sulla tematica della sordità, che ci ha colpiti profondamente e lasciato tanti importanti spunti di riflessione. 
Mi rendo sempre più conto di come ci siano tante realtà diverse, e tante persone intorno a noi che necessitano di supporto, di aiuto, o a volte anche solo di essere ascoltate e capite. La Bibbia ci insegna ad amarci gli uni gli altri, perché "siamo membra di un unico corpo". Il mio augurio è che come cristiani, come comunità, tutti insieme ma anche singolarmente, possiamo fare tesoro di questo insegnamento, e che quelle membra di un unico corpo in Cristo, possano imparare a non escludere l’orecchio che non sente" – Irene Barbuscia.

“Questo è stato per me il secondo corso alla scoperta della Lis con i Mafs e mi ha consentito di entrare veramente a contatto con i sordi facendomi scoprire cosa significa nella quotidianità comunicare senza sentire.Le lezioni sono state come al solito molto intense e anche l’impegno necessario per lo studio è stato alto ma ne è proprio valsa la pena. Abbiamo imparato che comunicare in Lis significa parlare con le mani e ascoltare con gli occhi, quindi si inizia a stare molto più attenti a ciò che si vede e a ‘guardare’ veramente chi ti parla. Ho potuto scoprire che, per chi non ci è abituato, questo è veramente difficile e impegnativo. Infatti, ho sempre considerato naturale chiacchierare mentre si cammina su e giù per le scale… provate a farlo con un sordo! 
Il 6 maggio, la consegna degli attestati, nella nostra chiesa di Roma Appia, è stata l’occasione per vivere a fondo l’inclusione. Durante l’intera giornata sono state con noi delle persone sorde e tutto è stato organizzato in maniera tale da essere fruibile tanto agli udenti quanto ai sordi, ogni canto e ogni preghiera è stato proposto sia a voce che in Lis (da noi corsisti). Il sermone è stato tenuto da un sordo e tradotto per gli udenti dalla nostra insegnante. Tutto ciò mi ha fatto realizzare come Dio non metta alcun limite alla possibilità di camminare al suo fianco, sta solo a noi che ‘ascoltiamo’ riuscire a non farci bloccare da quelle che sono solo delle barriere comunicative. 
Nel pomeriggio abbiamo trascorso dei divertentissimi momenti tutti insieme in cui ci siamo cimentati in giochi che hanno consentito di abbattere completamente le barriere tra udenti e non udenti e che, in fondo, fanno pure riflettere: ciò che per un udente è solo un gioco, come mimare o disegnare qualcosa per farlo indovinare ai compagni, per un sordo è a volte l’unico modo per farsi capire. È proprio qui che viene fuori tutta la potenza della Lis, consente di comunicare liberamente e immediatamente, consente di capire e di farsi capire senza dover tirare a indovinare.
Sono sempre più convinto di voler continuare questo percorso perché ritengo che sia importante. Normalmente si impara una lingua straniera per avere delle nuove possibilità di lavoro o per poter girare il mondo in vacanza riuscendo a comunicare, studiare la Lis dà la possibilità di includere persone che magari non sono all’altro capo del mondo ma sono vicine a te e potrai condividere con loro la tua vita e il tuo amore per Dio" – Alessandro Volante.

 

 

 

 

I Mafs a Roma. Un viaggio, un’avventura, una missione

I Mafs a Roma. Un viaggio, un’avventura, una missione

Michela Dolce – Dal 4 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023 si è svolto nella comunità avventista di Roma Appia il corso Lis (Lingua dei segni italiana) di livello A2, organizzato dai Ministeri avventisti in favore dei sordi (Mafs). Ben nove partecipanti si sono uniti nello studio della lingua dei segni, formando un gruppo vario e affiatato in cui apprendere insieme ma anche imparare gli uni dagli altri.

Ecco alcune testimonianze dei corsisti. 
“Partecipare a questo corso è stato per me terapeutico; avendo una zia sorda, da bambina mi ha sempre affascinato vedere le sue mani volteggiare con grazia e, seppur non capivo cosa mi dicesse, mi rassicurava sapere che anche lei poteva parlare! Crescendo, pensavo di aver superato questa mia primitiva paura dell’incomunicabilità tra esseri umani… che è tornata prepotentemente in auge quando mia figlia mi ha chiesto di fare questo percorso insieme. La felicità di scoprire mia figlia più simile a me di quanto pensassi, ha prevalso su tutto il resto. Non ringrazierò mai abbastanza i Mafs per il lavoro che fanno in favore dell’umanità tutta, trattando anche la perdona sorda, come è giusto che sia (ma non scontato purtroppo), come un qualsiasi membro della comunità, bisognosa e gratificata dall’attenzione del prossimo ma capace di restituire tutto, con il valore aggiunto dell’insegnamento naturale dell’empatia. Sono certa, infatti. che questo corso, oltre ad assolvere egregiamente allo scopo prefissato dell’insegnamento della lingua Lis, proprio grazie al continuo confronto con il ‘diverso’, ha il grande merito di mettere in pratica, senza bisogno di parole, quello che secondo me è l’unica vera forza dell’essere umano: il sapersi e volersi prendere cura gli uni degli altri; dove la parola ‘cura’ ha tutte le numerose e più ampie accezioni e travalica persino il significato religioso… visto che siete riusciti tutti a farci sentire parte di questa meravigliosa comunità ancorché, io e la mia famiglia, non professiamo nessuna fede. Grazie ancora per tutti questi insegnamenti e soprattutto per riuscire così bene a trasmetterli ai nostri figli” – Franca Colarossi.

“Ho iniziato questo percorso per il piacere di condividere un’attività con mia figlia che, già da qualche anno aveva manifestato interesse nell’apprendimento della lingua dei segni che ha avuto modo di conoscere avendo partecipato al campo estivo di Poppi, frequentato anche da alcuni sordi. Grazie ai Mafs, ho potuto conoscere una nuova realtà, un modo ‘diverso’ di comunicare ed esprimersi. Mi ha insegnato a superare delle ‘barriere psicologiche’ che esistono e rappresentano un limite nella comunicazione e nel vivere la quotidianità, mi ha insegnato a ‘guardare’! Tutto quello che per la comunità udente è scontato non sempre lo è anche per il sordo, basti pensare che in un pronto soccorso manca la presenza di un interprete che possa aiutarli in situazioni di emergenza. Il progetto dei Mafs è fondamentale, facilita l’inclusione e l’integrazione del sordo nella comunità udente e viceversa, permettendo la condivisione della quotidianità tra i due ‘mondi’. Il giorno della consegna degli attestati ne è stata la prova, abbiamo riso, giocato e scherzato senza differenza alcuna. Per me è stata un’esperienza molto significativa, non senza difficoltà (visto che non sono più giovanissima), ma con una gran voglia di superarle e di mettermi in gioco. Al mio fianco ho trovato dei compagni di viaggio che mi hanno molte volte aiutata e con loro inizierò il nuovo corso livello B1” – Antonella Gerardi.

“Ho iniziato il corso Lis con entusiasmo! Ero così ansiosa di imparare la Lingua dei segni italiana che con piacere ho accettato di partecipare quando mia cugina lo ha proposto in chiesa. Durante questo percorso, ho imparato a osservare le cose da una diversa prospettiva e a comunicare in una maniera più coinvolgente, pervasiva. Ho vissuto un turbinio di emozioni: dall’euforia per nuove scoperte, alla paura per non riuscire ad imparare, causa scarsa memoria. Interi pomeriggi trascorsi insieme a persone fantastiche, come me desiderose di imparare una nuova lingua per poter comunicare con un mondo così tanto vicino ma irraggiungibile, apparentemente. Con loro ho condiviso esperienze uniche. Ci siamo confrontati sostenendoci e incoraggiandoci vicendevolmente. A conclusione di questo primo step, ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di frequentare questo corso, la nostra insegnante Michela Dolce per la sua professionalità, la sua disponibilità, il suo incoraggiamento e i suoi preziosi insegnamenti. Ringrazio i miei compagni di corso e la mia famiglia per il sostegno” – Daniela Barbuscia.

“Sono entrata a far parte della Chiesa avventista quest’anno, dopo aver partecipato, nel 2022, a un campeggio a Poppi (AR). Mi sono subito piaciute le persone e il posto ma, più di tutto, mi ha affascinato la lingua con cui Michela Dolce parlava con Ion Pop, che in seguito ho scoperto essere sordo. Poi sono entrata a far parte della Chiesa avventista e appena è uscita la possibilità di fare questo corso per imparare la Lis ho voluto subito iscrivermi con mia madre. Ero entusiasta di partecipare. All’inizio è stato facile, l’alfabeto, le prime parole… Poi si è fatto più difficile ma comunque ho continuato. Alla fine, mi è piaciuto tantissimo. Ora sono in grado di comunicare con i sordi e so anche una nuova lingua. Mi rendo anche conto, però, che a volte le persone sorde, ipovedenti, ecc. purtroppo vengono tagliate fuori dalla società e, a volte anche noi, senza accorgersene, non facciamo nulla per cercare di integrarle. Dopo aver seguito questo corso e imparato la Lis, mi sono accorta che anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa. Mi sono divertita molto e ho arricchito la mia cultura. Spero che questo possa accadere anche ad altre persone” – Alma Cadinu.

“Sembra che sia passato tanto tempo dal termine del corso Lis A2 ma non è così. Ormai abbiamo ripreso ad esplorare questa nuova parte di storia, in un altro capitolo che ci porta verso il nostro traguardo ovvero quello di poter essere capaci di comunicare in Lis a pieno titolo. Devo ammettere che ho trovato difficoltà a frequentare il corso, non per l’aspetto della lingua in sé, ma per i problemi che si sono susseguiti uno dopo l’altro e che mi avevano portato a dover scendere dal treno e fermarmi a qualche fermata indietro. Poi c’è stata quell’emozione che mi ha portato a non dovermi arrendere. Vedevo che la mia voglia di mollare era superata dalla voglia di riprovare a mettermi in gioco. Ho avuto il tempo per pensare e ripensarci, e credo che il giorno della consegna degli attestati sia stato un segno, ho provato quell’emozione che ha riacceso il mio desiderio di continuare ad andare avanti. I volti felici e soddisfatti, per l’arrivo a una parte di racconto fatto di sostegno, incoraggiamento e affetto reciproco, sono il più grande obiettivo e vorrei non farne a meno” – Rachele Puma A.

 

 

 

 

Lentini. Conosciamo i Mafs

Lentini. Conosciamo i Mafs

Ciro Magnano – Sabato 11 marzo, la comunità avventista di Lentini ha avuto la possibilità di conoscere i Ministeri avventisti in favore dei Sordi (Mafs). Grazie a Michela Dolce (di nome e di fatto), missionaria dei Mafs in Italia, abbiamo scoperto che la chiesa ha preso a cuore il fatto di includere le persone sorde nelle attività comunitarie attraverso la Lingua dei segni italiana (Lis). Si tratta di un metodo eccezionale per abbattere qualsiasi muro.

Pensare a coloro che hanno una disabilità significa prendersi cura con amore di chi vive una difficoltà. Abbiamo avuto modo di scoprire che esiste un gran numero di persone sorde e che spesso è un mondo sconosciuto, ma di cui Gesù si è sempre fatto carico, portando guarigione fisica e spirituale.

Grazie a questo incontro, abbiamo potuto intravedere la felicità di un nostro fratello nella fede che è sordo e che finalmente si è sentito partecipe del servizio sabbatico riuscendo a seguire il sermone senza difficoltà. Il suo sguardo e i suoi occhi si sono illuminati, e tutti noi abbiamo capito l’importanza di partecipare a un corso Lis, per apprendere la lingua dei segni e rendere un servizio a una minoranza spesso trascurata.

Tutti i presenti si sono impegnati a cantare imitando i gesti degli inni, compresi i bambini che nella loro semplicità vivono tutto con grande curiosità e partecipazione. Questa nuova esperienza molto stimolante e l’entusiasmo trasmesso da Michela alla comunità hanno fatto sì che alcuni decidessero di partecipare al prossimo corso Lis.

[Foto: Ciro Magnano]

Mafs. I primi mattoni per costruire un ponte

Mafs. I primi mattoni per costruire un ponte

Anny Arce – Sabato 26 novembre 2022, nella chiesa avventista di Milano Mirabello, si è tenuta la cerimonia di consegna degli attestati ai corsisti Lis (Lingua dei Segni Italiana) di diversi livelli. Durante i mesi di ottobre e novembre, sette persone hanno seguito il corso base di livello A1: Daniele La Mantia (pastore della chiesa), Elizabeth Arce, Judith Diaz, Rachele Conti, Jessica Haro, Elizeni Tigre e B.C. Tutti hanno dimostrato il desiderio di iniziare un percorso verso la comunicazione con le persone sorde della comunità.

J. Diaz racconta la sua esperienza come “una nuova forma di crescere spiritualmente, potere un domani condividere il vangelo con le persone sorde”. Ha deciso di seguire questo percorso insieme ad altri fratelli e sorelle nella fede della comunità, e ci tiene a “ringraziare Dio per questa opportunità, grazie a voi del vostro tempo, impegno nell’insegnamento della Lis”.

E. Arce ci confessa: “… era da tanto tempo che desideravo fare questo corso, mi frenava l’idea di non essere capace, di non avere più l’età per studiare e anche un po’ di vergogna. Ma la voglia di poter comunicare con nostri fratelli nella fede sordi è più forte, quindi eccomi qua. È stata una esperienza bellissima, dove ho imparato i saluti e alcune frasi per una piccola presentazione e conversazione”.

I sette corsisti, di diverse età e luoghi di provenienza, hanno in comune il desiderio di poter imparare la Lis per portare avanti la missione dei Ministeri Avventisti in favore dei Sordi (Mafs). Inoltre, sono stati consegnati gli attestati di livello A2, B1 e B2 ai membri di chiesa che in questi anni hanno continuato il percorso di apprendimento della lingua e che sono attivi ogni sabato nei Mafs locali.

A consegnare gli attestati è stata Michela Dolce, missionaria e responsabile dei Mafs Italia, che ha spronato nuovamente i membri della comunità ad approcciarsi per creare un ponte di comunicazione con le persone sorde.

Venite a me. Il riposo 09 (Seconda Parte)

Venite a me. Il riposo 09 (Seconda Parte)




Venite a me. Il riposo 09 (Seconda Parte)

Venite a me. Il riposo 04

Venite a me. Il riposo 04




Venite a me. Il riposo 04

Venite a me. Il riposo 03

Venite a me. Il riposo 03




Venite a me. Il riposo 03

Venite a me. Il riposo 02

Venite a me. Il riposo 02




venite a me 

Venite a me. Il riposo 01

Venite a me. Il riposo 01




Venite a me. Il riposo 01
Lettura immersiva del testo per aprire il giorno del riposo insieme.

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