Costruire speranza per i rifugiati

Costruire speranza per i rifugiati

Spunti della delegazione di Adra al Fgr 2023.

Notizie Avventiste – Si è svolto a Ginevra, dal 13 al 15 dicembre, il più grande incontro internazionale sui rifugiati. Oltre 4.200 persone, provenienti da 168 Paesi, hanno partecipato al secondo Forum Globale sui Rifugiati (Fgr). Era presente anche Adra Italia in rappresentanza del Network for Dialogue (N4D) di cui l’agenzia umanitaria avventista fa parte. Insieme con altri membri ha presentato l’attività del Network in un evento collaterale organizzato dal Global Refugee-Led Network (Grn).

“In particolare, è stato condiviso uno dei policy paper sul tema ‘Costruire la fiducia attraverso il dialogo nelle comunità locali: un ingrediente chiave per la coesione sociale’” spiega Dag Pontvik, direttore di Adra Italia, presente al Forum “Sono state condivise esperienze concrete, tra cui l’attività di formazione svolta a Ragusa da Adra Italia insieme a Formation et Sensibilisation de Luxembourg. Le presentazioni a cui ho partecipato riflettevano la complessità della tematica, l’impegno di tante organizzazioni e la qualità svolta sul tema. Tante sono le sfide che rimangono ma resta chiaro il valore e il bisogno della collaborazione e di dare spazio ai rifugiati stessi passando da persone assistite a protagonisti del cambiamento come esperti di prima mano”.

Lavorare a soluzioni durature 
Il Forum Globale sui Rifugiati si svolge ogni quattro anni. Riunisce Stati, organismi internazionali, rifugiati, società civile, organizzazioni religiose, mondo accademico e settore privato in un incontro di tre giorni per valutare l’attuazione del Patto globale sui rifugiati. Approvato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2018, questo documento stabilisce i principi per la collaborazione con i rifugiati in un mondo afflitto da crisi crescenti.

Attualmente sono 114 milioni le persone (donne, uomini, bambini e anziani) che in seguito a guerre e crisi politiche sono fuggite dalle loro case, e molti anche dal loro Paese, per cercare rifugio altrove. In soli due anni, la proporzione sulla popolazione mondiale è cresciuta da 1 rifugiato ogni 400 individui a 1 ogni 200. Sia che si spostino, che vivano nei campi profughi o che rimangano nelle comunità ospitanti per lunghi periodi, la speranza di cambiare o di tornare a casa è spesso limitata. I partecipanti al Forum hanno valutato la situazione globale, discusso le sfide del lavoro con i rifugiati e preso impegni che guideranno le loro organizzazioni e i loro governi a migliorare la qualità della vita delle persone svantaggiate nei prossimi quattro anni. L’evento, infatti, si è chiuso con l’impegno da parte dei governi e del settore privato di stanziare 2,2 miliardi di dollari. Gli Stati si sono inoltre impegnati per il reinsediamento di 1 milione di rifugiati entro il 2030.

Adra al Forum 
La rete internazionale dell’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) ha inviato una delegazione al Forum, per condividere le conoscenze e le esperienze acquisite lavorando direttamente con i rifugiati in Paesi come Libano, Sudan, Etiopia, Kenya, Uganda, Colombia, Brasile, Thailandia e altri.

“Per darvi un’idea dei temi trattati” ha detto Thomas Petracek, di Adra Europa “il primo giorno ho partecipato ad alcuni workshop sulle iniziative basate sulla fede, sulla localizzazione nelle attività dei rifugiati e sull’impatto del cambiamento climatico sui rifugiati o sulle migrazioni. Nell’ultimo decennio l’Europa è diventata una nuova casa per milioni di rifugiati, a causa dell’intensificarsi dei conflitti in Iraq, Siria, Afghanistan, Pakistan, Venezuela e in vari Paesi africani e, più recentemente, in Ucraina”.

L’impegno nell’assistenza ai rifugiati 
Quasi tutte le 30 sedi di Adra in Europa sono coinvolte in programmi nazionali di assistenza ai rifugiati, tra cui progetti di protezione e integrazione. Collaborano inoltre con partner all’estero nella gestione dei campi profughi, nell’istruzione, nella protezione, nell’assistenza sanitaria, nel sostegno psicosociale e nella fornitura di beni di prima necessità. L’agenzia umanitaria, in quanto organizzazione cristiana, si dedica all’adempimento della sua missione, riassunta nel motto “Compassione, giustizia e amore”, nel servire chi è in crisi.

Risolvere i conflitti e lottare per la pace 
Il Forum Globale sui Rifugiati rappresenta un passo fondamentale per offrire prospettive a coloro che hanno perso tutto, ha sottolineato Petracek. E ha aggiunto: “Le barriere che ostacolano la loro vita quotidiana devono essere smantellate e la loro integrazione nei Paesi ospitanti deve essere rafforzata. Soprattutto, è necessario accelerare il processo di pace nei Paesi in conflitto. La massima aspirazione di coloro che cercano rifugio è quella di tornare alle loro case e vivere in modo sicuro e dignitoso”.

“Il fatto che ci siano 114 milioni di persone che soffrono” ha concluso “dovrebbe essere una prova sufficiente della necessità di cambiare il modo in cui ci trattiamo. Tutti i nostri sforzi dovrebbero essere diretti a risolvere i conflitti e a lottare per la pace. Questa è l’unica lotta che conta davvero, una lotta senza armi, sofferenza o morte.

Clicca qui per ascoltare l’intervista di radio Rvs a Dag Pontvik, direttore di Adra Italia.

[Foto: Adra Europa. Fonte: Adra Italia e Adra Europa]

Giornata della Memoria e dell’Accoglienza

Giornata della Memoria e dell’Accoglienza


Il 3 ottobre del 2013 morirono in mare, a largo di Lampedusa, 368 migranti, con rammarico dobbiamo ammettere che le cose non sono migliorate in questi ultimi 10 anni. Segui il dialogo con Andreas Mazza del Dipartimento delle Comunicazioni, Affari pubblici, Libertà religiosa, Pubbliche relazione della Regione Intereuropea della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno.

Adra Internazionale ricorda milioni di famiglie e bambini in fuga da guerre e persecuzioni

Adra Internazionale ricorda milioni di famiglie e bambini in fuga da guerre e persecuzioni

Notizie Avventiste – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) Internazionale si unisce alle Nazioni Unite e alle comunità di tutto il mondo per aumentare la consapevolezza sulla crisi globale dei rifugiati. Secondo l'ultimo rapporto dell’Onu di maggio 2022, oltre 100 milioni di persone sono profughe e rifugiate in tutto il mondo. Il conflitto in Ucraina, che ha causato la più rapida e una delle più gravi crisi di sfollati dalla Seconda guerra mondiale, e numerose altre emergenze, in Africa, in Afghanistan e altrove, hanno prodotto un numero di sfollati che ha raggiunto il massimo storico.

“Adra Internazionale evidenzia il coraggio e la resilienza di milioni di mamme, bambini piccoli, padri, persone anziane e individui costretti a fuggire dalle loro case per sfuggire a conflitti o persecuzioni. Riconosciamo la generosità e l’umanità delle comunità e dei Paesi ospitanti, che spesso lottano con la propria economia e sicurezza. Adra continua a impegnarsi e resta unita e solidale con la Chiesa avventista e i suoi partner nel sostenere e difendere l'integrazione globale dei rifugiati e degli sfollati con giustizia, compassione e amore" afferma Michael Kruger, presidente di Adra Internazionale "Celebriamo la Giornata mondiale del rifugiato e il Sabato del rifugiato per infondere empatia e per aiutare le famiglie vulnerabili a ricostruire la loro vita".

Alla fuga dovuta a guerre, conflitti e persecuzioni, si è aggiunta anche la catastrofe climatica. L'innalzamento del livello del mare costringe le persone a lasciare le proprie case. Si teme che milioni di persone in più si uniranno a loro nel prossimo futuro.

Quest'anno, Adra ha mobilitato gruppi di operatori per rispondere alle emergenze e ha aumentato le risorse per assistere le decine di migliaia di profughi fuggiti nei Paesi vicini a causa del conflitto in Ucraina. 7,47 milioni di persone sono fuggite dal Paese  Adra sviluppa programmi a lungo termine per aiutare le famiglie e i bambini nelle comunità ospitanti in tutta Europa. Inoltre, ci sono 7,1 milioni di persone sfollate nella stessa Ucraina. Li protezione e assistenza sono molto più difficili da assicurare. In alcune parti del Paese, l'approvvigionamento idrico, la fornitura di cibo e articoli per l'igiene sono molto limitati. E Adra è impegnata anche su questo fronte nella distribuzione degli aiuti.

L’attività umanitaria si svolge in altre zone del pianeta. Adra fornisce cibo, riparo, acqua potabile, articoli per l'igiene, supporto psicosociale e altri servizi essenziali alle famiglie sfollate in oltre 40 altri Paesi, tra cui Siria, Myanmar, Bangladesh, Brasile, Sud Sudan, Afghanistan e Uganda.

"In quanto braccio umanitario della Chiesa avventista, Adra crede che i rifugiati abbiano il diritto di vivere la propria vita liberi dalla vergogna del rifiuto e dalle catene della persecuzione e della guerra” dicono da Adra Internazionale “Incoraggiamo le istituzioni religiose, i membri della comunità e altre organizzazioni a proteggere e difendere le famiglie in fuga da pericoli e violenze".

 

[Foto: © 2022 ADRA | Iris Argueta. Fonte: Ann]

 

 

 

 

Olanda. Cure e corsi di lingua per i rifugiati afgani

Olanda. Cure e corsi di lingua per i rifugiati afgani

Notizie Avventiste – Share & Care è il progetto di Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) in Olanda, a Huis ter Heide, che offre corsi di lingua olandese e altre attività sociali ai rifugiati afgani. Sono circa 400 i profughi accolti nella vicina città di Zeist. 
"Lo scorso agosto abbiamo ricevuto una richiesta tramite l'app di quartiere" ha spiegato Lydia van Rhenen, coordinatrice dei volontari del progetto “I profughi si trovano in un rifugio di emergenza a 800 metri da noi. Siamo andati e abbiamo parlato con loro. Abbiamo sentito storie commoventi ed esperienze traumatiche vissute in Afghanistan”.

L’iniziativa Share & Care di Adra ha preso il via nel 2020 con attività nel vicinato per aiutare a garantire la giustizia sociale ed economica nei Paesi Bassi. Dopo il cambio di governo in Afghanistan, i rifugiati che hanno lasciato il loro Paese sono stati accolti in tutto il mondo, anche in Olanda.

Imparare la lingua 
“Seguire un corso di lingua è essenziale per l'integrazione" ha aggiunto van Rhenen “Due insegnanti di scuola elementare in pensione offrono le lezioni nella nostra sede. Abbiamo iniziato il corso con 17 adulti, con incontri tre volte a settimana. Queste persone conoscono già la lingua inglese e sono molto istruite. Ora condividono la loro conoscenza dell’olandese con gli altri, nel rifugio di emergenza”.

Tra i rifugiati ci sono persone che hanno lavorato come interpreti o per organizzazioni umanitarie straniere, ma hanno dovuto lasciare l’Afghanistan per motivi di sicurezza. Alcuni sono riusciti a fuggire con la famiglia, altri no. Per questo “siamo attenti alle informazioni sensibili e alla privacy” ha precisato van Rhenen

Attività creative 
Il progetto offre anche delle attività creative come quella sartoriale che interessa molte ragazze e donne anziane. Adra è riuscita ad avere tre macchine da cucire da mettere a disposizione. “Questo è importante” ha notato van Rhenen “Una donna sembrava piuttosto triste, ma è diventata molto entusiasta quando le abbiamo mostrato le macchine da cucire. In Afghanistan faceva la sarta. Ora riesce a cucire un vestito in un pomeriggio”.

In tanti prendono lezioni di ciclismo e possono esercitarsi sul campo… Adra Share & Care collabora spesso con altre organizzazioni. “Durante le vacanze autunnali, abbiamo svolto attività per bambini. Abbiamo sperimentato la benedizione di Dio in questo lavoro” ha evidenziato la coordinatrice.

Supporto dalla comunità
“Ai residenti piace aiutare” ha poi concluso “Ci mandano i vestiti che consegniamo al rifugio. Intanto la Croce Rossa locale sta valutando questo aspetto. Loro hanno molta esperienza e sanno cosa è necessario e come distribuirlo correttamente. In ADRA Share & Care vogliamo essere presenti per il nostro prossimo, per gli stranieri, gli orfani e le vedove. Vediamo le benedizioni di Dio. È un ottimo servizio”.

[Fonte: EudNews. Foto: Adra Olanda]

Contro ogni paura

Contro ogni paura


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 24 novembre 2021, Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano alcune notizie del giorno con il politologo Paolo Naso, già coordinatore del progetto Mediterranean Hope della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI)

Tra i temi affrontati: in Germania finora scarsa attenzione alla pandemia, ora comincia la paura; in Italia scoppia la controversia sul suicidio assistito; "così difenderemo le donne", dichiara a Repubblica la ministra Gelmini, ma occorre soprattutto un cambiamento culturale; "Rifugiati. Verità e falsi miti", un manuale di Carlotta Sami contro la paura.

Allargare le braccia agli altri o difendere l’Europa cristiana?

Allargare le braccia agli altri o difendere l’Europa cristiana?


Durante l'incontro tra Papa Francesco e il primo ministro ungherese Viktor Orbàn, è apparso evidente non solo il tantativo di strumentalizzare la religione a fini politici, ma anche due modi radicalmente diversi di rappresentare la fede cristiana nel suo rapporto con il mondo. Claudio Coppini e Roberto Vacca ne hanno parlato con Alessandro Martini, assessore al Comune di Firenze, che tra le sue varie deleghe conta anche quella dei rapporti con le confessioni religiose della città toscana.

Scaricate l'App Hopemedia Italia per ascoltarci ovunque voi siate

Diritti ignorati o negati

Diritti ignorati o negati


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 9 settembre 2021, Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano alcune notizie del giorno con Marco Fusaro, assistente parlamentare al Parlamento Europeo a Bruxelles. 

In questo numero: Diritti ignorati o negati, Ius soli, la madre delle riforme mancate in Italia. Un milione di ragazzi senza diritti. In Polonia si alza un muro contro i rifugiati.

La trasmissione dedicata all'attualità su RVS – condotta da Claudio Coppini e Roberto Vacca – la potete ascoltare ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 10

“Sfogliando il giornale” con l’assessore Francesco Pignotti ( 20 agosto 2021)

“Sfogliando il giornale” con l’assessore Francesco Pignotti ( 20 agosto 2021)


In questa intervista tratta dalla diretta RVS del 20 agosto 2021, Claudio Coppini e Roberto Vacca commentano con l'assessore al Comune di Bagno a Ripoli (FI) Francesco Pignotti, la disponibilità dichiarata da vari comuni italiani ad accogliere un certo numero di profughi afghani. Quanto è reale questa disponibilità? Su quali premesse politiche e organizzative si basa?

La trasmissione dedicata all'attualità – condotta su RVS da Claudio Coppini e Roberto Vacca – la potete ascoltare ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 10.

 

Nella Giornata mondiale del rifugiato, i giovani artisti hanno ricevuto premi e riconoscimenti

Nella Giornata mondiale del rifugiato, i giovani artisti hanno ricevuto premi e riconoscimenti

Sono stati una cinquantina i partecipanti al concorso “Ascoltami. Guardami. Cammina con me", con opere che esprimono rispetto e solidarietà a quanti devono abbandonare la loro patria.

Corrado Cozzi – In collaborazione con la Chiesa Avventista del Settimo Giorno europea, Adra Europa ha organizzato un concorso d’arte e incoraggiare i giovani a usare la loro creatività per imparare, capire e sostenere le persone costrette a fuggire dai loro Paesi. Il 19 giugno si è tenuta la cerimonia di premiazione online del contest artistico "Ascoltami. Guardami. Cammina con me". Sono stati una cinquantina i partecipanti, per la maggior parte bambini e genitori.

La premiazione 
Più di 40 bambini e giovani artisti hanno inviato le loro opere per esprimere il loro sostegno ai rifugiati. “È il cuore, l'emozione, il semplice sentimento di solidarietà delle opere d'arte che parla e va oltre i limiti di un messaggio scritto” hanno affermato gli organizzatori.

Deana Stojković, assistente alle Comunicazioni presso la Regione Transeuropea (Ted), e Corrado Cozzi, pastore e già direttore delle Comunicazioni alla Regione Intereuropea (Eud), hanno presentato il programma. Nel suo messaggio di apertura, João Martins, direttore di Adra Europa, ha evidenziato come nello stesso modo in cui Dio vide, udì e discese (cfr. Esodo 3:7-8) quando il suo popolo era profugo in Egitto, anche noi dobbiamo ascoltare, vedere e camminare con i rifugiati oggi. L'opera di Dio in favore dei profughi è un capolavoro. Nel realizzare bellissimi capolavori per il concorso, i partecipanti hanno collaborato con Dio in questa missione di compassione verso gli oppressi.

Per vedere i lavori presentati da bambini, giovani e famiglie cliccare qui; e per vedere l'intera cerimonia cliccare qui.

Una giuria ha esaminato i lavori e ha spiegato perché sono state scelte opere d'arte eccezionali. La motivazione dettagliata per l'assegnazione dei premi si trova in fondo a questo articolo.

Alla cerimonia erano presenti anche Karen Holford, direttrice dei Ministeri in favore dei Bambini e della Famiglia della Ted, ed Elsa Cozzi, già responsabile dei Ministeri in favore dei Bambini presso l'Eud.

"Le meravigliose opere d'arte che i bambini e le famiglie hanno creato per il concorso artistico a favore dei rifugiati mi hanno ispirato e commosso" ha dichiarato Karen Holford. 
"Ognuno di loro ha messo in luce aspetti diversi delle difficili esperienze dei rifugiati e ogni opera d'arte è stata meravigliosamente unica e creativa. Ogni bambino ha avuto il tempo di imparare di più sulla vita dei rifugiati e questa consapevolezza rimarrà per sempre, e si svilupperà man mano che cresce. Spero che continueranno a parlare a favore dei rifugiati, a difenderli e ad essere compassionevoli nei loro confronti; e le loro opere incoraggino gli altri a fare lo stesso" ha concluso Holford.

Gli ha fatto eco Elsa Cozzi: "Abbiamo rifugiati in ogni Paese in cui viviamo. Se non siamo rifugiati noi stessi è solo per caso, e un giorno potremmo essere obbligati a sopportare tale esperienza perché la vita è piena di incertezze e di eventi sconosciuti".

“Facciamo del nostro meglio” ha continuato “per dare voce, visibilità e rispetto ai rifugiati che sono tra noi. La maggior parte di loro sono solo vittime innocenti del peggior aspetto del nostro mondo. I bambini sono le vittime più vulnerabili e innocenti di una simile ‘crociata’. Probabilmente rimarrebbero a casa se potessero scegliere. Mostriamo loro rispetto e supporto mentre cercano di integrarsi in un nuovo ambiente e in una nuova vita, affrontando un sacco di ricordi terribili e orribili che hanno raccolto durante il loro viaggio per arrivare da noi”.

Il Sabato del rifugiato
Molte chiese in tutto il mondo svolgono un ottimo lavoro per sostenere i rifugiati. Negli ultimi cinque anni, la chiesa avventista e Adra hanno organizzato programmi speciali per il Sabato mondiale dei rifugiati. La domanda era: "Possiamo fare di più? Possiamo creare una piattaforma per una più facile comprensione della complessa questione delle migrazioni?".

Quest'anno Maja Ahac, Head of Advocacy di Adra Europa, ha suggerito di considerare e analizzare la questione della migrazione in modo diverso. "I giovani artisti sono stati invitati a preparare lavori che parlassero di tre argomenti specifici. Ogni partecipante è stato invitato ad approfondire le tematiche con i genitori, gli insegnanti, gli amici e la comunità di fede. Intorno a noi vivono persone costrette a fuggire da persecuzioni, violenze, disagio, guerra, … I rifugiati sono spesso vittime di teorie del complotto e subiscono spesso abusi da gruppi radicali per manipolazioni politiche. Con questo concorso artistico, abbiamo invitato le persone ad ascoltare i rifugiati, a pensare alle loro storie, a mettersi nei loro panni".

Il Sabato mondiale dei rifugiati mette in luce i diritti, i bisogni e i sogni dei rifugiati, aiutando a mobilitare le risorse in modo che queste persone possano sopravvivere e prosperare. Si celebra il sabato più vicino al 20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato designata dalle Nazioni Unite per accendere i riflettori sui rifugiati nel mondo. Celebra la forza e il coraggio delle persone che sono state costrette a fuggire dal proprio Paese d'origine a causa di conflitti o persecuzioni.

La Giornata mondiale del rifugiato si è tenuta per la prima volta a livello mondiale il 20 giugno 2001, per commemorare il 50° anniversario della Convenzione del 1951 relativa allo status dei rifugiati. Inizialmente era conosciuto come Africa Refugee Day prima che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite lo designasse ufficialmente come giornata internazionale nel dicembre del 2000. Ogni anno, in questa Giornata si svolgono vari eventi a sostegno dei rifugiati in molti Paesi del mondo. Le iniziative sono spesso organizzate o coinvolgono gli stessi rifugiati, funzionari governativi, comunità ospitanti, aziende, celebrità, scuole e il pubblico in generale.

Motivazioni della giuria sulle opere premiate 
Guarda qui il video con tutte le creazioni.

Aitana (categoria 5-9 anni). Aitana ha espresso un grande concetto: da un parte vediamo un vasto deserto secco dall’altra un piccolo luogo desiderabile con pascoli verdi, entrambi collegati da un sentiero molto stretto. Quale migliore rappresentazione della lotta di un rifugiato per inseguire il sogno di libertà e sicurezza economica, sociale e politica?

Salina (categoria 5-9 anni). L’opera, creata con materiali di riciclaggio portati a riva, forma una candela. È una forte forte metafora della lotta dei rifugiati per raggiungere una spiaggia, spinti dalla speranza di una vita migliore.

Ana & Margarida (categoria 10-14 anni). Attraverso disegni che si muovono nello sfondo musicale, l’opera di Ana e Margarida ci ricorda in modo creativo che di solito una storia ha un inizio e, a volte, una fine più felice.

Elizabeth (categoria 15-18 anni). Rivelando una sorprendente padronanza tecnica, il lavoro di Liz attira la nostra attenzione sulla gioia di apprendere, sul diritto all’istruzione che molti di noi danno per scontato, ma alcuni, nonostante la mancanza di opportunità e mezzi, apprezzano e traggono il massimo da ogni momento.

Saul (categoria 19-25 anni). L'intervista di Saul dà voce a una delle migliaia di persone che devono lasciarsi tutto alle spalle per ricercare qualcosa di meglio attraverso un mare nebbioso di incertezza, dove piccoli atti di gentilezza, empatia e sostegno da parte di quelli “dall'altra parte” svolgono un ruolo significativo nel cambiamento della loro vita.

Mirilov (categoria famiglia). La poesia di Mirilov offre una varietà di modi per immaginare quel semplice concetto di vita che guida gli individui in base alle diverse circostanze: la ricerca della felicità.

Bosquet-Roth (categoria famiglia). L'acqua è il mezzo che contemporaneamente "separa e collega" una barca piena di speranza rappresentata dalle farfalle a una visione di una vita più gratificante rappresentata dal divertimento spensierato della piscina da parte dei bambini.

[Fonte: Eud News. Immagini tratte dal video delle creazioni artistiche. Traduzione: L. Ferrara)

ADRA Italia News 31 – “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”, il concorso artistico per giovani creativi

ADRA Italia News 31 – “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”, il concorso artistico per giovani creativi


Il concorso artistico “Ascoltami. Guardami. Cammina con me”, organizzato da ADRA e dalla chiesa cristiana avventista a livello europeo, incoraggia i giovani di tutta Europa a usare la loro creatività per imparare, capire e sostenere le persone costrette a fuggire dal loro paese. 

Tutti i dettagli del concorso nell’intervista di Alessia Calvagno a Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, l’agenzia umanitaria avventista per lo sviluppo e il soccorso.

Sudamerica. Aiuti a oltre 840.000 rifugiati venezuelani

Sudamerica. Aiuti a oltre 840.000 rifugiati venezuelani

L’agenzia umanitaria avventista si occupa degli sfollati venezuelani diventati uno dei gruppi più numerosi nel mondo.

Notizie Avventiste – Nel 2020, la crisi dei migranti e dei rifugiati venezuelani sarà la seconda più grande del pianeta, subito dopo quella siriana, afferma l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). In Venezuela, la crisi politica, socio economica e dei diritti umani peggiora. Ci sono già oltre 1.800.000 persone di questa nazione ufficialmente registrate come migranti, rifugiati o sfollati.

L’esperienza di José Fernando Molina e della sua famiglia è un esempio tipico della crisi in corso. Le condizioni di vita in Venezuela diventavano sempre più complicate, ma i Molina riuscivano comunque a guadagnarsi da vivere. Dopo mesi di pianificazione, esitazione e preoccupazione, a marzo 2019 hanno intrapreso un viaggio con destinazione Uruguay.

Il più grande esodo dell’America Latina
I venezuelani sono diventati uno dei più grandi gruppi di sfollati nel mondo, rileva Adra Sudamerica, in seguito all’accelerazione dell’esodo di massa iniziato nel 2016. Secondo l’Unhcr, attualmente ci sono 4,5 milioni di venezuelani in transito dalle loro case verso altri luoghi. Per motivi legati all’economia, la maggior parte di loro sceglie di andare in altri Paesi della regione. La Colombia e il Perù sono state la destinazione finale per molti, ma oltre 37.000 sono in Brasile, ora il territorio con il maggior numero di rifugiati venezuelani riconosciuti in America Latina.

I rifugiati scelgono un determinato Paese per le sue leggi nei confronti dei migranti e i vantaggi offerti. Altro criterio è la lingua. Fino all’anno scorso, ad esempio, il Brasile non era una destinazione molto considerata dai venezuelani poiché la lingua rappresentava una barriera difficile. In seguito ai cambiamenti legislativi nei Paesi ispanici e il ritiro dei benefici precedentemente concessi, molti venezuelani iniziarono a emigrare in Brasile.

I coniugi Molina hanno scelto l’Uruguay per le opportunità educative offerte dal Paese e per la comune lingua spagnola. José Fernando è laureato in ingegneria e ha lavorato in una compagnia petrolifera venezuelana. Sua moglie Rubí ha seguito gli studi in economia aziendale e si è occupata della casa e della crescita dei figli. La vita era buona prima della crisi, ma poi è stato necessario andar via per offrire ai tre figli migliori opportunità.

Bambini rifugiati
La più grande preoccupazione della famiglia Molina era per la loro bambina di pochi mesi, così fragile per affrontare un viaggio difficile. Il 52% della popolazione rifugiata nel mondo ha meno di 18 anni. Gli studi condotti dall’Unchr dimostrano che durante il viaggio e persino giunti alla destinazione finale, la maggior parte di loro sono a rischio di abusi, violenza, abbandono, sfruttamento, tratta e obbigoati a diventare soldati.

Molti di questi bambini conosceranno la vita solo come rifugiati: trascorreranno tutta la loro infanzia lontano da casa, lontano da una scuola e in più di un’occasione saranno soli sia per la morte di chi si prendeva cura di loro, sia perché abbandonati.

Gli aiuti di Adra
Nel lungo e arduo viaggio attraverso diversi Paesi, i Molina hanno affrontato momenti di disperazione, come quando sono arrivati in Perù e hanno subito il furto di tutto il loro denaro. In quel momento cruciale, in cui la speranza si era affievolita, hanno incontrato Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) che li ha aiutati a guadagnarsi da vivere, ha offerto loro un tetto per dormire e persino i biglietti per continuare il viaggio in Ecuador.

A ottobre 2019, la famiglia è arrivata a Montevideo, la capitale dell’Uruguay, insieme, mano nella mano e con le lacrime agli occhi.

“Ogni rifugiato rappresenta una storia. Sono persone in cerca di condizioni di vita dignitose. La crisi della mobilità umana mette alla prova la solidarietà. Pertanto, lavoriamo per rispondere alla sfida con giustizia, compassione e amore” ha affermato Paulo Lopes, direttore di Adra in otto Paesi sudamericani.

Adra offre aiuto ai rifugiati e ai profughi collaborando con altre istituzioni del terzo settore con l’obiettivo di integrare il venezuelano nel nuovo Paese di residenza. Offre risorse, alloggi, istruzione, aiuto nella preparazione dei documenti e nella ricerca di lavoro.

Un’altra iniziativa è rivolta alle persone in transito, che attraversano i Paesi in cui è presente Adra, ma non intendono rimanere. In questo caso, l’agenzia umanitaria offre rifugi per riposare o recuperare le forze, cibo, programmi sanitari, servizi igienico-sanitari di base, valutazioni nutrizionali, consulenza legale e contributi in denaro. L’idea è di aiutare il rifugiato mentre si sposta da un Paese all’altro, quindi questi luoghi si trovano generalmente ai confini.

Il terzo progetto coinvolge direttamente i volontari Adra. L’obiettivo è fornire kit alimentari e igienici alle famiglie di rifugiat, con la distribuzione di pacchi di alimenti e pasti caldi quotidiani. Tutto ciò è possibile grazie alle donazioni ricevute.

Dall’inizio della crisi dei rifugiati venezuelani, Adra ha aiutato oltre 840.000 persone grazie a 51 progetti in Sudamerica.
[LF]

 

[Foto: Sérgio Cassiano]

Tutti a scuola – Giornata mondiale del rifugiato, l’importanza della scuola per i bambini in situazioni di emergenza

Tutti a scuola – Giornata mondiale del rifugiato, l’importanza della scuola per i bambini in situazioni di emergenza


Il 20 giugno si celebra la Giornata mondiale del rifugiato. Una ricorrenza importante, nella quale ricordarci di essere sempre solidali, perché tutti possano essere al sicuro. Tra i rifugiati ci sono anche bambini e ragazzi. La campagna “Tutti i bambini del mondo a scuola”, iniziativa voluta dalla Chiesa avventista a livello mondiale, pensa anche a loro. Perché la scuola è ancora più importante per chi vive in situazioni di emergenza? Alessia Calvagno ne parlato con Dag Pontvik, direttore di ADRA Italia, l’agenzia umanitaria avventista per lo sviluppo e il soccorso.

Attraverso un semplice firma online, ognuno di noi può chiedere ai leader di tutto il mondo di impegnarsi affinché tutti i bambini, gli adolescenti e i giovani del mondo abbiano libero accesso a un’istruzione scolastica equa e di qualità. Più info su adraitalia.org/tuttiascuola.

Immagine: adraitalia.org

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